Cultura
In mostra a Roma la storia di Carla di Antonella Patete. Un progetto fotografico durato tre anni che racconta la straordinaria quotidianità di una donna con spina bifida. Dagli anni Settanta a oggi la sfida per superare le barriere architettoniche e sociali.
Sport
È la campagna di donazioni lanciata dal Csv Dar Voce di Reggio Emilia per permettere a decine di ragazzi con disabilità che hanno iniziato a praticare sport con il progetto “All inclusive sport” di continuare ad alimentare la propria passione. Sono 136 i giovani atleti coinvolti in oltre cento società del territorio che propongono basket, nuoto, atletica, pattinaggio e tante altre attività.
Tobia ha 6 anni e una grande passione per la scherma: l’aveva scoperta in versione paraolimpica, ma lui voleva praticarla con gli amici e i compagni di classe, nonostante la spina bifida e la sedia a ruote su cui deve muoversi. E ci è riuscito. Arianna è più grande, frequenta il Liceo Artistico, ha la sindrome di Down e adora il pattinaggio: ora lo pratica con lo Skating Club di Bagnolo. Anche Christian va a scuola e ha una disabilità, ma niente lo ferma nel suo amore per il basket, che pratica instancabilmente insieme agli atleti di con una squadra di Correggio.
In provincia di Reggio Emilia, solo nell’ultimo anno, grazie al progetto “All inclusive sport” sono raddoppiati i giovani atleti con disabilità che oggi praticano una disciplina sportiva insieme ai coetanei normodotati. Dai 64 ragazzi accompagnati in questo percorso nella stagione sportiva 2018-2019 si è passati ai 136 di quella appena iniziata (di cui 60 nel comune di Reggio Emilia e 76 nel resto della provincia).
Il progetto è nato nel 2016 con il coordinamento del Centro di servizio per il volontariato Dar voce per favorire, appunto, lo sport inclusivo e permettere a ragazzi e ragazze con disabilità fisiche o psichiche di spezzare la monotonia e confrontarsi in un contesto inconsueto per loro, ma molto comune per i propri coetanei. In tre anni il progetto ha coinvolto decine di famiglie e di società sportive di tutta la provincia, ma anche scuole, enti pubblici, medici dello sport, oltre ai partner privati.
E le possibilità sono davvero tante. Il basket è la disciplina più frequentata, ma anche il calcio e le arti marziali sono tra quelle che riscuotono il maggior successo. C’è poi chi pratica il nuoto, la pallavolo, il pattinaggio, chi fa atletica, va a cavallo, chi ha provato la danza, il tiro con l’arco, e poi ancora ginnastica artistica, rugby, scherma e arrampicata.
Un ruolo fondamentale è quello svolto dai tanti tutor che accompagnano gli atleti. Si tratta di ragazzi, studenti universitari (prevalentemente di scienze motorie), ma anche atleti di varie discipline che scelgono di aiutare i compagni delle categorie minori della loro stessa società, oppure adulti già impegnati come allenatori e che vogliono insegnare anche a persone con disabilità. In 3 anni ne sono stati formati 120, 40 solo nell’ultima stagione sportiva, attraverso uno specifico corso che si concentra sia sugli aspetti fisici e motori, che su quelli comunicativi e relazionali, per preparare al meglio il tutor affinché sia in grado di entrare in sintonia con atleti con disabilità. Alla parte teorica si aggiunge poi un periodo di tirocinio all’interno delle società sportive. Il percorso formativo (il prossimo partirà a gennaio) è condotto dal Csi – Centro sportivo italiano, che è partner del progetto, e permette di ottenere un certificato valido a livello nazionale.
La campagna sarà attiva sull’intera provincia e avrà come base il sito www.allinclusivesport.it dove sono disponibili i riferimenti per donare e sostenere il progetto.
Società
I figli e le figlie di immigrati in piazza oggi a Montecitorio per chiedere il diritto di essere cittadini. Sono 1 milione che vivono nel nostro Paese: 3 su 4 nati in Italia. Più della metà ha meno di 8 anni. Ascoltiamo Luigi Manconi dell’Unar (sonoro)
Internazionale
Sono più di 70 milioni in tutto il mondo le persone in fuga da guerre, persecuzioni e conflitti. È il dato drammatico che accompagna la giornata internazionale dei migranti che si celebra oggi. Un’occasione per chiedere alla politica di mettere in campo soluzioni lungimiranti e non più emergenziali.
Diritti
Arrivano a Bologna i cartelloni pro senso civico. Un progetto provocatorio che si concretizzerà l’anno prossimo in una serie di sagome e cartelloni per le vie della città con l’intento di riprendere e stigmatizzare i comportamenti scorretti per la vivibilità urbana.
