Sport
Da domani al 5 giugno a Campodoro, in provincia di Padova, il festival in cui lo sport diventa percorso di formazione e rieducazione. La polisportiva Pallalpiede presenta il progetto “arbitri per un giorno” con i detenuti della casa di reclusione Due Palazzi che arbitreranno le partite disputate dalle 35 squadre ospiti.
Oltre 400 bambini delle società sportive di Padova e provincia giocheranno in contemporanea negli impianti R. Tizian di Campodoro e sarà un meeting indimenticabile che riunirà i ragazzi e le loro famiglie da Padova a Cittadella, da Cologno Monzese a Nottingham.
La presenza della polisportiva Pallalpiede evidenzia l’importanza dello sport come strumento di educazione, accoglienza, relazione ed incontro, oltre a trasmettere ai giovani atleti un esempio di applicazione sul campo di valori quali correttezza, lealtà e disciplina. L’iniziativa, promossa dal comune di Campodoro con il patrocinio della Nuova Provincia di Padova e la partecipazione del progetto “Erasmus” – Comunità europea e “Arbitro per un giorno”, rappresenta un punto di riferimento nel calendario degli eventi calcistici locali, perseguendo l’obiettivo primario di promuovere l’aspetto umano e sociale della persona.
“La casa di reclusione – ha detto Paolo Mario Piva, presidente polisportiva Pallaalpiede – è una realtà che cerca di guardare all’esterno con iniziative soprattutto sportive. Lo sport infatti offre anche ai detenuti una possibilità di rieducazione, di entrare nel circuito dei permessi, di ritornare in contatto con l’esterno. Il senso è che lo sport aiuta a ripercorrere, rileggere e rielaborare, prendere coscienza degli errori commessi ed essere consapevoli che senza regole non esiste società”.
Cultura
A Fabio Maniscalco, stroncato da un tumore nel 2008 a causa dell’esposizione ad uranio impoverito nei Balcani, è dedicato il libro edito da Skira: “Oro dentro. Un archeologo in Trincea: Bosnia, Albania, Kosovo, Medio Oriente”, scritto da Giovanni Rispoli e Laura Sudiro che lo ricorda così. (sonoro)
Internazionale
A Parigi sorgerà presto un campo profughi umanitario nel rispetto delle norme Onu. Ad annunciarlo è la sindaca Anne Hidalgo, secondo la quale “è ora di prendere l’iniziativa perché non c’è più tempo”. La struttura sarà creata sul modello di quello aperta con il contributo di Medici senza frontiere nel nord della Francia, con l’aiuto di associazioni e volontari.
La Hidalgo ha definito la situazione dei rifugiati “vergognosa”, facendo appello al dovere di umanità. “Non possiamo più accettare la situazione umanitaria e sanitaria degli insediamenti informali che si sviluppano a Parigi” ha detto la sindaca. “L’Europa non è all’altezza della sua storia e il nostro Paese neppure. È il momento di passare alla velocità superiore”. Il nuovo campo dovrebbe essere costruito con casette modulari e attenersi alle regole delle Nazioni unite.
Società
Saranno 42.000 i giovani volontari che quest’anno entreranno in servizio civile nazionale. Al bando per i primi 35.203, ne seguiranno altri a breve, annuncia il governo.
Al via il bando per il servizio civile. Nel 2016 saranno in tutto 42 mila i giovani volontari coinvolti in progetti di cittadinanza attiva nei settori dell’assistenza, della protezione civile, dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale, in Italia e all’estero. Un buon risultato per il governo, ma una richiesta di attenzione da parte della CNESC sulle tante risorse disponibili non impegnate e sui progetti ammessi a graduatoria ma non a bando.
Diritti
Rinnovato l’accordo tra Telefono azzurro e il ministero dell’Istruzione per il sostegno alle attività di prevenzione e di intervento messe in campo dall’associazione. L’obiettivo è quello di sostenere docenti, personale tecnico, genitori e familiari, a partire dalle richieste di aiuto giunte alla linea di ascolto 1.96.96, dedicata a chi vuole segnalare situazioni di violenza a scuola.
