Donne e bambini migranti a rischio violenza nel viaggio verso il vecchio continente. La denuncia in un nuovo rapporto realizzato dall’Unhcr insieme al Fondo per la popolazione dell’Onu e la Commissione per le donne rifugiate. Secondo le ong restano inadeguate e a volte pericolose le risposte messe in campo dai vari governi nazionali.
Notizie
E tu slegalo!
22 Gennaio 2016È questo il nome dell’appello lanciato dal Forum Salute Mentale Nazionale che presenta la campagna promossa da numerose associazioni. “Legare una persona a un letto è una pratica che viola i diritti umani e non può essere considerata una terapia”, ha affermato Vito D’Anza, portavoce nazionale del progetto.
Binario morto
22 Gennaio 2016Da un lato l’aumento dei convogli ad Alta Velocità (+370% negli ultimi cinque anni), dall’altro la riduzione del trasporto pubblico regionale, con tagli alle corse e aumenti nelle tariffe. È l’Italia divisa in due secondo Pendolaria, l’ultimo rapporto di Legambiente sul traffico ferroviario del nostro Paese.
Sì, lo voglio
22 Gennaio 2016Domani quasi cento piazze mobilitate in tutta Italia per chiedere una legge sulle unioni civili. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “#SvegliatItalia. In occasione della discussione in Senato del ddl sulle unioni civili, sabato 23 gennaio tante sigle Lgbt scendono piazza in tutta Italia per chiedere uguaglianza, riconoscimento e rispetto dei diritti, e anche adozione per le coppie dello stesso sesso. #SvegliatItalia vuole ricordare a Governo e Parlamento che il nostro è uno dei pochi paesi europei a non prevedere riconoscimenti giuridici per le coppie dello stesso sesso e che è arrivato il momento di svegliarsi per superare concretamente le discriminazioni a danno delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Misure come la reciproca assistenza per malattia, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcune delle richieste delle associazioni.”
LA CULTURA COME LEVA DELL’ECONOMIA
21 Gennaio 2016Quarantasette miliardi di euro: questo il valore economico della cultura in Italia, pari al 2,9% del Pil con circa un milione di occupati, il 41% dei quali sono al di sotto dei 40 anni.
Sono alcuni dei principali dati contenuti nello studio “Italia Creativa” realizzato da Ernst Young con il supporto del Mibact e delle associazioni di categoria del mondo della cultura, prima fra tutte la Siae.
La ricerca, presentata alla Triennale di Milano, ha preso in considerazione i settori più rappresentativi dell’industria della cultura e della creatività nel nostro Paese: architettura, arti visive e performative, cinema, libri, musica, pubblicità, quotidiani e periodici, ma anche radio, televisione e home entertainment, videogiochi.
Gli occupati del 2014, in tutti i settori sopra, sono stati 995mila, di cui 850mila diretti, per un valore economico complessivo pari a 46,8 miliardi. La televisione vanta 95.885 occupati e un valore pari a 12,2 miliardi di euro; le arti visive contano 241mila occupati e 11,2 miliardi di euro, e la pubblicità ne conta con 7,4 miliardi di euro e oltre 94mila occupati. Seguono quotidiani e periodici (5,1 miliardi), le arti performative (4,5), la musica (4,3), i libri (3,1), i videogichi (2,9), l’archietettura (2,6), il cinema (1,7) e la radio (800 milioni). Il 41% degli occupati nell’industria della cultura e della creatività in Italia sono giovani fra i 15 e i 39 anni, contro una media del circa 37% in tutti i settori dell’economia del Paese. Nel settore della cultura e della creatività lavora dunque il 3,8% degli occupati in Italia (percentuale che sale al 4,5% se si considera anche gli occupati indiretti). Il settore contribuisce al Pil più di quanto faccia quello delle telecomunicazioni e poco meno dell’automobile.
“Italia Creativa dimostra esattamente quanto i diversi settori dell’industria culturale italiana contribuiscano all’economia del Paese in termini di occupazione e fatturato”, ha detto il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini,
Un business che ancora, nonostante le potenzialità del nostro Paese, rimane più debole rispetto, per esempio, alla vicina Francia, che vanta nel settore creativo 300mila occupati in più e 15 miliardi di maggiore valore.
Fair Play
21 Gennaio 2016La Lega calcio di Serie B, in collaborazione con l’Associazione Italiana Arbitri, ha introdotto il Cartellino verde: se durante una partita si verificherà un gesto di grande sportività, il direttore di gara lo segnalerà al Delegato di campo e, a fine mese, sarà stilata la lista dei meritevoli. Chi raggiungerà il numero maggiore di riconoscimenti otterrà un premio.
Ghetto Italia
21 Gennaio 2016Sugli scaffali, per l’editore Fandango, un reportage fatto di storie raccontate da chi vive ed è sfruttato nei campi agricoli. Un viaggio nel caporalato e nelle sue forme più estreme. A scriverlo Ivan Sagnet e Leonardo Palmisano. Quest’ultimo ai nostri microfoni. “Sul caporalato si regge un pezzo importante del sistema della trasformazione agroindustriale e ovviamente della grande distribuzione, perché la frutta che arriva sui mercati, l’angurie che costano 20 centesimi al chilo vengono pagate a un centesimo al chilo al lavoratore. In qualche misura il prezzo del prodotto determina il costo del lavoro e non più il contrario. Questo ovviamente va a tutto detrimento non soltanto del salario, ma delle condizioni più complessive di vita di questi lavoratori.”
Allarme Niño
21 Gennaio 2016Il fenomeno climatico che ciclicamente alterna forti inondazioni e periodi di siccità minaccia quattordici milioni di persone in Africa meridionale, a rischio fame. Secondo le Nazioni Unite i Paesi più in pericolo sono Malawi, Madagascar e Zimbabwe.
Indifferenza glaciale
21 Gennaio 2016Martedì la morte di un senza dimora, ieri la nascita di una bimba a pochi passi da piazza San Pietro. Queste notizie sono un “campanello di allarme sulla qualità della vita a Roma”. È il commento della Comunità di Sant’Egidio che rivolge un appello alle autorità affinché intensifichino le iniziative di protezione e accoglienza verso chi è costretto ad affrontare l’inverno senza un riparo.
Senza par condicio
21 Gennaio 2016Sempre meno spazio in tv per le tematiche sui diritti civili. È il triste primato dell’Italia, nel servizio di Clara Capponi. “Alla vigilia di un weekend caldo sul fronte dei diritti la discriminazione corre anche sul piccolo schermo: secondo l’osservatorio di Pavia infatti in 10 anni solo lo 0,7% delle notizie trasmesse dai telegiornali italiani ha riguardato temi legati a persone gay, lesbiche bisessuali e transgender. Non c’è par condicio, quindi. Le questioni relative alle persone o al mondo Lgbt salgono alla ribalta solo in occasione di polemiche politiche o fatti di cronaca. Nei primi sei mesi del 2015 l’andamento delle news, 142 su oltre 20 mila complessivamente trasmesse, ha seguito questo trend, con picchi in corrispondenza di eventi specifici, come i gay pride di roma e milano o la vittoria in Irlanda del referendum sui matrimoni Lgbt dello scorso maggio.”