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Ai tempi del virus

di Redazione GRS


Il titolo fa il verso a un famoso romanzo e il libro, un e-book, parla di sentimenti, emozioni e previsioni per il dopo pandemia. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Trentasei giornalisti e scrittori per raccontare il Covid-19, fuori dalla cronaca e dalle statistiche. “Ai tempi del virus – quando la nostra vita non fu più quella” è un libro collettivo edito da All Around, che è possibile scaricare gratis da tutte le piattaforme online. Ce lo presenta la giornalista Lucia Visca. Ascoltiamola.  (Sonoro Visca nel servizio)

ScleroBikers

di Redazione GRS


È il team di ciclismo nato dall’idea di Annalisa Baraldo: nel 2017 le è stata diagnosticata la sclerosi multipla, che l’ha costretta a rimettere ordine tra le sue priorità, facendole scoprire che lo sport può anche essere un valido alleato terapeutico. Perché aiuta  anche dal punto di  vista psicologico: secondo Annalisa “la bici insegna  a non mollare e a spingere sempre, anche nelle salite più impervie.”

Padovana di Abano Terme, classe 1981, Annalisa fin da piccola ha sempre amato correre e qualche anno fa, grazie a Obiettivo3, ha scoperto anche una grande passione per la bicicletta. Per lei lo sport è divertimento ma anche sfogo e grazie al progetto ideato da Alex Zanardi e finanziato dal bando Oso di Fondazione Vodafone la sua vita, dopo anni di podismo, è ripartita ora in sella alle due ruote, pedalando per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi. Tra questi, non mancano gli obiettivi sociali: Annalisa è infatti cofondatrice degli ScleroBikers, gruppo ciclistico che punta a coinvolgere persone affette da sclerosi multipla nel mondo dello sport, in piena filosofia Obiettivo 3. Sguardo che brilla, espressione solare, Annalisa Baraldo è una che trasmette voglia di vivere al primo impatto. Un’energia guadagnata sul campo giorno dopo giorno, soprattutto da quando, nel 2017, le è stata diagnosticata la Sclerosi Multipla, malattia che l’ha costretta a rimettere ordine tra le priorità di una vita, facendole scoprire che lo sport può essere un valido alleato anche dal punto di vista terapeutico.

“Ho conosciuto Obiettivo3 il 30 maggio 2018 a un incontro di reclutamento organizzato al Velodromo Monti di Padova. In quel periodo praticavo podismo a livello amatoriale, ma gli infortuni iniziavano ad essere molto frequenti e quindi avevo la necessità di trovare uno sport che andasse a impattare meno sulle caviglie. Non avevo mai praticato ciclismo ma certamente mi affascinava come sport di fatica. Durante il campus ho avuto modo di confrontarmi con il coach Pier Alberto Buccoliero e Alex Zanardi, ai quali avevo inviato la mia storia. La carica del gruppo mi piacque subito e nei primi giorni del mese di luglio il manager di Obiettivo3, Pierino Dainese, mi consegnò la mia bici… fu amore a prima vista. La mia vita è cambiata parecchio perchè avevo la voglia e la necessità di imparare quanto più possibile per affrontare la stagione ciclistica 2019 come un’agonista vera. Ogni settimana facevo circa cinque allenamenti: due di palestra e tre fuori, in bicicletta, seguendo delle tabelle di preparazione. Non conoscendo bene questo sport ho deciso anche di farmi seguire da una nutrizionista perchè è fondamentale per me sfruttare a pieno e in modo corretto le energie”.

“Il principale motivo che mi ha spinto a far domanda a Obiettivo3 è stato quello portare quante più persone affette da sclerosi multipla a fare sport. Inizialmente nel gruppo eravamo in tre: io, Alessandro Cresti e Lucia Nobis. Oggi siamo in 11. Il gruppo è nato quasi per caso dalla voglia di confrontarsi sulla nostra malattia, sulle difficoltà che incontriamo a livello personale, lavorativo e sportivo, nonché per confrontarci sulle difficoltà che abbiamo a farci riconoscere a livello internazionale come atleti paralimpici”. “La bici – ma direi lo sport in generale – cura il corpo e ci aiuta a scaricare tutte le tensioni che ogni giorni accumuliamo. Sia in caso di ricadute, che per contrastare l’avanzamento della disabilità, è fondamentale che un malato sia ottima forma fisica, ma lo sport aiuta anche dal punto di vista psicologico, perchè la bici ti insegna a non mollare e a spingere sempre, anche nelle salite più impervie: a un certo punto arriverà la discesa e lì ti potrai riposare, sempre senza smettere di pedalare”.