Economia
In Sicilia il doppio dei disoccupati rispetto alla media nazionale. Il servizio è di Giuseppe Manzo. (sonoro)
I disoccupati in Sicilia sono 346mila, cifra pari a un tasso del 20% contro il 9,8% di media nazionale. Il dato, aggiornato al 30 giugno e proveniente dall’Istat, è stato comunicato nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo, dedicato alle misure per l’occupazione contenute nella legge di bilancio 2020. Questi numeri rendono chiaro il fenomeno di desertificazione al Sud con l’esodo di giovani, spesso laureati, al Nord. Dal 2015 il Mezzogiorno ha perso quasi 310.000 abitanti (-1,5%), contro un calo della popolazione dello 0,6% nell’Italia centrale, dello 0,3% nel Nord-Ovest, dello 0,1% nel Nord-Est e dello 0,7% a livello nazionale. Oggi l’Italia che attrae, e che cresce anche in termini demografici, è fatta di un numero limitato di aree. Su 107 province, 21 non hanno perso popolazione: 6 sono in Lombardia, 9 nel Nord-Est. In quattro anni Bologna ha guadagnato 10.000 residenti, l’area milanese (3,2 milioni di abitanti) ha aumentato la sua popolazione dell’equivalente di una città come Siena. Ci sono due Italie sempre più distanti tra loro.
Cultura
In libreria il testo di Rosaria Patrone, pubblicato da Intrecci Edizioni, che parla di una malattia, la fibrosa cistica, che cambia la vita di Lorenzo, che si sente diverso dagli altri e si circonda di persone particolari. Il volume si interroga sui concetti di “diversità” e “normalità”.
Sport
Pool4Children è il progetto che porterà alla costruzione di una piscina per la riabilitazione dei bambini in cura al reparto di pediatria della disabilità del Policlinico Gemelli di Roma. L’acqua amplifica le potenzialità dei bambini che hanno un uso limitato dei muscoli e questo percorso riabilitativo è il più efficace. In acqua, infatti, i bambini possono riacquistare la consapevolezza del proprio corpo.
L’intervento è nato dal contatto tra Blu Infinito, progetto legato alla sostenibilità ambientale ideato da Fabrizio Rampazzo, nuotatore azzurro ed olimpionico degli anni ’70-80, e Fabio Conti, direttore tecnico delle Nazionali femminili di pallanuoto. “Tutto nasce da una visita al Gemelli che facemmo con la squadra prima dei Giochi di Rio de Janeiro del 2016”, ricorda Conti, allora (e fino a pochi mesi fa) c.t. del Setterosa poi medaglia d’argento olimpica. “Ricordo ancora il silenzio sul pullman nel viaggio di ritorno, era il segno che quella visita aveva colpito le ragazze. E allora ci siamo chiesti se fosse il caso di fare qualcosa di più, di non limitare il nostro contributo a un giro in ospedale e qualche foto. Io conosco benissimo le grandissime difficoltà delle famiglie rispetto alla possibilità di usufruire di impianti adeguati e non adattati per spazi e orari. Il reparto di pediatria del Gemelli è una eccellenza per la gestione di migliaia di casi e accoglie famiglie da tutta Italia. Per segnare questo gol, però, ora c’è bisogno del contributo di tutto il mondo acqua”.
Il Professor Eugenio Mercuri è il Direttore dell’Area Salute del Bambino e dell’UOC di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS: “Stiamo vivendo un momento storico nel quale applichiamo terapie farmacologiche e innovazioni che fino a pochissimo tempo fa potevamo considerare fantascienza. Ma occorre anche fornire un supporto e l’acqua in questo caso amplifica le potenzialità dei bambini che hanno un uso limitato dei muscoli. Di fronte a questa necessità ci scontriamo con la difficoltà di trovare impianti attrezzati per questa attività in acqua. Ci occupiamo di malattie croniche complesse, di disabilità, in un ambiente che deve essere accogliente per le famiglie e offrire ai bambini l’opportunità di sfruttare al massimo il potenziale riabilitativo: e il percorso riabilitativo in acqua è il più efficace. Siamo a Rimini nella terra di un visionario come Federico Fellini e vogliamo essere anche noi dei visionari, vogliamo trasformare questo nostro sogno in realtà. Ma non basterà costruire la piscina, vorremmo anche strutturare un’esperienza pilota, da replicare anche per la formazione di altri centri. L’obiettivo più ampio è infatti quello di creare una cultura dell’acqua attraverso strutture e formazione”. E la psicologa Daniela Chieffo del Servizio di Psicologia Clinica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ha aggiunto un altro aspetto fondamentale sui benefici della terapia in acqua: “Molto spesso per questi bambini anche le emozioni restano paralizzate, prigioniere, invece in acqua possono riappropriarsene, assieme alla consapevolezza del proprio corpo”.
Società
Legambiente pubblica il dossier sulle linee ferroviarie d’Italia. Occorrono risorse e scelte coraggiose per rilanciare davvero una cura del ferro nel nostro Paese. Il servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)
Economia
Aumentano gli italiani che si trasferiscono all’estero, mentre per la prima volta in cinque anni diminuiscono le immigrazioni nel nostro Paese, con un netto calo soprattutto degli arrivi dall’Africa. È la fotografia scattata dall’Istat nel rapporto Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente.