Dalla Fondazione Welfare Ambrosiano erogati 8 milioni di euro in 4 anni. Fondi destinati a duemila famiglie “non bancabili” (cioè senza garanzie da fornire) e avviati 80 nuovi progetti di impresa. Tutti soggetti normalmente esclusi dall’assistenza pubblica.
Notizie
Povertà e non solo
2 Febbraio 2016L’introduzione di un sostegno al reddito per un milione di famiglie indigenti con minori dà il via ad una fase di costruzione. Sentiamo le reazioni del Terzo Settore nel servizio di Anna Monterubbianesi. “L’Italia era rimasto l’unico paese europeo a non avere alcuna misura di contrasto alla povertà assoluta. “L’annuncio di un sostegno per le famiglie povere è un punto di partenza fondamentale in questo percorso” come dichiara Pietro Barbieri portavoce del Forum Terzo Settore e membro dell’Alleanza contro la povertà in Italia. “Restano però alcuni aspetti da chiarire. I tempi: perché per coprire il fabbisogno stimato per la popolazione in povertà assoluta servirebbero almeno 7 miliardi e considerando i tempi e le modalità previste dal governo ci vorrebbero almeno 10 anni. E poi gli strumenti: perché oltre sussidio monetario è necessario garantire servizi di inclusione sociale che possano aiutare le persone ad uscire dalla condizione di estremo bisogno grazie all’inserimento nel mondo lavorativo. Questo però prevede l’infrastrutturazione sociale, soprattutto sui territori, specialmente al Sud”.”
Dopo di noi
2 Febbraio 2016Arriva nell’Aula di Montecitorio il disegno di legge sulle Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare. Prevista per domani l’approvazione della norma per la quale il governo ha già previsto un fondo ad hoc di 90 milioni di euro per il 2016 nella legge di Stabilità.
Sport che educa
1 Febbraio 2016“Segnalateci gli allenatori e le società che insegnano comportamenti antisportivi ai giovani calciatori, provvederemo a deferire i mister e multare le società”. È la stretta intrapresa da Vito Tisci, presidente del settore giovanile e scolastico della Figc, consapevole dell’importanza della formazione dei giovani calciatori per costruire un calcio pulito anche ai grandi livelli.
L’arte in un cinguettìo
1 Febbraio 2016Si celebra oggi un appuntamento dedicato ai musei su Twitter. Il servizio di Pietro Briganò. “Si celebra oggi in tutto il mondo il Follow a museum day, un appuntamento dedicato ai musei su Twitter, che invita a scoprire l’arte in rete e a segnalare le realtà più interessanti e dialogare direttamente con i musei di tutto il mondo. E’ il sesto anno dell’iniziativa che è tra le prime e le più longeve legate ai musei su Twitter, un’idea dell’inglese Jim Richardson, promotore, tra l’altro, di MuseumNext, la conferenza internazionale dedicata al futuro dei musei, che per il 2016 prevede un doppio appuntamento, in aprile a Dublino e in Nord America in autunno. Per partecipare basta scegliere il museo o i musei da seguire ed utilizzare l’hashtag dedicato #followamuseum. L’account Twitter ufficiale dell’iniziativa è @followamuseum.”
Un cous cous solidale
1 Febbraio 2016A Palermo, il piatto tipico tunisino è il protagonista del progetto interculturale “Cucina sapurita”. L’iniziativa dell’associazione Mondo di comunità si basa sull’integrazione tra popoli e culture diverse finalizzata a favorire l’inserimento occupazionale.
Prove di intesa
1 Febbraio 2016Primi passi del governo verso la definizione di un piano nazionale contro la povertà. Il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega per intervenire su quasi un milione di indigenti, ma sui dettagli occorre attendere i decreti.
#NonEsisto
1 Febbraio 2016Al via la campagna del Consiglio italiano per i rifugiati sulle persone che hanno perso, o non hanno mai avuto, la cittadinanza. Uno status che gli impedisce di studiare, lavorare e di avere diritti. In Italia sono circa 15 mila gli “invisibili”.
L’Italia non ripudia la guerra
1 Febbraio 2016La Rete italiana per il disarmo ha presentato un esposto in diverse Procure d’Italia per chiedere di indagare sulle spedizioni di bombe dal nostro Paese all’Arabia Saudita. Francesco Vignarca, portavoce dell’associazione. “La legge 185 del 1990 regola l’export di materiale d’armamento dall’Italia verso l’estero e impedisce autorizzazioni a paesi che siano in stato di conflitto armato o paesi che violano in maniera grave i diritti umani. Noi pensiamo che invece le sei forniture avvenute negli ultimi mesi dalla Sardegna all’Arabia Saudita, per fornire bombe che è certificato sono poi usate in bombardamenti nello Yemen, si configurano in entrambe le categorie. Tutte queste cose non sono più ammissibili e noi abbiamo pensato di rivolgerci alla Magistratura con questo esposto per finalmente fare in modo che anche la Magistratura si prenda carico di questa situazione.”
Siria, l’appello di Amnesty: “basta assedi e attacchi ai civili”
1 Febbraio 2016Porre fine agli assedi e permettere alle organizzazioni umanitarie un accesso senza restrizioni: è questo il contenuto dell’appello di Amnesty International e diretto al presidente della Siria Bashar al-Assad, all’ambasciatore siriano negli Stati Uniti Bashar Ja’afar e al capo dell’opposizione Khaled Khoja.
L’appello è stato lanciato in concomitanza con l’inizio a Ginevra del primo di una serie di incontri, mediati dalle Nazioni Unite, tra il governo siriano e i gruppi armati non statali. Lo scopo è quello di sollecitare i partecipanti al dialogo a dare priorità alle preoccupazioni circa i corridoi umanitari, gli attacchi contro i civili e le violazioni a danno dei detenuti.
Secondo le Nazioni Unite, in Siria sono circa 4,5 milioni le persone che, pur avendo bisogno di assistenza umanitaria, rimangono in aree difficili da raggiungere. Sono inoltre 400mila, sempre in base ai dati delle Nazioni Unite, quelle che si trovano sotto assedio; le ong, però, stimano questo numero in circa un milione.
L’appello di Amnesty International riporta l’attenzione sulla Risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che chiede espressamente accessi umanitari e la fine degli attacchi contro i civili, oltre all’adempimento degli obblighi di diritto internazionale.
Prioritario, per l’organizzazione umanitaria, è anche porre fine alle violazioni nei centri di detenzione; sia alle autorità governative che alla Coalizione Nazionale Siriana, pertanto, è richiesto di “consentire accesso illimitato a tutte le strutture di detenzione agli osservatori indipendenti, trattare con umanità le persone private della libertà e rilasciare chiunque sia detenuto solo per il pacifico esercizio dei suoi diritti umani”.