Ha scatenato molte polemiche la tempistica accelerata con cui il calciatore uruguayano Luis Suarez sta svolgendo la sua pratica per ottenere la cittadinanza italiana e poter essere tesserato dalla Juventus. Proteste, in particolare, sono giunte da parte dei tanti figli di stranieri nati o cresciuti in Italia, per i quali i tempi burocratici si sono allungati dopo l’entrata in vigore dei decreti Salvini.
Per l’attaccante uruguayano l’ultimo scoglio per approdare alla Juventus è l’esame di lingua italiana B1, dopodiché il percorso per diventare cittadino, e per il tesseramento in bianconero, dovrebbe essere in discesa. Per chiudere la trattativa, infatti, Suarez deve diventare comunitario, perché il club ha esaurito il numero di extracomunitari da poter tesserare. Sposato con Sofia Balbi, uruguayana anche lei, ma con doppia cittadinanza, ottenuta grazie al nonno friulano, Suarez potrà acquisire il passaporto per matrimonio. Una storia che va oltre il calciomercato. Le tempistiche (entro il 6 ottobre) per la pratica di cittadinanza, infatti, hanno scatenato diverse proteste. Specialmente da parte dei tanti figli di stranieri nati o cresciuti in Italia, per i quali, invece, i tempi burocratici si sono allungati dopo l’entrata in vigore dei decreti Salvini.
In questi giorni è stata lanciata la campagna “Il mio voto vale” per denunciare il fatto che anche alle prossime elezioni (amministrative e referendum) molti ragazzi di seconda generazione non potranno votare. “Io tecnicamente sono un’immigrata, anche se due terzi della mia vita l’ho passata qui – conclude -. E nella mia situazione ci sono tantissime altre persone. C’è un’Italia che è già qua. La comunità albanese e quella rumena fanno già parte del tessuto della società italiana. Aspettavamo una nuova legge ma ad oggi possiamo dire che non aver portare a termine la riforma 91/92 è stata l’ennesima occasione persa”.
Il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, che ha annunciato la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM sul 5 per mille, conferma che entro ottobre verrà convocato il Consiglio nazionale del Terzo Settore dove saranno esaminati gli schemi di alcuni provvedimenti attuativi della riforma. Il governo, spiega il ministro, considera strategico lo sviluppo dell’economia sociale.
“Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile, o quel vaccino”.
Lo ha detto sabato papa Bergoglio in occasione di un evento organizzato dal Banco Farmaceutico Onlus che celebra i suoi primi 20 anni. Sarebbe scandaloso, dice il papa, se il vaccino anti Covid andasse solo ai ricchi. Lo aveva già detto in una udienza d’agosto.
A Torino la coop sociale Il Margine riparte dal benessere dei soci e stanzia il Fondo Family Audit/Welfare aziendale, che prevede la disponibilità di 100 mila euro da destinare ad azioni di protezione sociale aziendale e potrà essere incrementato, su base volontaria, dai soci stessi. Questa è una risposta alla crisi dovuta all’emergenza Covid.
In programma il primo ottobre un concerto simultaneo di orchestre giovanili in 50 città. Promosso da Acri e realizzato con la media partnership di TGR Rai, l’evento si tiene in occasione della Giornata europea delle fondazioni, lanciata da Dafne l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente.
Lettera aperta del presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco, alla vigilia del CN Coni: il mondo dello sport di base chiede risposte e regole certe
LETTERA APERTA DI VINCENZO MANCO, PRESIDENTE NAZIONALE UISP: “ULTIMA FERMATA CORAGGIO”
Abbiamo accettato di salire sul treno del cambiamento affermando in ogni stazione intermedia del viaggio l’importanza di raggiungere la meta, poiché la posta in gioco è la modernizzazione del sistema sportivo.
La Uisp nel bagaglio di viaggio ci ha messo tutto il carico della propria storia fatta di battaglie per il diritto di tutte e tutti di accedere all’attività motoria e sportiva e farne strumento di emancipazione sociale, di affermazione della dignità della persona nel rapporto con la comunità.
