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Canzoni e Alzheimer: i risultati di un binomio perfetto

di Redazione GRS


Coralmente. Canzoni e Alzheimer, un binomio perfetto. Il progetto a cura dell’Unione Musicisti e Artisti Italiani presso la struttura del CTO Ospedale dei Colli realizzato con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli e la supervisione scientifica del neurologo Bruno Ronga si prepara a mostrare i risultati raggiunti con i pazienti affetti da Alzheimer durante i 3 mesi di laboratorio.

Mediterraneo di morte: altre 10 persone decedute in mare

di Redazione GRS


Mediterraneo di morte. Altre 10 persone hanno perso la vita lungo la rotta migratoria più letale al mondo, a 30 miglia dalle coste libiche. A denunciarlo è l’equipe di Medici senza frontiere che a bordo della nave Geo Barents ha soccorso 99 naufraghi per poi fare la macabra scoperta nella pancia del barcone.

Cop26, le decisioni prese non convincono gli italiani

di Redazione GRS


Sviluppo sostenibile. Le decisioni prese dalla COP26 sul clima non convincono gli italiani: “così non basta, un passo in avanti troppo timido. Circa 8 italiani su 10 sono stati raggiunti dalla notizia. Maggiore l’eco nelle grandi città”. Lo rileva il sondaggio settimanale di Swg.

Vite da giovani Caregiver: torna l’evento dedicato alle scuole

di Redazione GRS


 

 

Vite da giovani Caregiver. Per la Giornata mondiale dell’infanzia e adolescenza torna l’evento Vite da giovani caregiver a cura dell’associazione COMIP dedicato alle scuole, il servizio è di Clara Capponi.

Sono quasi 400mila i giovani dai 15 ai 25 anni che si occupano di genitori o familiari adulti con fragilità o disturbo mentale. Per far conoscere queste vite che spesso restano in ombra l’associazione COMIP ha organizzato una proiezione online dedicata alle scuole, del film King of Atlantis si svolgerà venerdì 19 novembre dalle 10 e 30 su MYmovies.

Al termine del film in collegamento dalla Svezia ci sarà Simon Settergren, attore sceneggiatore, per rispondere alle domande degli studenti.

Aggiornate linee guida Cio: più inclusione verso atleti e atlete transgender

di Redazione GRS


Giochi di tutti. Il Comitato Olimpico Internazionale ha aggiornato le proprie linee guida sulla partecipazione di atleti e atlete transgender alle Olimpiadi, e più in generale alle competizioni sportive agonistiche. Le nuove indicazioni sono molto più inclusive delle precedenti, escludono infatti l’analisi dei livelli di testosterone, pratica considerata molto invasiva.

Le linee guida non sono vincolanti per le federazioni dei vari sport, ma sono un importante modello a cui fare riferimento. Sono state preparate dopo avere consultato più di 250 fra atleti ed esperti, e dovrebbero entrare in vigore dopo le Olimpiadi invernali del 2022, in programma a Pechino.

La notizia è stata commentata positivamente da diversi atleti e atlete transgender. «Le nuove linee guida del CIO sono pionieristiche perché riflettono qualcosa che sappiamo da tempo: che gli atleti e le atlete come me partecipano alle competizioni sportive senza alcun vantaggio competitivo, e che la nostra umanità merita di essere rispettata», ha commentato Quinn, un’atleta che gioca per la nazionale femminile di calcio del Canada e che è transgender.

Le nuove linee guida del CIO hanno come obiettivo quello di «promuovere un ambiente sicuro e accogliente per tutti, in linea con i principi esposti nella Carta Olimpica» e si basano su otto principi fondamentali, fra cui inclusione, non discriminazione, equità e rigore scientifico. Uno dei punti più importanti del documento, il settimo, vieta esplicitamente che gli atleti e le atlete debbano «sottoporsi a procedure o trattamenti medici non necessari» per poter partecipare a una competizione agonistica.

È un cambiamento piuttosto radicale rispetto alle linee guida del 2015, che fissavano un limite massimo alla quantità di testosterone affinché le atlete donne potessero partecipare alle competizioni femminili: cosa che comportava spiacevoli esami a cui sottoporsi periodicamente o nei casi più gravi a cure ormonali per poter gareggiare ufficialmente, come accadde alla mezzofondista sudafricana Caster Semenya (che fra l’altro non è transgender). Prima del 2015 le linee guida erano ancora più stringenti e permettevano agli atleti e alle atlete transgender di gareggiare nella categoria del genere in cui si riconoscono soltanto dopo un’operazione chirurgica di modifica del sesso biologico.

Diversi osservatori spiegano comunque che non essendo vincolanti, l’applicazione delle linee guida sarà a discrezione delle singole federazioni nazionali. «Non potremo stabilire che le linee guida attuate da un certo sport, come per esempio l’atletica leggera, sono sbagliate», ha detto al Guardian Richard Budgett, responsabile sanitario del CIO.

Non tutti si sono detti d’accordo con le nuove linee guida. Joanna Harper, studiosa e atleta transgender, spiega per esempio che «le donne transgender sono in media più alte, grosse e forti delle donne cisgender, e in molti sport queste caratteristiche rappresentano dei vantaggi».

Rapporto Ecomafia 2021: 4 reati ogni ora

di Redazione GRS


Ecomafia senza freni. L’inquinamento criminale non conosce lockdown. A fotografare la situazione è il nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora.