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C’è chi dice no

di Redazione GRS


Il giudice federale Jon Tigar ha bloccato una nuova regola voluta dall’amministrazione Trump che limita di molto le possibilità dei migranti di chiedere asilo negli Stati Uniti. La presa di posizione è significativa se si considera che lo scorso dicembre una questione simile sul tema dell’immigrazione era arrivata alla Corte Suprema, confermando la decisione del giudice.

La nuova regola dell’amministrazione Usa contro l’immigrazione prevede che le persone che entrano nel paese attraversando il confine con il Messico possano chiedere asilo soltanto se l’hanno già chiesto e se lo sono visti negare da uno dei paesi attraversati durante il viaggio. Di fatto, quindi, la norma avrebbe obbligato chi vuole arrivare negli Stati Uniti a chiedere asilo in uno dei paesi attraversati durante il viaggio.

#spiaggepulite

di Redazione GRS


Prosegue l’iniziativa che coinvolge l’intero litorale tirrenico dai confini con la Liguria fino alle porte del Lazio e che è parte della più ampia campagna “Toscana plastic free”. Pannelli e locandine sono state affissi, tra gli altri, nei bagni di Viareggio e Castiglione della Pescaia e l’evento si è accompagnato ad altrettante conferenze stampa.

Clima insostenibile

di Redazione GRS


La denuncia di Intersos dopo l’ennesima aggressione contro tre migranti nel Foggiano, colpiti da pietre mentre in bicicletta stavano andando al lavoro nei campi. “Sono aumentate le intimidazioni e le minacce”, sottolinea l’associazione che in Capitanata opera da tempo con un presidio sanitario mobile.

Sbarre sempre più strette

di Redazione GRS


La fotografia di metà anno delle carceri italiane, fornita da Antigone, evidenzia il tasso di sovraffollamento più alto dell’Ue, pari al 119,8 per cento. Alessio Scandura che ha curato il rapporto dell’associazione. (sonoro)

Ragazze nel pallone

di Redazione GRS


È stata presentata l’Ancona Respect calcio femminile, società della Polisportiva Assata Shakur. Una quarantina di tesserate per il settore giovanile ma anche ragazze tra i 20 e 40 anni provenienti da tutta la provincia: otto squadre che prenderanno parte al prossimo campionato regionale all’insegna del rifiuto delle discriminazioni, inclusione sociale e rispetto dell’avversario.

Ad allenare questa squadra Giacomo Zacconi: “Nella mia visione del calcio – le prime parole del mister – e dello sport in genere non esiste l’agonismo sportivo senza altri valori quali il rifiuto della discriminazione, l’inclusione sociale e il rispetto dell’avversario. Il calcio femminile è un movimento in rapida espansione, ho accettato questo incarico da parte della dirigenza di Ancona Respect con grande entusiasmo, le premesse per fare bene ci sono davvero tutte”.
Preparazione che inizierà il 19 agosto al campo dei Saveriani poi le ragazze di Ancona Respect si sposteranno all’impianto del Cus Ancona a Posatora con il campionato regionale che dovrebbe iniziare nel mese di ottobre. Il tutto in attesa di tornare al Dorico come puntualizza Alessio Abram vice presidente della Polisportiva Assata Shakur nonchè direttore tecnico di Ancona Respect dove peraltro allena anche una formazione under 12: “Il Dorico è un pò la nostra casa, troveremo il modo di tornarci dopo i lavori di rifacimento del campo in erba sintetica. I nostri colori sociali, e non poteva essere diversamente, sono il biancorosso. Non abbiamo alcun tipo di rivalità con altre società che in zona fanno calcio femminile anzi mi auguro che tutte le realtà della provincia e non solo riescano a mettere in piedi una sezione di calcio femminile. C’è tanta richiesta dopo il mondiale che ha visto l’Italia tra le protagoniste. Domenica 15 settembre andremo a festeggiare il nostro primo anno di attività legata alla sezione femminile. Per questo evento stiamo organizzando un torneo under 10 e under 12. Abbiamo invitato una quindicina di società a livello regionale che fanno calcio femminile. Sarà un modo come un altro di stare insieme, fare aggregazione e allo stesso tempo consolidare questa disciplina”.