Siamo stati chiari fin dall’inizio, prima di prendere posto nella carrozza, che affrontavamo il percorso pieni di speranza e rispettosi come sempre del ruolo delle istituzioni e degli organi di rappresentanza dello sport.
Più volte abbiamo detto che non eravamo e non siamo interessati alle diatribe di palazzo, agli schieramenti pro o contro qualcuno. Noi stiamo dalla parte delle libertà e non dei privilegi, dalla parte delle società sportive di base, dei nostri istruttori, dirigenti, tecnici, volontari, che attendono risposte chiare per migliorare la propria condizione quotidiana. Alcune realtà stanno chiudendo a causa della crisi sanitaria che ancora ci tiene bloccati, con conseguenti ricadute sociali non indifferenti che vanno ad aggravare la non facile condizione complessiva. Il mondo dello sport di base chiede risposte certe per uscire dalla situazione di grande difficoltà nella quale si trova, sul piano delle risorse da allocare nonché delle regole certe su cui programmare la propria attività nel prossimo futuro.
Non vogliamo stare nel gioco della strumentalizzazione di chi annuncia l’unanimità degli organismi sportivi contro la riforma e di chi chiede smentite. La Uisp ha sottoscritto insieme ad altri dodici Enti di Promozione Sportiva una proposta sul Testo Unico di attuazione della legge delega per il riordino del sistema sportivo. Questa proposta è da tempo nelle mani del Ministro Vincenzo Spadafora e se si vuole fugare ogni dubbio basta rispondere in modo chiaro e definitivo a quel lavoro che rappresenta un punto di convergenza raggiunto con un preciso impegno nel merito dell’articolato.
Il viaggio sta per concludersi e sarebbe necessario arrivare a destinazione in tempo anche perché a breve c’è un Consiglio Nazionale del Coni.
L’altoparlante ha appena annunciato l’ultima fermata…si chiama Coraggio!
È stato firmato il Protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Forum Terzo Settore per la costruzione di un sistema sociale di protezione dei più deboli. L’accordo prevede un contributo di 40 mila euro a parziale copertura delle spese sostenute per le attività di promozione dell’inclusione sociale e il contrasto alle varie forme di povertà. Avrà la durata di un anno e sarà prorogabile, valutati i risultati ottenuti.
Domani a Roma prima iniziativa di avvicinamento all’edizione 2021 della Corsa di Miguel. Il servizio di Elena Fiorani.
La Corsa di Miguel, organizzata dal Club Atletico Centrale, con Uisp e Fidal, riparte domani dallo Stadio della Farnesina, con la staffetta in ricordo di Mario Atzori, malato di Sla, che il 19 gennaio ha partecipato alla manifestazione dedicata al desaparecido Miguel Sanchez sulla joelette e con il pettorale numero 1.
Purtroppo Mario è scomparso recentemente a causa dell’aggravarsi della malattia, lasciando un ricordo indelebile nelle migliaia di runner presenti all’edizione 2020, e quella di sabato sarà un’occasione per ricordarlo attraverso la corsa. Si correrà sulla pista dello Stadio della Farnesina, dalle 9.30 alle 19.30, con frazioni di 400 metri. La manifestazione è inserita nella tredicesima giornata Nazionale sulla SLA, lanciata dall’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Garantire efficienza, trasparenza e tracciabilità delle filiere agroalimentari per cibi sicuri e di qualità; prevenire gli sprechi; gestire le eccedenze a beneficio delle fasce più fragili. Queste le tre sfide di Hack4Food, maratona di innovazione on line aperta a startup, professionisti e studenti il 9 e 10 ottobre.
“È necessario e urgente che vengano messi a punto protocolli di ricerca e soccorso strutturali e che le autorità competenti proteggano e difendano l’integrità fisica e psichica dei profughi e garantiscano loro l’approdo in un porto sicuro come previsto dalle Convenzioni internazionali, dal diritto del mare, e dalle nostre Costituzioni democratiche”.
Lo chiedono le associazioni umanitarie Emergency e Open Arms, che hanno dato notizia degli ennesimi salvataggi in mare: “276 persone in condizioni di estrema vulnerabilità, in tre differenti operazioni. Molti di loro erano alla deriva da 3 giorni senza cibo né acqua”.
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