Notizie

Bavaglio di Stato

di Redazione GRS


Duri colpi all’informazione da parte di Stati Uniti e Russia. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Una battaglia a colpi di restrizioni sull’informazione straniera si sta giocando in queste settimane tra Russia e Stati Uniti, entrambi impegnati a imbavagliare le voci provenienti da media che potrebbero danneggiare la loro immagine. È di pochi giorni fa la legge russa che identifica come “agenti stranieri” le testate operanti nel territorio ma che ricevono fondi dall’estero. Prime indiziate: Voice of America e Radio Liberty. La mossa del Cremlino segue le restrizioni imposte dagli Stati Uniti a Russia Today e all’agenzia di stampa russa Sputnik, attualmente sotto indagine dell’FBI. Ma Trump attacca anche i giornalisti del proprio Paese: con un tweet ha infatti accusato la CNN di essere fonte di fake news e di rappresentare negativamente gli Stati Uniti all’estero.

 

(Foto: La Stampa)

Lavoro e integrazione

di Redazione GRS


La cooperativa Ama Aquilone di Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno, ha presentato il report della seconda fase del progetto Life. In sei anni ha coinvolto più di mille persone e realizzato oltre 300 percorsi di pre-inserimento professionale.

Non ho l’età

di Redazione GRS


Il tasso di matrimoni precoci nelle baraccopoli di Roma è giunto al 77%, superando di un punto percentuale il record mondiale del Niger. Povertà, mancanza di istruzione e disoccupazione le cause principali: è quanto denuncia il report dell’Associazione 21 luglio, che chiede maggiore tutela per i diritti dell’infanzia in Italia.

“Non ci arrendiamo alla mafia”

di Redazione GRS


Per decisione del Consiglio dei ministri cinque amministrazioni calabresi sono state sciolte per gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Per Lamezia Terme è la terza volta dal 1991. Ai nostri microfoni don Giacomo Panizza di Progetto Sud che lavora proprio nel Comune Reggino. (sonoro)

#CambiaGiro

di Redazione GRS


Oltre 120 gruppi per i diritti umani promuovono la campagna che invita il Giro d’Italia a spostare la partenza della gara da Israele a causa delle violazioni dei diritti umani dei palestinesi. In Italia hanno firmato oltre 40 organizzazioni. Sabato e domenica biciclettate e cicloraduni. La presentazione ufficiale della corsa è prevista il 29 novembre a Milano.

 

L’appello è stato lanciato in vista del 29 novembre, “Giornata Internazionale ONU di Solidarietà con il Popolo Palestinese”. I firmatari dell’appello sottolineano che tenere il “Giro d’Italia” in Israele occulterebbe l’occupazione militare e la discriminazione contro i palestinesi da parte di Israele e al contempo ne incentiverebbe la sensazione di impunità, alimentando la continua negazione dei diritti dei palestinesi sanciti dall’ONU.
Il “Giro d’Italia” sta collaborando con l’impresa israeliana “Comtec Group”, organizzatrice dell’evento “Grande partenza”, che svolge attività nelle colonie israeliane illegali. Nelle immagini, nelle mappe e nei video ufficiali della corsa, il “Giro d’Italia” sta ingannevolmente presentando Gerusalemme est, che è sottoposta da 50 anni all’occupazione militare israeliana, come se facesse parte dello Stato di Israele e fosse la sua capitale unificata.
La tappa finale, prevista nel sud di Israele, passerà vicino a decine di villaggi di beduini palestinesi che Israele si rifiuta di riconoscere e a cui non fornisce “servizi fondamentali, tra cui energia elettrica, acqua, cliniche, scuole e strade.” Uno di questi villaggi è stato demolito da Israele oltre cento volte. I firmatari della dichiarazione condannano anche l’intenzione del “Giro d’Italia” di “celebrare” i 70 anni dalla fondazione dello Stato di Israele, mentre i palestinesi commemorano 70 anni di spoliazione, espulsione forzata e negazione dei diritti dei rifugiati palestinesi sanciti dall’ONU.

La musica che unisce

di Redazione GRS


Desert Session, il collettivo musicale nato tra la Puglia e i Saharawi sta lavorando a un disco per raccontare l’integrazione dei popoli. Il servizio di Clara Capponi.

 

La musica come mezzo di scambio culturale, che libera dai pregiudizi e racconta una storia di cooperazione partecipata che da 6 anni mette inseime la Puglia con il popolo del deserto algerino del Saharawi. C’è tutto questo in Displays, l’album del collettivo musicale “Desert session” nato dalla collaborazione tra musicisti europei e Saharawi che si sono incontrati nell’ambito dei progetti di accoglienza dall’associazione di Capo di Leuca Tregiriditè. L’obiettivo del progetto in cui è coinvolta anche l’associazione culturale Zig è raccontare le emozioni vissute in questi anni nelle residenze e nelle missioni che musicisti, volontari hanno condiviso. Il collettivo ha inoltre avviato una campagna di crowdfunding su Musicraiser.com per continuare a sostenere i progetti rivolti alla disabilità e all’infanzia nei campi profughi.

In cerca di pace

di Redazione GRS


Firmato un accordo tra Bangladesh e Myanmar per consentire il ritorno in territorio birmano a centinaia di migliaia di rohingya, fuggiti dopo le violenze dell’esercito dello scorso agosto. Diverse organizzazioni internazionali hanno però a espresso dubbi sull’effettiva sicurezza di quella che rimane una tra le minoranze etniche più perseguitate al mondo.

Terre Colte

di Redazione GRS


È il nome del bando che la Fondazione Con il Sud promuove in collaborazione con Enel Cuore Onlus. Obiettivo: valorizzare i terreni agricoli incolti, abbandonati o non adeguatamente utilizzati nel Mezzogiorno, anche attraverso l’inclusione sociale e lavorativa di persone in condizione di disagio.

Piazza virtuale

di Redazione GRS


Al via l’iniziativa di Auser Lombardia per contrastare la solitudine di quegli anziani che non possono uscire di casa. Grazie a un sistema di videochiamata potranno stare in contatto con i volontari dell’associazione e con altre persone coinvolte nel progetto. Ad aiutarli saranno gli studenti delle scuole superiori.

Mai più

di Redazione GRS


Domani si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un’occasione per sensibilizzare tutti e interrompere un drammatico trend: in Italia ogni tre giorni si compie un femminicidio. Il servizio di Anna Ventrella.

 

Si celebra domani la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Si tratta di un’iniziativa dell’Onu sancita nel 1999 per sensibilizzare tutte le persone sulle violenze fisiche e psicologiche che milioni di donne subiscono dentro e fuori le mura domestiche. Si calcola che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale dal proprio partner o da un altro uomo. In Italia, quasi una donna su tre è stata vittima di violenze. Purtroppo il fenomeno è in aumento mentre diminuisce l’età di chi lo subisce.La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ricorre il 25 novembre in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, nel 1960, per mano dell’allora regime nella Repubblica Dominicana. Molte le attività di sensibilizzazione organizzate in quasi tutte le città italiane.