Economia
Il burnout è stato ufficialmente riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il servizio di Giuseppe Manzo. (sonoro)
Ora è ufficiale: è possibile ammalarsi da stress da lavoro o da disoccupazione. Lo ha deciso l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha sdoganato il burnout considerandolo ufficialmente una sindrome. L’agenzia speciale dell’ONU per la salute ha specificato che il burnout resta un fenomeno occupazionale (stress da lavoro) per il quale si può cercare una cura e ha anche fornito direttive ai medici per diagnosticare tale condizione. I sintomi del burnout (letteralmente ‘esaurimento’, ‘crollo’) sono mancanza di energia o spossamento, aumento dell’isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività e cinicismo, diminuzione dell’efficacia professionale. Il primo ad occuparsi di burnout è stato lo psicologo Herbert Freudenberger con un articolo scientifico pubblicato nel 1974, dove parlava di una sindrome che si riferiva principalmente a professioni cosiddette di aiuto come quelle di infermieri, dottori e operatori dell’assistenza
Diritti
A certificarlo il 26esimo rapporto Crenos. Impennata di vendite di fucili e pistole rispetto ai prodotti caseari. Una crescita che dura ormai da cinque anni ed equivale a 94,6 milioni di euro di fatturato.
Sport
L’Unione italiana ciechi e ipovedenti ha presentato il Manuale d’autonomia per i campi estivi con i non vedenti, innovativo progetto per la realizzazione di interventi abilitativi. È un vero strumento di lavoro per gli operatori che possono tirare fuori le abilità dei ciechi permettendo loro di diventare sempre più autonomi. L’intervento è stato attuato in 18 Regioni italiane.
Cultura
La storia proletaria di Ciro Principessa, raccontata da Giulio Marcon e pubblicata da Eretica Stampa Alternativa. Un giovane come tanti nella Roma di fine anni Settanta, ucciso da un fascista nella sede del Partito comunista di Tor Pignattara, dove si trovava per chiedere un volume in prestito. Ai nostri microfoni l’autore. (sonoro)
Diritti
Autonomia è anche andare al bar e ordinare un caffè. Si chiama Gianky l’applicazione per smartphone che aiuta le persone con disabilità cognitive a riconoscere il denaro ed effettuare un pagamento. E ora ha vinto il premio Eureka del Museo del risparmio di Torino.
Internazionale
È il destino di un’intera generazione di minori in Afghanistan, dove negli ultimi due anni si sono triplicati gli attacchi contro le scuole. Secondo il Rapporto pubblicato da Unicef infatti, la metà dei bambini in età scolare rischia l’analfabetismo. Alla fine dello scorso anno sono stati chiusi circa mille istituti.
Società
Dopo la sperimentazione di Latina, i corsi di formazione intergenerazionale arrivano anche a Parma. Giovani tra i 16 e i 19 anni insegneranno agli over 65 a diventare consumatori attivi e consapevoli. A giugno la formazione per i tutor, in autunno le lezioni.
Economia
Altre navi di armi in arrivo. Appello a lavoratori e associazioni. Il servizio di Giuseppe Manzo. (sonoro)
La nave cargo saudita Bahri Yanbu è partita martedì scorso dal porto di Genova e, grazie alla mobilitazione dei lavoratori portuali, non ha caricato i materiali militari italiani destinati ai sauditi. Ma sono in arrivo altre navi simili della stessa compagnia: manteniamo alta l’attenzione nei porti liguri e chiediamo di estenderla a tutti i porti e aeroporti, soprattutto a Cagliari dove da anni vengono caricate le bombe della RWM Italia destinate alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita. Questo chiedono Amnesty International Italia, Comitato per la riconversione RWM e il lavoro sostenibile, Movimento dei Focolari Italia, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Save the Children Italia. E fanno appello ai lavoratori portuali e alle associazioni di mobilitarsi contro questa nuova minaccia. A Genova sono prossimamente previsti gli arrivi di ben 5 navi di armi da guerra oggi, il 21 giugno, 13 luglio, il 3 agosto e il 23 agosto.
Sport
Presentato questa mattina a Roma il manifesto promosso da Giulia-Giornaliste unite libere autonome e Uisp, che lancia alcune idee guida per una diversa informazione, che combatta pregiudizi e stereotipi legati al mondo dello sport. Sentiamo Manuela Claysset, del gruppo di lavoro che ha curato il testo. (sonoro)
Cultura
È il titolo del racconto breve scritto a più mani da un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Siena coordinati dalla giornalista Cecilia Marzotti. Il testo è nato dall’idea di sperimentare per la prima volta in un carcere il metodo della scrittura industriale collettiva, ideato dai due narratori fiorentini Vanni Santoni e Gregorio Magini.