Scatti da volontari

di Redazione GRS


Dopo il successo del 2018, torna la seconda edizione del concorso fotografico #IgersVolunteering. Il servizio è di Clara Capponi. (sonoro)

Nato dall’incontro fra Ibo Italia ed il Premio del Volontariato Internazionale Focsiv torna anche quest’anno il premio che mette in mostra i volontari in azione. Campi all’estero, servizio civile, Sve, corpo europeo di solidarietà, sono opportunità per vivere, in Italia e nel mondo, esperienze piene di emozioni, gioie e fatica, momenti di crescita. Tutto questo trova spazio in tante foto scattate e postate su Instagram dai volontari. Per partecipare c’è tempo entro il 29 settembre, le foto migliori saranno premiate durante il 26^ Premio del Volontariato Internazionale FOCSIV in programma il prossimo 30 novembre.

Un Paese, due velocità

di Redazione GRS


Dalla seconda metà del 2018 è sempre più ampia la differenza dell’andamento economico Nord-Sud, con un tendenziale aumento del divario, soprattutto in termini di occupazione. Questa l’anticipazione del rapporto Svimez 2019.

Terra pericolosa

di Redazione GRS


Le vittime delle mine antiuomo in Colombia sono triplicate. Lo ha annunciato la Croce Rossa, raccontando come il conflitto nel Paese sudamericano non sia mai veramente finito. I territori un tempo controllati dai guerriglieri delle Farc infatti sono rimasti sguarniti dopo l’accordo di pace, lasciando così il campo a gruppi criminali che utilizzano ordigni esplosivi per il controllo del traffico di droga.

“La situazione – denuncia il funzionario della Croce rossa – si è complicata per la presenza di migranti venezuelani. Le autorità hanno di fronte una grande sfida per potere affrontare questa situazione, che richiede sforzi enormi, non solo del Governo centrale ma anche di quelli locali e di tutta la società”. La situazione, secondo Harnish, “continua a essere preoccupante nelle zone tradizionalmente coinvolte nel conflitto e lontane dalle città. Tutte queste zone sono esposte a pressioni, a sfollamenti, a un contesto di insicurezza nel cui ambito vengono minacciati coloro che hanno un ruolo a livello comunitario”.

Più sole e indifese

di Redazione GRS


Tagli ai centri antiviolenza per le donne di Monza, Brugherio, Lissone e Seregno. La denuncia delle associazioni nel servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)

Un NO che costa caro. È quello del Cadom- Centro Aiuto Donne Maltrattate che si è visto negare i fondi dalla Regione Lombardia per aver rifiutato di fornire i dati di chi si rivolge ai centri antiviolenza. Le volontarie degli sportelli di Monza, Brugherio, Lissone e Seregno ne rivendicano l’attività storica e profondamente radicata sul territorio che da 25 anni gestisce situazioni delicate attraverso specifiche procedure. Solo nel 2019 sono state accolte 180 donne e di queste 123 hanno avviato un percorso di uscita da situazioni di disagio. Una richiesta come quella della Regione di avere codice fiscale e dati sensibili è un ‘ricatto’ che viola la legge sulla privacy e la metodologia dell’accoglienza. Numerose le sigle che stanno dando supporto all’organizzazione sostenendo l’appello lanciato per trovare risorse per la lotta alla violenza di genere. Un aiuto arriva anche dal Forum Terzo Settore di Monza e Brianza perché il Cadom continui ad essere luogo accogliente e sicuro per tutte le donne in difficoltà.

Umanità, questa sconosciuta

di Redazione GRS


Il governo pone la fiducia sul decreto sicurezza bis. Il provvedimento prevede multe per le organizzazioni che fanno salvataggio in mare, l’arresto del capitano e la confisca della nave. Sanzioni inasprite anche nel caso di manifestazioni pubbliche o sportive. Associazioni in piazza: “Tutta propaganda sulla pelle dei più deboli”.