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SCUOLE SICURE: SBLOCCATI I FONDI

scuola_sicura5 agosto – Sicurezza nelle scuole: aprono i cantieri per oltre 1600 scuole in tutta Italia. Il Governo ha potuto sbloccare i fondi e attuare il piano grazie alla delibera Cipe che dello scorso 30 giugno che ha stanziato 400 milioni per gli interventi che erano rimasti fuori dal “decreto del fare”.

 

I fondi serviranno a finanziare in primo luogo le opere che hanno un valore medio di 160mila euro mentre sindaci e presidenti di provincia saranno nominati Commissari per velocizzare le procedure e snellire gli iter delle aggiudicazioni. L’elenco delle scuole interessate dal nuovo piano edilizio son disponibili sul sito del Miur.

 

Si tratta di un provvedimento auspicato da tempo viste le condizioni fatiscenti di un notevole numero di istituti scolastici italiani, luoghi in cui i ragazzi trascorrono buona parte del proprio tempo. Secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza, qualità ed accessibilità delle scuole, una scuola su sette presenta lesioni strutturali, distacchi di intonaco in una su cinque e, solo nel corso del 2013, si sono verificati ben 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità. Uno stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato, così come la qualità di vita all’interno delle aule che, in un caso su cinque, presentano segni di muffe, infiltrazioni e umidità. La nuova edizione del Rapporto sulle scuole sarà presentato il prossimo 18 settembre a Roma, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini.

Afghanistan, nuovo piano contro i bambini soldato

afghanistan5 agosto – Il governo dell’Afghanistan ha approvato un piano per contrastare il fenomeno dei bambini soldato.
Il progetto è sostenuto dalla Missione di assistenza in Afghanistan delle Nazioni Unite (Unama) e dal Fondo Onu per l’infanzia dell’Unicef, ed ha come obiettivo quello di impedire l’impiego di minori nelle forze armate e nei conflitti, stabilendo un sistema che contrasti, attraverso provvedimenti disciplinari, chi si renda colpevole del reclutamento di bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni.
Per raggiungere questo obiettivo, il governo si è impegnato su diversi fronti, come il rafforzamento della registrazione delle nascite e dei meccanismi di verifica dell’età, l’indagine e il perseguimento dei colpevoli di reclutamento minorile e violenza sessuale.
Sono previste inoltre disposizioni specifiche per i bambini in ogni eventuale dialogo di pace e di riconciliazione con i gruppi armati, chiedendo il rilascio immediato dei minorenni presenti nei loro ranghi e la loro reintegrazione.
L’impiego di minori tra le forze di sicurezza e nella polizia nazionale afgana e in quella locale sono ancora oggi piuttosto diffuse; le nuove regole mirano a modificare in maniera sostanziale questa prassi.

OPEN MUSEUMS: IN DIFESA DEL PATRIMONIO STORICO

foto museo brigano5 agosto – Si chiama Open Museums il progetto finanziato nell’ambito del programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia Slovenia il cui obiettivo è volto a migliorare,  riqualificare e promuovere,  con tecniche innovative, il patrimonio storico-culturale del nostro paese e di cui i musei rappresentano i principali custodi. Nello specifico si tratta dei musei delle città d’arte dell’Alto Adriatico.

 

Le attività si sono svolte nel Museo del Castello Estense di Ferrara,  Museo d’Arte della città di Ravenna, Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, Museo di Torcello di Venezia,  Musei Provinciali di Gorizia, Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte di Udine, Museo e Gallerie della città di Lubiana, Museo del Mare di Pirano e il Museo delle Saline di Sicciole, Museo Regionale di Capodistria e infine Fondazione Aquileia e Museo di Caporetto. Insieme alle attività di innovazione tecnologica partirà la promozione turistica del territorio attraverso quattro itinerari turistici, realizzati dal Cts (Centro turistico studentesco), che toccheranno tutte le città d’arte: “Archeologia e tecnologia, tra passato e futuro”, “Le vie dell’acqua,  dell’arte e dei sapori”, “Memoria della Grande Guerra: Italia e Slovenia insieme su sentiero di pace” per ultimo ” Patrimoni dell’Umanità, creatività e umanesimo”.

 

OpenMuseums iniziato nel 2007 si concluderà nel prossimo mese di ottobre per un importo complessivo di circa 4 milioni di euro. Per approfondimenti consultare il sito www.openmuseums.eu

POVERO SUD SENZA NIDI D’INFANZIA

oarco85 agosto – Il dibattito sui Pac, con il primo riparto dei fondi per l’infanzia e le nuove strategie per i prossimi 500 milioni di euro, si inquadra in un contesto di divario estremo tra Sud e Nord per quanto riguarda i servizi per l’infanzia.