“La squadra e la sua armonia sono fondamentali nei momenti belli come in quelli brutti. Io, in Obiettivo3 e in Anmil Sport Italia, ho trovato davvero una seconda famiglia e mi ritengo molto fortunata: il presidente Pierino Dainese e il capitano Marco Toffanin ci seguono con cura, da buoni padri, nonostante la ‘famiglia’ si allarghi ogni giorno di più”. “Sono soddisfatta della crescita che stiamo avendo e soprattutto delle tante persone che ci contattano attraverso i social. Certo, l’impegno agonistico non è per tutti, ma per noi è importante che le persone inizino a fare sport – poco o tanto che sia – e a prendersi cura anche di questo importante aspetto della loro vita, così importante per contrastare la malattia”.

Fare presto e bene

di Redazione GRS


Non possiamo più aspettare. È l’appello al Governo del Forum Disuguaglianze e Diversità e della Rete dei Numeri Pari, perché bisogna sconfiggere non solo il Covid-19, ma anche la miseria e i problemi economici e sociali, mettendo subito in campo misure concrete ed efficaci per frenare lo scivolamento nella disperazione sociale e dare risposte a milioni di cittadini e cittadine in difficoltà.

A tutto smart working

di Redazione GRS


In un sondaggio le voci dei lavoratori. Il servizio di Giuseppe Manzo.

“È necessario un cambiamento culturale, con maggior fiducia reciproca tra datori e lavoratori”. Occorre “lavorare sulla dirigenza pubblica e privata per cambiare l’atteggiamento negativo che, purtroppo, e’ ancora diffuso”. Non è un caso che oltre l’80% degli intervistati, nel sondaggio proposto dall’agenzia Dire sullo smart working, dichiari di “lavorare alla stessa maniera, se non di più del solito”. Dopo oltre un mese di lockdown l’analisi condotta dalla Dire presenta i consigli raccolti tra i lavoratori italiani per migliorare le prestazioni ‘da casa’. Su 275 intervistati l’86% “dichiara di volere che l’azienda in futuro incentivi alcune ore in modalita’ ‘agile'”. Oltre 8 partecipanti su 10, inoltre, ritengono necessario per il futuro “corsi di formazione aziendale sulle piattaforme di lavoro condivise e gli strumenti che la tecnologia offre”. Il 40% ammette che non gli e’ stato “indicato quali siano i reali orari di lavoro, adeguandosi, così, agli orari svolti in azienda pre lockdown”. Più di 1 italiano su 3, infine, “percepisce di lavorare di più del solito”, mentre la metà dei partecipanti sentono invece “di lavorare alla stessa maniera”.

Tra le mura di casa

di Redazione GRS


“In questo periodo di emergenza, dobbiamo prestare particolare attenzione al problema della violenza domestica ai danni delle donne”. Lo ha dichiarato Evelyn Regner, presidente della Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere al Parlamento europeo, facendo esplicita richiesta agli Stati membri e all’Unione di rafforzare il sostegno alle vittime, che con le misure restrittive sono aumentate in alcuni Paesi almeno di un terzo. In crescita le violenze in Francia.

A scuola di comunità

di Redazione GRS


Il Coronavirus non ferma il progetto sostenuto da “Con i bambini” che coinvolge 45 associazioni coordinate dal Cesvol Umbria per creare una comunità educante per i minori della provincia di Terni. In programma mostre virtuali on line, laboratori su YouTube per il potenziamento dei talenti e tante attività ludiche e inclusive da realizzare sul web.

Piove sul bagnato

di Redazione GRS


La pandemia mette a rischio tutti, ma in particolare i più poveri del pianeta. Il servizio di Fabio Piccolino.

“La salute di 821 milioni di persone nel mondo è, oggi, a forte rischio per via del Covid-19. Si tratta di uomini, donne e bambini che già soffrono di fame e di malnutrizione e  che, a causa di un sistema immunitario fortemente indebolito, rischiano di non sostenere gli effetti di un eventuale contagio da coronavirus in contesti già colpiti da conflitti, disastri naturali, epidemie e povertà”. È l’allarme lanciato da Azione contro la Fame che invita a ragionare sugli effetti del virus sui minori già colpiti da malnutrizione o malaria in zone del mondo con strutture sanitarie  precarie e personale medico carente.

