Notizie

Giovani agricoltori

di Redazione GRS


In Camerun, il progetto “New generation” ha formato oltre 2000 under 30 per diventare imprenditori agricoli attenti alla sostenibilità e per migliorare le condizioni di vita della popolazione. Impegnato sul territorio anche il maître chocolatier Knam che utilizza il cacao per i nuovi cioccolatini “Kamerunini”: con il ricavato viene finanziato l’orfanotrofio di Yaoundé.

Un altro Meridione

di Redazione GRS


Al via Fqts, il percorso di Formazione Quadri del Terzo Settore per il 2020, un’iniziativa promossa da Forum terzo settore, CSVnet e sostenuto dalla Fondazione con il Sud. Appuntamento al Grand Hotel di Salerno fino al 26 gennaio con laboratori e sessioni formative dedicate alla coesione sociale e alla valorizzazione del ruolo delle associazioni per migliorare il benessere e la qualità della vita delle comunità. Ascoltiamo Giovanni Serra, componente del coordinamento formativo. (sonoro)

La carica dei 98

di Redazione GRS


Kylian Mbappé, stella del Paris Saint Germain, ha dato vita ad una Fondazione che aiuterà 98 ragazzini a realizzare i propri sogni attraverso lo sport, in un percorso di crescita all’insegna dell’integrazione e del rispetto, per farli diventare cittadini migliori. Sono  98 come il suo anno di nascita, e l’anno del primo trionfo mondiale della Francia, di ogni origine e classe sociale, maschi e femmine tra i 9 e i 16 anni

Kylian Mbappé vuole, con la Fondazione, “Ispired-by-Km”, condividere I valori che ha fatto suoi per imporsi come un idolo per milioni di ragazzini e ragazzine cui ora vuole restituire, in parte, qualcosa, attraverso la sua fondazione.
“L’idea – spiega il fuoriclasse del Psg – è di mischiare i ragazzi, metterli insieme indipendentemente dalle loro origini etniche, sociali, e fare in modo che come nello sport possano condividere le loro esperienze e realizzare i loro sogni, ma soprattutto diventare dei cittadini migliori e realizzati”. In campo, con Mbappé, naturalmente scendono anche i suoi sponsor, ma non solo. Sul palco della cerimonia della presentazione, il francese ha fatto salire non solo i suoi genitori, che di per sé sono già un modello di integrazione – di origini algerina la mamma Fayza e camerunesi il papà Wilfrid – ma anche due zie ed ex insegnanti e pure il suo ex preside. Tutti coinvolti per far decollare un progetto ambizioso, anche per la durata, visto che i 98 selezionati saranno seguiti finché non entreranno nella vita attiva: “Poco importa che mestiere faranno – dice Kylian – l’importante è che lo facciano con soddisfazione e dopo aver acquisito un buon bagaglio culturale e non solo sportivo”.
La Fondazione quindi organizzerà viaggi, incontri culturali, visite, programmi legati allo sport, ma anche all’alimentazione e all’istruzione: “L’idea è che siano tutti bilingue, che condividano le loro esperienze e che un giorno siano disponibili a restituire quanto ricevuto per creare un circolo virtuoso grazie alla fondazione”.

 

Generazione ingiustizia

di Redazione GRS


In Italia i ricchi sono soprattutto figli dei ricchi e i poveri figli dei poveri. Oltre il 30% degli occupati giovani guadagna meno di 800 euro lordi al mese. Il 13% degli under 29 italiani versa in condizione di povertà lavorativa. Sono i dati pubblicati da Oxfam nel rapporto sulle disuguaglianze. Il quadro globale è impressionante: sono solo 2153 i miliardari che posseggono nel mondo una ricchezza superiore al patrimonio complessivo di 4,6 miliardi di persone.

Aprire i cordoni della borsa

di Redazione GRS


Il settore socio sanitario offre assistenza e cura a centinaia di migliaia di persone fragili: dai malati di Alzheimer a persone con gravi disabilità, a bambini e ragazzi con problemi psichici. Lo fa grazie alla professionalità di migliaia di lavoratrici e lavoratori e a costi inferiori rispetto a quelli degli ospedali.  Per questo Uneba, Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, lancia un appello al Governo e alle Regioni per chiedere un incremento delle risorse del Fondo Sanitario previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Ce lo spiega il presidente Franco Massi.

Paesi ad alto rischio

di Redazione GRS


Nel corso del 2019 sono stati 304 i difensori dei diritti umani uccisi. E oltre agli attacchi fisici hanno dovuto subire diffamazioni, invasioni nella privacy, molestie giudiziarie e discriminazioni di genere. È quanto emerge dall’ultimo report annuale della fondazione Front Line Defenders.  In due casi su tre, le vittime di assassinio sono state colpite in America Latina, che continua a essere l’area più pericolosa al mondo. In particolare, spicca ancora una volta la Colombia, dove 106 attivisti  hanno perso la vita. Seguono Filippine, Honduras, Brasile e Messico.

Abrogare i decreti sicurezza

di Redazione GRS


Lo chiede Don Virginio Colmegna, della Casa della carità, per superare la cultura di chiusura e di esclusione che li ha promossi: “L’immigrazione non è un problema da contenere ma una realtà da governare”. Ascoltiamolo.

 

La forza della solidarietà

di Redazione GRS


Domani a Oristano  la presentazione del documentario diretto da Enrico Spanu che racconta vent’anni del Csv Sardegna Solidale attraverso le storie di 37 volontari. Il filmato ospita le illustrazioni di Stefania Costa.

Liberi dentro

di Redazione GRS


È la squadra di calcio composta dai detenuti del carcere di massima sicurezza delle Sughere di Livorno che, iscritta al campionato Uisp, ha già vinto la coppa disciplina con zero ammonizioni in tutto il torneo. All’inizio la rosa era di 35 elementi, oggi sono 60 molti dei quali con crimini gravi e pene detentive lunghe, fino all’ergastolo. Nel gioco trovano un’occasione di crescita e di svago.

Non sparate sui bambini

di Redazione GRS


Mentre a Berlino si apriva la Conferenza di Pace sulla situazione libica, l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha denunciato le gravi conseguenze del perdurare del conflitto. Il servizio di Fabio Piccolino
Da quando, nello scorso aprile, le ostilità sono scoppiate a Tripoli e nella Libia occidentale, gli attacchi indiscriminati in aree popolate hanno causato centinaia di morti e le condizioni dei bambini, anche quelli rifugiati e migranti, sono ulteriormente deteriorate: molti sono anche quelli arruolati nei combattimenti. Unicef ha raccontato degli attacchi contro le scuole e delle migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case, correndo gravissimi rischi. Secondo Save The Children, nel paese africano sono almeno 250 mila i bambini con necessità di assistenza umanitaria. Entrambe le organizzazioni chiedono dunque una risposta concreta alla crisi che porti a una pace completa e duratura .