Notizie

Arcobaleno di sangue

di Redazione GRS


Yelena Grigoriyeva, un’attivista di spicco per la difesa dei diritti degli omosessuali in Russia, è stata assassinata a San Pietroburgo. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato vicino alla sua abitazione con segni di strangolamento e ferite da accoltellamento. “Notizia raccapricciante che rende ancora più allarmanti le relazioni tra Italia e Mosca”, è il commento di Arcigay.

L’arrampicata di tutti

di Redazione GRS


Prende il via domani da Vienna la discesa a remi del Danubio per 300 km, fino a Budapest. Alla regata parteciperanno anche ragazzi italiani e austriaci del pararowing, disciplina di canottaggio riservata alle persone con disabilità. Tra loro tre ragazzi e una ragazza non vedenti o ipovedenti insieme ai loro accompagnatori.
L’evento, organizzato dal Circolo Canottieri 3 Ponti e giunto alla terza edizione, quest’anno si arricchisce di significati ulteriori nel segno dell’inclusione e dello sport come opportunità per tutti. Grazie al contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che da anni opera in diversi campi per sostenere e incentivare la realizzazione di iniziative di natura sociale fondate sui valori della solidarietà, della mutualità, dell’inclusione e della promozione sociale di gruppi svantaggiati e categorie sociali deboli. Alla Discesa parteciperanno in totale quattro equipaggi da 8 con timoniere, seguiti per tutto il tragitto dagli organizzatori e dai tecnici dello staff con due motoscafi d’appoggio. Sei le tappe della regata: si parte il 23 luglio con base presso il Donahort Ruderverein, uno dei più antichi club remieri di Vienna, per giungere dopo 45 km a Bad Deutsch Altenburg, località termale della Bassa Austria. Il 24 gli atleti percorreranno 30 km per arrivare a Bratislava, capitale della Slovacchia, il 25 remeranno per 63 km fino alla città ungherese di Gonyu e il 26, dopo una vogata lunga 40 km, raggiungeranno Komarno, ultima tappa slovacca. Il 27 la penultima tappa, ancora in direzione Ungheria, nella città di Esztergom. Infine, domenica 28 luglio il gruppo percorrerà 60 km, con una sola sosta a Szentendre, per raggiungere la capitale ungherese Budapest, dove l’impresa si concluderà presso il Wiking Yacht Club.

Giffoni Experience

di Redazione GRS


Fino al 27 luglio la più famosa rassegna internazionale di cinema per ragazzi avrà fra i giurati, cinque “siblings”. Sono tre fratelli e due sorelle di bambini con patologie e disabilità gravi o croniche, in cura presso l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù”.

Noi speriamo che ce la caviamo da soli…

di Redazione GRS


Continua il progetto esteso su dodici regioni per percorsi di autonomia destinati a chi ha forme di disabilità fisica o psichica. Il servizio di Katia Caravello: “Noi speriamo che ce la caviamo da soli” è il progetto, avviato ad agosto 2018  grazie ai finanziamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,  che intende promuovere gradualmente l’autonomia di persone con disabilità  fisica o psichica prima che essa si imponga improvvisa  con il venir meno del sostegno familiare. L’iniziativa, che si concluderà a febbraio 2020, è articolata in 12 regioni e sviluppata da 13 associazioni. In totale interesserà 52 individui, coinvolti in esperimenti abitativi, laboratori, momenti aggregativi, percorsi individuali. In ciascun territorio le associazioni hanno  dato vita a progetti che in seguito sono stati messi in rete  fra loro in un sistema di confronto e scambio di buone prassi  su scala nazionale. Nel blog del progetto sono raccontate le esperienze  vissute in questi primi mesi di attività.

Carrelli sociali

di Redazione GRS


Apre a Piacenza un nuovo emporio solidale. È il ventritreesimo in regione. A gestirlo l’omonima associazione formata da Comune, Auser, Caritas, Croce Rossa e Centro servizi volontariato. Una quarantina i volontari coinvolti. L’obiettivo è raggiungere 150 famiglie.

#NoPillon

di Redazione GRS


Con questo hasthag associazioni e reti dei centri antiviolenza oggi pomeriggio manifestano a Roma davanti al Senato. La protesta nel giorno in cui il disegno di legge ricomincia il suo iter a Palazzo Madama.

Ultima frontiera

di Redazione GRS


Detenzione arbitraria, impossibilità di chiedere asilo, mancata notifica del divieto d’ingresso. Questi i casi di violazione dei diritti fondamentali dei migranti osservati dalle ong nelle zone di confine tra Francia e Italia. La denuncia di Amnesty International con il portavoce Riccardo Noury.

L’ovale storto

di Redazione GRS


È l’ultimo libro di Matthias Canapini, edito da Aras edizione, un pellegrinaggio sui campi di rugby italiani, iniziato a novembre 2016 e concluso a ottobre 2018, con lo scopo di dimostrare come la palla ovale sia uno strumento riabilitativo e inclusivo. L’autore, nonché rugbysta, affronta temi come omofobia, disabilità, carcere tratteggiando un profilo inedito del nostro Paese.

“L’Ovale storto. Ritratto poetico del rugby inclusivo” è un reportage sulle capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. Tra le squadre incontrate si ricordano i Romanes Wheelchair Rugby (Roma) che giocano e promuovono il rugby su carrozzina per ragazzi/adulti tetraplegici; i Bradirapidi Touch Rugby (Roma), malati di Parkinson che giocano a rugby (ma senza placcaggio) migliorando così riflessi, movimenti, memoria; Le Tre Rose di Casale Monferrato, prima squadra in Italia composta per l’80% da richiedenti asilo e rifugiati, gli Atipici Bari, che avvicinano utenti psichiatrici afflitti da depressione, schizofrenia, stress ai campi da rugby. Il libro è impreziosito dai contributi di Nicola De Cilia e Marco Pastonesi.

Look solidale

di Redazione GRS


Alberi “vestiti” di lavori fatti all’uncinetto e acchiappasogni per sottrarre via Lanzi al degrado. È il nuovo progetto di Yarn Bombing che vede in campo l’associazione Bruna Vecchietti di Terni. Ascoltiamo la presidente Anna Vecchietti. (sonoro)

Laboratorio di salute popolare

di Redazione GRS


Apre a Bologna il locale dove chiunque potrà ricevere assistenza: dal migrante appena arrivato in Italia che si sente spaesato e non sa come orientarsi nel Sistema sanitario, all’omosessuale che semplicemente cerca supporto psicologico. La struttura è promossa dal collettivo Labas, insieme al Gruppo Prometeo e l’associazione degli studenti di Medicina dell’Università felsinea.