Notizie

Sanità, migliora l’assistenza ospedaliera ma resta un profondo divario nord-sud

di Redazione GRS


Sanità diseguale – In Italia l’assistenza ospedaliera migliora complessivamente, ma il sistema rimane segnato da forti diseguaglianze territoriali e da un profondo divario nord-sud. Lo dicono i dati raccolti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, secondo cui sono 15 le eccellenze nel nostro Paese: 11 al nord, tre al centro e uno solo al sud.

La fotografia, riferita al 2024, colloca sul gradino più alto del podio l’ospedale Bolognini di Bergamo (Lombardia), seguito dall’ospedale di Montebelluna (Veneto), dal Bentivoglio (Emilia Romagna), da quello di Città di Castello (Umbria). La maggiore concentrazione è in Lombardia, seguita dal Veneto; al 13° posto l’unico ospedale del sud, situato in Campania: il Federico II di Napoli.
Il rapporto valuta complessivamente 1.117 strutture di ricovero, pubbliche e private, sulla base di 218 indicatori e otto aree cliniche: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia. In totale, quasi due ospedali su 10 sono “rimandati” per la qualità delle prestazioni. Sono infatti state individuate 197 strutture da sottoporre ad un processo di revisione tramite audit. In Campania e Sicilia il quadro più critico, rispettivamente con 51 e 43 strutture sotto gli standard di valutazione. L’obiettivo, precisa Agenas, “non è quello di stilare classifiche”, mentre il ministro della Salute Orazio Schillaci spiega che il Pne, “è uno strumento strategico di monitoraggio, essenziale per comprendere la sanità del presente e soprattutto per programmare la sanità del futuro”.

Il Castello di Gaeta accessibile a tutti: ascensori, rampe e percorsi tattili

di Redazione GRS


Oltre i confini – Il Castello di Gaeta abbatte le barriere e diventa inclusivo. Il servizio di Patrizia Cupo.

Una fortezza antica che guarda al futuro. Il Castello Angioino di Gaeta diventa accessibile a tutti: abbattute le barriere architettoniche grazie a un percorso innovativo che unisce storia e inclusione.

Ascensori, rampe e segnaletica tattile permetteranno ora anche a persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive di esplorare il castello in autonomia.

Il progetto è finanziato con fondi PNRR e coordinato da Ivana Bruno e Assunta Pelliccio, docenti dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Oggi, il castello ospita la prima edizione di “Puntini Puntini”, Festival di arti inclusive.

Mondiali 2026, FIFA sceglie Egitto-Iran come Pride Match: è polemica

di Redazione GRS


Pride match – La FIFA ha designato Egitto-Iran come partita simbolo a sostegno dei diritti Lgbtq+ ai Mondiali 2026: il match si giocherà il 26 giugno a Seattle. Una decisione che fa discutere: infatti, in Iran l’omosessualità è punita anche con la pena di morte, mentre in Egitto le norme sulla morale pubblica vengono spesso utilizzate per reprimere le relazioni e i diritti.

L’iniziativa era stata definita molto prima del sorteggio dei gironi, avvenuto lo scorso 5 dicembre a Washington. Solo con la pubblicazione del calendario si è scoperto che la partita simbolo del Pride avrebbe visto affrontarsi Egitto e Iran. In Iran l’omosessualità è punita anche con la pena di morte, mentre in Egitto le norme sulla morale pubblica vengono spesso utilizzate per reprimere le relazioni e i diritti delle persone Lgbtq+.

Nonostante le polemiche, la FIFA non ha al momento previsto modifiche al programma. In una dichiarazione rilasciata a Outsports, un portavoce ha spiegato che la partita è stata concepita per valorizzare le celebrazioni del Pride a Seattle e nello Stato di Washington, sottolineando il ruolo del calcio come strumento di inclusione e dialogo tra culture diverse.

Non è la prima volta che le iniziative a sostegno della comunità Lgbtq+ incontrano resistenze nel contesto dei Mondiali. Già nel 2022, in Qatar, la FIFA aveva scoraggiato l’uso della fascia “OneLove” ai capitani, minacciando sanzioni sportive, nonostante la contemporanea promozione di campagne sui diritti in collaborazione con diverse agenzie delle Nazioni Unite.

A Napoli il primo spazio di ascolto in tribunale per vittime di reato

di Redazione GRS


Dentro la Giustizia – Apre oggi a Napoli il primo spazio ascolto in un tribunale per vittime di reato. Sarà uno co-gestito dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania e dalla cooperativa sociale EVA specificamente per il supporto a donne e ragazze vittime di violenza, frutto del Protocollo siglato tra la Procura Generale di Napoli, la Corte di Appello di Napoli e la stessa cooperativa.