In Italia il 21% degli adolescenti dichiara di essere vittima di bullismo e solo 1 su 5 informa un adulto di esserne vittima. Per combattere questo pericoloso silenzio, Telefono azzurro e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rinnovano l’accordo volto al sostegno delle attività di prevenzione e intervento che l’associazione mette in campo ogni giorno contro questo drammatico fenomeno.
“Il bullismo può e deve essere sconfitto con azioni concrete”, commenta Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro e docente di Neuropsichiatria infantile presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, “È necessario saper cogliere subito i segnali di ciò che accade tra i banchi di scuola e intervenire immediatamente. Proprio per questo la collaborazione con il Miur si rivela fondamentale per la messa in campo di interventi strategici e mirati, volti a contrastare episodi di violenza, grazie al coinvolgimento di genitori, insegnanti e di tutto il personale delle scuole, a partire dalle richieste di aiuto dei ragazzi. Telefono azzurro oggi più che mai è in prima linea contro il bullismo, rispondendo alle richieste di aiuto di bambini e adolescenti attraverso la linea d’ascolto 1.96.96, gratuita e attiva 24 ore al giorno 365 giorni l’anno”. Particolare attenzione deve essere prestata al nuovo ruolo della rete: secondo la ricerca Telefono Azzurro e Doxa Kids 2016, il 12% degli studenti che dichiarano di essere vittima di bullismo ha subito episodi di violenza online e il 46% dei ragazzi chiede di poter parlare di più di nuove tecnologie a scuola.
L’accordo di collaborazione è stato rinnovato a Palermo, alla presenza di Davide Faraone, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in occasione della tappa siciliana del progetto itinerante di Telefono azzurro per sensibilizzare sull’uso consapevole di Internet. Un ciclo di incontri, da Nord a Sud Italia, per coinvolgere ragazzi e professionisti dell’infanzia sulle questioni più calde della sicurezza in rete, organizzato nell’ambito di Generazioni connesse, progetto co-finanziato dalla Commissione europea, coordinato dal Miur, in partenariato con il ministero dell’Interno-Polizia postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Telefono azzurro, Save the Children Italia, Università di Firenze, Università di Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Cooperativa Edi e Movimento difesa del cittadino.
Economia
La cooperazione in campo contro il caporalato. I dettagli nel servizio di Giuseppe Manzo.
Associazioni, cooperative e istituzioni in campo contro il caporalato. Nell’ultima settimana sono state lanciate campagne e protocolli contro lo sfruttamento nei campi agricoli e contro il lavoro nero. È “Coltiviamo Diritti”, la mobilitazione promossa tra gli altri da Asgi, Arci, Cgil, Cittalia e Legambiente per costruire un’azione forte e duratura.
Sul fronte imprenditoriale, invece, Alleanza delle Cooperative firma protocollo con i ministeri del Lavoro, dell’Interno, delle Politiche Agricole, le Regioni e sindacati con cui “vengono, infatti, poste le basi per realizzare una serie di interventi concreti di accoglienza e integrazione dei lavoratori stranieri”. Infine in campo anche la Coop con la campagna “Buoni e Giusti Coop” nata per contrastare il lavoro nero in 13 filiere ortofrutticole considerate a più alto rischio.
Sport
Da un incendio appiccato lo scorso novembre con l’intento di distruggere il Campo dei miracoli di Corviale, quartiere periferico di Roma, è nata invece Radio impegno. Al posto di un vigilantes sarà una web radio notturna a sorvegliare il centro sportivo che promuove accoglienza e inclusione.
Con un incendio lo scorso novembre volevano distruggere il Campo dei Miracoli a Corviale, il centro sportivo dove Massimo Vallati con la società Calciosociale da dieci anni cerca di fare dello sport uno strumento di aggregazione e inclusione. Non sapevano però che avrebbero acceso la voglia di cambiamento di 40 associazioni che si sono unite per creare Radio Impegno. Sarà possibile ascoltarla sul sito www.radioimpegno.it.
