Internazionale
È il nome del sito nato per dare voce alle famiglie dei migranti morti, dispersi o vittime di sparizione forzata nel viaggio verso l’Europa. La piattaforma raccoglierà le testimonianze video delle famiglie per dare un’identità alle vittime e per far conoscere la lotta che i loro congiunti stanno portando avanti per avere verità e giustizia.
Dal 2000 ad oggi ci sono state 35 mila vittime nel Mediterraneo. Nei primi tre mesi e mezzo del 2017 quasi 800 persone hanno perso la vita nella traversata. Nessuno sa con certezza quante siano le vittime lungo le rotte che dall’Africa sub-sahariana portano fino al Mediterraneo. Ogni anno dobbiamo assistere al macabro conteggio delle vittime, ma quando se ne parla ci si riferisce a loro soltanto come dei numeri, senza tener conto del fatto che sono innanzitutto esseri umani. Le loro individualità, le speranze e i sogni che li hanno portati ad intraprendere il viaggio migratorio vengono completamente ignorati e cancellati. E non si parla neanche della condizione in cui rimangono le loro famiglie.
Missing at the borders è un progetto promosso da attivisti e militanti di diversi reti antirazziste delle due rive del Mediterraneo. In particolare sostengono il progetto le reti italiane Milano senza Frontiere, Palermo senza Frontiere, Como senza Frontiere e Carovane Migranti; l’Association des Travailleurs Maghrébins de France (ATMF) e il progetto Alarm Phone di Watch The Med, costituito da reti di attivisti e rappresentanti della società civile in Europa e NordAfrica.
Società
Al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini è andato il premio per la pace dell’Unesco: insieme alla ong francese SOS Méditerranée per aver salvato la vita a numerosi rifugiati e migranti e averli accolti con dignità. Ascoltiamola ai nostri microfoni. (sonoro)
Economia
Un’aiuola di circa 1.500 metri quadri oggi lasciata al degrado e dodici persone che se ne prendono cura. Grazie a questo progetto i giardini che costeggiano le Mura di San Lorenzo, a Roma, torneranno a nuova vita per mano degli ospiti di Binario 95.
Diritti
È il reato per chi occupa il parcheggio riservato ai disabili. Il servizio di Anna Ventrella.
Una sentenza, quella della Corte di Cassazione, quinta sezione penale, senza precedenti, poichè ha stabilito, recentemente, che occupare indebitamente il posto di una persona titolare di contrassegno disabili è reato. Con la sentenza n. 17794/2017 è stato riconosciuto, infatti, il reato penale di “violenza privata” nei confronti di un cittadino palermitano che aveva occupato, per ben 16 ore, il posto auto nominativo riservato ad una donna disabile. Ritenuto colpevole del reato ex art. 610 del codice penale, la Cassazione ha confermato la condanna a 4 mesi per violenza privata, oltre al risarcimento di 5 mila euro per danni alla parte offesa, e al pagamento delle spese processuali. Quindi, non violazione del codice della strada, passibile solo con multa, ma un chiaro impedimento ad una persona di godere di un proprio diritto, da cui il reato penale.
Sport
La storia di Aboudala Dembele, maliano che ha fondato una squadra di calcio di migranti a Torino, è la prima della serie di reportage Passaggi. Il ragazzo ha creato il team dell’associazione Balon mundial nel 2015, cercando i giocatori in diversi centri di accoglienza e dando loro un’occasione per uscire, migliorare il proprio benessere fisico e psicologico.
Passaggi è una serie di sei reportage sugli stranieri che lavorano nel campo dell’educazione e dell’integrazione dei migranti appena arrivati in Italia. È stata realizzata da Simona Carnino e Carolina Lucchesini con il finanziamento della regione Piemonte, in collaborazione con il Coordinamento comuni per la pace della provincia di Torino e la cooperativa Cisv solidarietà. L’allenatore maliano che ha fondato una squadra di calcio di migranti Aboudala Dembele è arrivato in Italia nel 2011. Ha attraversato la Libia, è approdato a Lampedusa ed è stato trasferito in un centro di accoglienza a Torino, “In campo e fuori dal campo io ci sono sempre per i miei giocatori”, dice.
Cultura
Sono 429 i progetti pervenuti alla Fondazione Unipolis. La quarta edizione del bando è indirizzata al sostegno di progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale: in palio 400mila euro per dare nuova vita agli spazi abbandonati.
Diritti
Tornano ad attraversare il Mediterraneo, i migranti, con le condizioni favorevoli del mare. Nelle ultime ore sono state salvate 5500 persone. La testimonianza dello scrittore Erri De Luca che era a bordo della nave di Medici Senza Frontiere. (sonoro)
Società
Anche don Luigi Ciotti parteciperà domani e poi il 26 aprile alla staffetta del digiuno, aperta il 12 aprile da Franco Corleone ex Commissario unico per il superamento degli Opg. La protesta per scongiurare che le Rems diventino a tutti gli effetti nuovi ospedali psichiatrici giudiziari.
Economia
Dopo la firma del memorandum sulla lotta alla povertà, comincia l’iter di attuazione della legge delega. Il servizio di Giuseppe Manzo.
Un memorandum per condividere il percorso di attuazione della legge delega di contrasto alla povertà è quello siglato tra il Governo e l’Alleanza contro la povertà a Palazzo Chigi. I punti d’intesa raggiunti riguardano i criteri per determinare l’accesso dei beneficiari della misura, i criteri per stabilire l’importo, i meccanismi per evitare che si crei un disincentivo economico alla ricerca di occupazione, l’attivazione di un finanziamento strutturale per i servizi alla persona, il finanziamento dei servizi, l’individuazione di una struttura nazionale permanente che affianchi le amministrazioni territoriali competenti, la definizione di un monitoraggio continuo della misura e la definizione di forme di gestione associata della stessa. L’Alleanza contro la povertà ritiene “fondamentale che l’incremento delle risorse, il carattere universalistico dell’intervento e lo sviluppo dei servizi alla persona sul territorio procedano di pari passo”.
Internazionale
È il messaggio che viene lanciato a gran voce in queste ore per chiedere la scarcerazione immediata di Gabriele Del Grande, giornalista e documentarista, tenuto in stato di fermo in Turchia dal 9 aprile scorso e che ha intrapreso, per protesta, da ieri uno sciopero della fame. Le associazioni chiedono al governo italiano di alzare la voce contro l’esecutivo di Ankara.