Sud più povero del Nord. A far emergere il divario, questa volta non relativo al Pil o al benessere economico, è la fotografia scattata dall’Istat sulla disponibilità di servizi alla prima infanzia e, in particolare, di asili nido.  Secondo l’istituto nazionale di statistica, infatti, nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 i bambini tra i 0 e 2 anni che hanno frequentato asili comunali o finanziati dai Comuni sono soltanto il 3,6% nelle regioni meridionali. Un dato che cozza inesorabilmente con il 17,5% del Centro Italia. Ma non basta. Le disparità territoriali riguardano anche la percentuale dei Comuni che garantisce questo servizio: solo il 22,5% al Sud, il 76,3% al Nord-Est.

 

Risultati che fanno riflettere, se si pensa che l’offerta di asili nido da parte dei comuni italiani – sotto forma di strutture o di trasferimenti alle famiglie per l’utilizzo di servizi privati – è passata dal 32,8% del 2003/04 al 50,7% del 2012/13 e che fra il 2004 e il 2012, al netto della compartecipazione pagata dalle famiglie, si è registrato un incremento del 48% della spesa corrente per gli asili nido (pari, nel 2012, a circa 1 miliardo e 559 milioni di euro).

 

Lo studio Istat conferma dunque la carenza di strutture nelle regioni meridionali e delinea un quadro molto difficile per il nostro Mezzogiorno, con un incremento della distanza tra le regioni in cui il sistema di servizi per la prima infanzia è più consolidato e quelle in cui l’offerta pubblica è tradizionalmente più carente.Nella distribuzione regionale dell’indicatore di presa in carico degli utenti per l’anno 2012/2013, ai due estremi vi sono la Calabria, con il 2,1% (in calo dal 2,5% dell’anno precedente) e l’Emilia-Romagna, con il 27,3% (in lieve aumento dal 27,2% dell’anno precedente).

 

Eppure 2011 e 2012 sono stati anni non felici per gli asili nido. Per la prima volta dal 2004 è diminuito il numero di bambini che frequenta asili comunali (-0,04% nel 2011, -1,4% nel 2012), con 2600 iscrizioni in meno a cui vanno ad aggiungersi minori contributi dei Comuni alle strutture private e alle famiglie (circa 300 bambini in meno).

 

Nell’anno scolastico 2012/13 sono stati 152.849 i bambini di età tra 0 e 2 anni iscritti agli asili nido comunali; altri 45.856 usufruiscono di asili nido privati convenzionati o con contributi da parte dei Comuni. Ammontano così a 198.705 i bambini che beneficiano dell’offerta pubblica complessiva. Sommando quelli degli asili nido e dei “servizi integrativi”, sono in totale 218.412 i minori che si avvalgono di un servizio socio-educativo pubblico o finanziato dai Comuni, il 4,8% in meno rispetto all’anno scolastico precedente.

 

Il calo è più accentuato per i servizi integrativi per la prima infanzia(oltre 8mila bambini in meno rispetto al 2011/12), più contenuta la diminuzione dei bambini degli asili nido (circa 2900 in meno).

Bologna, trasporto verde per le merci

market4 agosto – Il trasporto delle merci dal Centro agroalimentare di Bologna (Caab) al Mercato delle Erbe sarà completamente elettrico.
La sperimentazione partirà a settembre ed è una delle prime applicazioni del progetto ‘City Logistic’ del Centro Agroalimentare per lo spostamento su mezzi elettrici nell’area metropolitana.
Si viaggerà con quattro veicoli che utilizzeranno l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico del Caab, e che sostituiranno quattro furgoni a gasolio.
L’obiettivo più ampio è quello di un uso più razionale del trasporto merci, modificando le abitudini dei  commercianti per risparmiare su viaggi e energia.

Carcere, nuove regole. Antigone: “Mai più sovraffollamento”

jail4 agosto – Il “decreto carceri” è legge: il Senato ha infatti confermato la fiducia al governo sulle norme in materia detentiva.
Tra le novità introdotte, la nuova legge prevede sconti di pena indennizzi ai detenuti sottoposti a trattamento inumano, il divieto di “carcere preventivo” in caso di pena non superiore ai 3 anni, l’estensione fino a 25 anni delle norme di favore previste dal diritto minorile sui provvedimenti restrittivi, l’aumento dell’organico della polizia penitenziaria.
Il presidente dell’Osservatorio Antigone Patrizio Gonnella ha commentato positivamente le nuove regole: “Si tratta di una legge importante che prevede un risarcimento per chi ha subito un trattamento inumano e degradante. Speriamo serva anche a fare in modo che in futuro non si ritorni ad una situazione di sovraffollamento ingestibile. Quando lo stato viola la dignità umana di qualunque persona, è legittimo che debba essere risarcita “.
Gonnella ha poi sollecitato le istituzioni ad andare avanti in questa direzione, auspicando nuove norme per le droghe: “La stagione delle riforme ora non deve chiudersi. Basta poco perché si torni ad una situazione grave che metta a rischio i diritti dei detenuti. Ricordiamo che sono ancora migliaia le persone in più nelle carceri rispetto ai posti disponibili, per questo è importante che, ad esempio in materia di droghe, si facciano passi avanti in direzione di una legge meno punitiva”.