“Dopo l’attentato abbiamo discusso molto su quale potesse essere la risposta più adatta a chi voleva fermarci. Per un attimo abbiamo pensato di affidare il Campo dei Miracoli ad un vigilantes”, racconta Massimo Vallati. “Poi abbiamo capito che dovevamo dare una risposta diversa. Così è nata Radio Impegno, uno strumento di controinformazione, un canale libero e indipendente. Sarà una radio notturna perché chi voleva distruggersi ha scelto la notte per farlo”.
Tante le associazioni che hanno aderito: da Libera ad Arci, dalle Acli all’Agesci. Ognuna avrà a disposizione almeno una notte ogni due mesi per parlare della sua attività e per portare avanti le sue battaglie. Lo scopo è creare un senso di comunità e far capire l’importanza del bene comune. Di giorno il Campo dei Miracoli continuerà a fare dello sport un veicolo di aggregazione sociale. “La nostra idea è quella di cambiare le regole del calcio per sfruttarne tutte le potenzialità. Le nostre squadre sono composte da uomini, donne, bambini, persone normodotate, disabili. Appartengono a tutte le religioni e a tutte le culture. Ad ognuno di loro viene assegnato un coefficiente da uno a dieci a seconda della loro attitudine al calcio. Alla fine ogni squadra avrà lo stesso valore tecnico e a differenza del calcio normale, tutti possono concorrere alla vittoria. Noi puntiamo sulle persone e sulle relazioni umane: è così che un giocatore che aveva il coefficiente tre riesce a raggiungere il sei. Non vince la squadra che sulla carta è più forte ma quella che ha puntato sulle potenzialità inespresse dei suoi componenti. Facciamo anche dei progetti sulla legalità, sull’ambiente, sul bene comune. È un percorso di educazione civica che parte dal campo e vuole arrivare dentro la società”.
Una voglia di cambiamento che nasce in un quartiere difficile di Roma: “Con il progetto europeo “La prima parola è impegno” a cui abbiamo partecipato, abbiamo cercato di coinvolgere un decisore politico per risolvere i problemi di Corviale. Abbiamo contatto l’allora prefetto Gabrielli e il presidente della Regione Zingaretti e gli abbiamo chiesto di impegnarsi in prima persona per sconfiggere l’abusivismo e la corruzione e di attivare servizi essenziali. Da quattro anni la scuola è chiusa e non abbiamo neanche l’illuminazione nelle strade. Il nostro programma ha messo paura ai criminali. Speravano di intimidirci invece hanno acceso la nostra passione. Da adesso in poi ci saranno delle persone che di notte parleranno di antimafia sociale. Chiediamo a tutte le associazioni impegnate a Roma ma anche a gruppi di amici di scriverci e di contattarci per partecipare a Radio Impegno. Vogliamo far crescere questo movimento e creare un reale cambiamento di rotta nella nostra città”.
Cultura
È il libro per bambini di Elena Favilli e Francesca Cavallo che raccoglie 100 storie sulla vita di 100 donne straordinarie del passato e del presente, illustrate da altrettante artiste. La campagna di crowudfunding lanciata su Kickstarter per realizzare il volume ha raccolto 675.000 euro.
Internazionale
L’ex dittatore del Ciad Hissene Habré è stato condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità. Soprannominato “il Pinochet africano”, è ritenuto il maggiore responsabile della scomparsa di 40mila persone, omicidi politici, tortura e violenza sessuale. È la prima volta che un leader africano viene messo alla sbarra da un tribunale speciale nel continente.
La corte si è riunita a Dakar con il sostegno dell’Unione Africana: i reati contestati si riferiscono al periodo che va tra il 1982 e il 1990.
Contro Habrè si erano espresse molte associazioni per la difesa dei diritti umani, come Human Right Watch.