Notizie

Bulli e pupe

di Redazione GRS


Domani alla casa del cinema di Roma un viaggio dentro l’Italia dal secondo dopoguerra fino all’alba degli anni ’60. Il servizio di Clara Capponi. (sonoro)

“Di solito si raccontano gli anni Cinquanta come gli anni della guerra fredda. Invece, lavorando su tanti archivi abbiamo visto come le immagini raccontassero anche un’altra storia” e che le speranze e le contraddizioni di quegli anni potevano essere raccontate anche con una luce diversa”. Steve Della Casa e Chiara Ronchini raccontano così la loro opera che aprirà domani alla casa del cinema di Roma Italia Doc la rassegna dei migliori documentari nazionali. La pellicola è un viaggio dentro l’Italia dal secondo dopoguerra fino all’alba degli anni 60, quando i ragazzi che avevano vissuto impotenti gli orrori del conflitto iniziavano a progettare un futuro nuovo, pieno di speranze ma anche denso di contraddizioni, che puntualmente esploderanno in seguito. Il tutto grazie a immagini rare, spezzoni di film e le voci degli intellettuali dell’epoca

Pericoloso ritorno

di Redazione GRS


C’è un problema di percezione per quanto riguarda l’antisemitismo nel nostro continente. A segnalarlo è un Eurobarometro pubblicato dalla Commissione di Bruxelles. Nel rapporto emerge che se per l’89% degli ebrei negli ultimi 5 anni, rischi e intolleranza nei loro confronti sono aumentati, lo stesso sentimento è condiviso appena dal 36% del resto della società.

Social housing

di Redazione GRS


Nasce ad Orbassano, in provincia di Torino, il primo condominio autogestito che pensa alle persone con disabilità motoria. Sarà ultimato entro il 2020 e avrà settanta unità abitative, sette delle quali pensate appositamente per rispondere alle esigenze di chi ha problemi di mobilità gravi.

Mal’aria d’Italia

di Redazione GRS


Città soffocate dallo smog e invase dalle auto private. Nel nostro Paese se ne contano 38 milioni e soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti. È la denuncia contenuta nel nuovo dossier di Legambiente. Un’occasione per l’associazione di ribadire la richiesta di “un Piano Nazionale contro l’inquinamento”.

Non è un Paese per mamme

di Redazione GRS


Nella manovra misure poco vicine alle esigenze delle lavoratrici con figli. Il servizio di Giuseppe Manzo. (sonoro)

Nella legge di bilancio, il governo abolisce il voucher babysitter e i contributi per il nido. Per sindacati e associazioni sono stati cancellati anche gli sgravi contributivi che favorivano le misure di conciliazione tra vita privata e lavoro, come lo smart working e il part time. La manovra comprende anche il rinnovo di altri sostegni come il bonus nido e il bonus bebè, fino alla possibilità di avere un terreno demaniale a chi mette al mondo il terzo figlio, ma ad avviso della Cgil “non sono strumenti che hanno la stessa efficacia, soprattutto non hanno al centro la finalità del sostegno alle donne per poter tornare alla loro vita professionale”. Inoltre, anche le aziende virtuose che sono propense a politiche di conciliazione famiglia-lavoro non avranno alcuno strumento a livello di contrattazione aziendale.

Il bello del ballo

di Redazione GRS


E’ partita la seconda edizione del progetto che coinvolgerà nove scuole di danza e quattordici istituti scolastici di Reggio Emilia e provincia in un’iniziativa di divulgazione della disciplina. Fino al 9 febbraio si terranno gli open day con lezioni di prova gratuite.

Il progetto è promosso da Uisp Reggio Emilia, raggiungerà
complessivamente circa 700 bambini e ragazzi tra i 6 e 13 anni e si
svolgerà in tre fasi. La prima riguarda gli open day che si terranno tra
fine gennaio e inizio febbraio, a cui seguiranno 10 laboratori gratuiti
da un’ora, sempre all’interno degli istituti scolastici tra febbraio e
aprile. “Scuola Dance” terminerà sabato 13 aprile con un evento
conclusivo dove si esibiranno tutti i partecipanti e nel corso del quale
verranno assegnate borse di studio messe a disposizione dalle scuole di
danza per consentire ai ragazzi di proseguire lo studio della
disciplina. L’obiettivo è quello di promuovere la danza come forma di
espressione individuale, opportunità di socialità e benessere. Le scuole
di danza coinvolte sono Backstage School, Balliamo sul Mondo, Danza
Lerose, Danzarte, Dryade, Eidos, Let’s Dance Centro Permanente Danza,
Obiettivo Danza e Ritmo Caliente.

Inclusione contro esclusione

di Redazione GRS


Al Vittoriano di Roma fino al 31 gennaio le opere di 52 artisti con disabilità dei laboratori d’arte della comunità di Sant’Egidio. La mostra  in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Polo Museale del Lazio.

Spreco zero

di Redazione GRS


Ogni anno 36 kg di cibo finiscono in pattumiera. Il servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)

Nel nostro Paese buttiamo ogni anno 36 kg di cibo e non ce ne accorgiamo. Questo è quanto emerge dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market presentata in vista della VI Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco, il 5 febbraio. Secondo i dati per ogni consumatore si producono 2,89 kg all’anno di spreco, ma il 35% di questo potrebbe essere recuperabile con un impatto importante sul piano economico ma anche su quello educativo, soprattutto per i giovani. E se si butta ancora troppo, c’è una – piccola -buona notizia: lo spreco è decisamente meno di quello del 2014 quando un italiano su due gettava via cibo quasi ogni giorno. effetto delle iniziative di sensibilizzazione che sono state portate avanti in questi anni.

Un mondo alla rovescia

di Redazione GRS


Inizia oggi a Davos il Forum Economico Mondiale. Oxfam denuncia le crescenti disuguaglianze pubblicando il Rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata?” in cui si mostra come il persistente divario tra ricchi e poveri comprometta i progressi nella lotta alla povertà, danneggiando le economie e alimentando la rabbia sociale in tutto il mondo.

Bufale virali

di Redazione GRS


Quello che i migranti portano le malattie  un falso mito, mentre  forte il rischio che la loro salute peggiori una volta arrivati nei Paesi di destinazione a causa delle cattive condizioni in cui vivono. é quanto evidenzia il primo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla salute dei rifugiati in Europa presentato a Ginevra.