La Coppa delle donazioni

di Redazione GRS


Claudio Cecchetto lancia il campionato della solidarietà per la ricerca contro il Covid rivolto ai tifosi. “Gioca jouer” è la sfida a colpi di donazioni per far vincere alla propria squadra la Donation League. L’iniziativa non profit lanciata dal celebre disc jockey vuole trasformare l’entusiasmo dei tifosi in uno strumento di beneficenza ora che non può esprimersi negli stadi.

Il campionato di serie A è stato sospeso, ma la passione per il calcio non può fermarsi. Gli stadi sono chiusi, e se i giocatori non possono scendere in campo, a varcare i confini delle proprie case possono essere i tifosi. In che modo? Con il cuore, sfidandosi a colpi di donazioni, sostenendo la ricerca e facendo vincere alla propria squadra la Donation League, il campionato della solidarietà. L’iniziativa non profit nasce dall’ingegno di Claudio Cecchetto, per supportare la ricerca di una cura contro il Coronavirus e trasformare l’entusiasmo dei tifosi in uno strumento di beneficenza. “In Italia ci sono oltre 25 milioni di tifosi che, in questo momento, non possono esprimere il loro tifo negli stadi – afferma Claudio Cecchetto – ma che possono difendere i colori della squadra “scendendo in campo” online, direttamente dalle proprie abitazioni, per far vincere alla propria squadra del cuore lo scudetto solidale”.

Donare è semplicissimo. Basta andare sul sito www.donationleague.it, selezionare la propria squadra del cuore e cliccare il tasto «Dona». Per ogni donazione effettuata da un tifoso, di qualsiasi importo, la sua squadra del cuore riceverà 1 punto e scalerà la classifica, fino alla conquista del primo posto del campionato solidale. I fondi verranno raccolti dalla piattaforma online di crowdfunding gofundme.com. Le classifiche di Donation League si compilano attraverso le performance giornaliere delle donazioni dei tifosi e si aggiornano ogni 5 minuti. Avremo quindi 3 tipologie di classifiche: la classifica generale, in cui ogni donazione, di qualsiasi importo, equivale ad 1 punto, la classifica Valore donazioni che rappresenta il totale raccolto in euro da ogni squadra e la classifica Media Donazioni che rappresenta la media dei fondi raccolti per ogni squadra.

A supportare l’iniziativa solidale, artisti e cantanti come Max Pezzali, Gigi D’Alessio, Emis Killa, Francesco Facchinetti, attori e presentatori come Carlo Conti, Caterina Balivo, Pierluigi Pardo, Daniele Bossari, nonché community del mondo del web da milioni di follower e aziende e organizzazioni da tutta Italia. “Il nostro traguardo per il momento – spiega Claudio Cecchetto – è superare i 50mila euro di raccolta fondi, per questo invitiamo tutti i tifosi a donare per poter offrire con il nostro tifo un aiuto concreto per lo sviluppo di nuovi farmaci, la ricerca della cura e del vaccino per debellare il Coronavirus”.

Le donazioni raccolte sono destinate allo sviluppo dei farmaci, alla ricerca della cura e del vaccino per sconfiggere il Covid-19. I fondi andranno al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Ospedale Luigi Sacco diretto dal professor Massimo Galli in collaborazione con gli istituti ospedalieri sul territorio collegati al Simit, la società italiana di Malattie Infettive e Tropicali. “In questa fase delicata dal punto di vista sanitario e sociale – ammette il disc jockey italiano – cercavo un modo per far svagare le persone, che chiuse in casa e bombardate da cattive notizie, hanno bisogno di stimoli positivi e di sentirsi accomunate in valori sani e concreti come sono quelli della solidarietà, dello sport e del tifo nella sua accezione più pura».

Basta sciacalli

di Redazione GRS


“Si allunga la lista di coloro che sono pronti a speculare: mascherine vendute a prezzi stratosferici, costi di beni primari alle stelle, improponibili tariffe funerarie e, adesso, si aggiungono avvocati senza scrupoli che promettono strabilianti risarcimenti in cause contro i medici intentate dai parenti di malati o vittime del Coronavirus. “Un vero e proprio atto di sciacallaggio” – è la denuncia di Federconsumatori.

Al posto di un tetto

di Redazione GRS


La Federazione italiana organismi per le Persone senza dimora (Fiopsd), ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per denunciare la situazione che vive questa fascia particolare della popolazione e per avanzare alcune proposte su come evitare la diffusione del contagio. Ascoltiamo Michele Ferraris, responsabile della comunicazione. (sonoro)