A Palermo Università per sport e solidarietà

runners4 agosto – Il mio sport si chiama solidarietà. Un contributo da 63 mila euro a venti associazioni impegnate nel sociale. A loro l’Università di Palermo destina un euro per ogni studente iscritto, a fronte dei 15 che l’Ateneo per legge versa al Centro universitario sportivo e alle associazioni studentesche per iniziative e manifestazioni.

Una storia con il Sud

unastoria4 agosto – Una storia con il Sud è il contest lanciato da Fondazione con il Sud con l’obiettivo di diffondere e far conoscere le buone pratiche avviate al Sud, con una modalità sperimentale: facendo incontrare chi “conosce bene” le storie (associazioni e organizzazioni non profit), con chi le può “raccontare bene” (videomaker), attraverso video di 3 minuti. All’iniziativa hanno partecipato 113 filmati, realizzati da videomaker e filmaker, e 200 storie di partecipazione, impegno civile e riscatto sociale proposte da associazioni e organizzazioni non profit meridionali come “soggetti” per i video. Una giuria di qualità ha selezionato i tre video vincitori che hanno partecipato con video dal titolo: Lisca bianca, Io ci provo e Vico esclamativo.
Agli autori dei tre video andranno i seguenti riconoscimenti: 4.000 euro al primo, 2.500 euro al secondo, 1.500 euro al terzo classificato mentre alle organizzazioni non profit che hanno proposto le 5 storie selezionate riceveranno un contributo di 1.500 euro ciascuna.

Sud, in arrivo 500 milioni

foto del giorno grs4 agosto – Esaurito il primo riparto dei Piani di azione e coesione (Pac) da 250 milioni, voluti dal ministro Barca durante il Governo Monti, circa 77 milioni di euro sono stati assegnati a 86 ambiti/distretti delle quattro regioni obiettivo convergenza per i servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Lo scorso 31 luglio sono stati illustrati i dati al Viminale dall’autorità di gestione prefetto Silvana Riccio in una riunione del Comitato di indirizzo strategico (Cis). “L’organismo, di indirizzo e controllo dell’attuazione del Programma, – spiega il ministero dell’Interno – è chiamato a compiere una riflessione strategica di orientamento sulle attività del Programma, anche in ordine al secondo riparto che ammonterà a circa 500 milioni di euro”.

 

Nel corso della riunione sono state concordate modalità operative di collaborazione, anche con le quattro regioni interessate, “per far sì che gli altri progetti presentati dagli ambiti possano essere velocemente approvati e finanziati e consentire l’erogazione dei servizi di nido e assistenza domiciliare agli anziani”. Tutti i componenti del Cis fa sapere il ministero dell’Interno, hanno “condiviso la necessità di procedere, nel secondo riparto, a una semplificazione delle procedure e delle informazioni per attenuare e riequilibrare le differenze tra gli analoghi servizi erogati dalle altre regioni e conseguire così l’obiettivo prioritario del Programma. Si procederà, pertanto, a una ‘prototipazione’ degli interventi da progettare, per cercare modalità di sostegno della domanda, soprattutto per l’infanzia e in favore delle categorie particolarmente disagiate”.

 

Alla riunione, presieduta dall’autorità di gestione, hanno preso parte, oltre ai rappresentanti delle quattro regioni interessate, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Uval, il dipartimento delle Politiche della Famiglia, l’Anci, Confindustria, Confcommercio, Confcooperative, le organizzazioni sindacali, il Forum del Terzo Settore.

(aggiornato 4 agosto)

 

Uganda, la Corte annulla la legge contro i gay

gaypride4 agosto – La severa legge che discrimina e criminalizza gli omosessuali entrata in vigore in Uganda lo scorso mese di febbraio,  trova uno scoglio in patria. La Corte costituzionale del paese africano ha infatti dichiarato che le nuove norme sono state varate senza che ci fosse il numero legale per il voto in Parlamento, annullandone di fatto il valore.
La legge voluta dal presidente Yoweri Museveni prevedeva pene fino all’ergastolo per i gay ed è stata al centro di numerose polemiche da parte della comunità internazionale.
Il pronunciamento della Corte tuttavia non lascia ben sperare per il futuro; in Uganda l’omofobia continua ad essere molto diffusa.
Con l’annullamento delle nuove norme inoltre, torna in vigore la legislazione precedente, meno severa ma che prevede comunque il reato di omosessualità, punibile con il carcere.