Notizie

Imprese di comunità

di Redazione GRS


Al via il nuovo bando Coopstartup. Il servizio è di Giuseppe Manzo. (sonoro)

Favorire la creazione, il consolidamento e lo sviluppo di cooperative di comunità, un modello innovativo di impresa finalizzato all’interesse generale delle comunità locali che punta, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione dei beni comuni, a contrastarelo spopolamento delle aree interne o il degrado delle grandi città. È l’obiettivo del bando Coopstartup “Rigeneriamo comunità”, promosso da Legacoop e da Coopfond-con il sostegno di Banca Etica, Fondazione Finanza Etica, e la partnership con soggetti dell’associazionismo e della promozione territoriale- che prende il via oggi e si rivolge a gruppi, composti da almeno 3 persone. Le candidature dovranno essere presentate online attraverso la piattaforma Coopstartup, raggiungibile dal sito www.coopstartup.it/rigeneriamocomunita compilando ed inviando il modulo di candidatura entro e non oltre le ore 14.00 del 31 Agosto 2019.

Questione di numeri

di Redazione GRS


La Cnesc replica alla responsabile dell’Ufficio per il Servizio civile universale, Titti Postiglione, che aveva chiarito come difficilmente il Governo troverà i fondi per pareggiare la capienza di 300 milioni dell’anno scorso. “Significa 12mila posti in meno”, sottolinea il presidente della Confederazione, Licio Palazzini. E aggiunge: “L’importante ora è che si introducano le nuove norme nella programmazione triennale e si arrivi a settembre 2020 con il bando per i volontari”.

Operatori di inclusività

di Redazione GRS


Questo il ruolo di una cinquantina di ragazzi con disabilità tirocinanti sulle spiagge venete nella stagione estiva. Saranno affiancati da un tutor e al servizio dei turisti per vivere momenti di svago e socializzazione attraverso lo sport. Al termine dell’estate l’esperienza diventerà anche un cortometraggio che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

 

L’iniziativa è giunta alla terza edizione: “Le finalità del progetto ‘Turismo sociale e inclusivo’ – ha sottolineato l’assessore regionale a Sanità e Politiche sociali, Manuela Lanzarin – sono lo sviluppo e l’incremento dell’offerta ricettiva per turisti con disabilità nelle spiagge del litorale veneto, frequentato ogni anno da 24 milioni di presenze, il potenziamento della rete tra i SIL (servizi per inserimento lavorativo) delle 9 aziende sanitarie del Veneto e la possibilità di creare nuove assunzioni di persone disabili presso gli operatori delle spiagge venete, anche attraverso gli strumenti offerti dalla legge 68/1999 sul collocamento obbligatorio”.

Cartoni animati di solidarietà

di Redazione GRS


Saranno presentati oggi pomeriggio a Rimini i lavori promossi da Cartoon Club e Volontarimini. I ragazzi delle scuole hanno animato, con l’aiuto dell’illustratore Riccardo Maneglia, le storie ascoltate dai volontari delle associazioni locali. I risultati finali sono disponibili su Youtube.

 

Crimini contro l’umanità

di Redazione GRS


È il capo d’accusa rivolto all’Unione Europea e gli Stati membri sul loro ruolo di primo piano nella crisi dei rifugiati. La denuncia è stata presentata da un pool di avvocati indipendenti alla Corte penale internazionale dell’Aia. In un documento di 245 pagine si accusa funzionari e politici per aver “consapevolmente creato la via di migrazione più letale del mondo”.

Presente futuro

di Redazione GRS


Appuntamento domani a Napoli per l’evento nazionale del Festival Sviluppo Sostenibile dedicato a produzione, consumo e finanza responsabili. A promuoverlo NeXt, Nuova economia per tutti. Ai nostri microfoni il direttore scientifico Valentino Bobbio

Così non va

di Redazione GRS


La mobilitazione del terzo settore contro la “reintroduzione” della limitazione ai fondi del 5 per mille arriva in Senato. Domani conferenza stampa per chiedere di risolvere, oltre al tetto, anche le questioni relative al Registro Unico, alle attività secondarie e alla vigilanza.

Le telecamere della discordia

di Redazione GRS


Il mondo delle associazioni si divide sulla videosorveglianza in asili e strutture sanitarie. Il servizio di Katia Caravello.  E’ stato approvato qualche giorno fa al Senato un emendamento al DDL Sblocca Cantieri che prevede lo stanziamento di 160 milioni di euro per l’installazione di sistemi di videosorveglianza negli asili nido e nelle strutture socio assistenziali per anziani e per persone con disabilità. La notizia è stata accolta favorevolmente da chi, come la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), pensa che questa sia la strada giusta per contrastare i maltrattamenti nei confronti di bambini ed ospiti di RSA.Al contrario, il Coordinamento nazionale dell’Infanzia ritiene la legge inutile, pericolosan ed antipedagogica. La misura sarà finanziata con fondi che i ministeri dell’Istruzione e della Salute avrebbero potuto più propriamente investire nella formazione e nella selezione del personale educativo e sanitario.

Media, Donne, Sport: Uisp e Giulia-giornaliste per una rivoluzione culturale

di Elena Fiorani


 

“Fisico da urlo”, “icona di stile”, ma uno su tutte, “belle e brave”. Sono solo alcuni dei clichè più ricorrenti quando si scrive di atlete e donne di sport. Molti i giudizi sull’apparenza anzichè sulle prestazioni sportive. Per questa ragione, martedì 28 maggio a Roma nella sede della Federazione Stampa Nazionale Italiana (Fnsi),  Uisp e Giulia Giornaliste hanno presentato il manifesto “Media, Donne e Sport: idee guida per una diversa informazione”. Cinque i punti base per promuovere un buon giornalismo scevro da stereotipi e pregiudizi, “informare sulle discipline sportive con competenza di merito; evitare di soffermarsi sull’aspetto o i look non più di quanto si scriva dell’aspetto tecnico e delle prestazioni; evitare di focalizzarsi sulle parti del corpo ammiccanti”, e ancora, “dare alle discipline femminili pari visibilità, declinare i ruoli, le funzioni e le cariche al femminile ed evidenziare le discriminazioni e le discrepanze in termini di benefit, premi e tutele”.

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L’ Uisp  vuole “mettere in campo delle buone pratiche” come ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. “Da tempo la nostra associazione è impegnata in un percorso di maturità sul fronte delle pari opportunità nello sport. In questo senso una tappa fondamentale di questo processo è stata la scelta nel 2013 di non avere all’interno della nostra governance il Coordinamento donne. Piuttosto che restringere la discussione solamente all’interno di questo organo abbiamo preferito allargare le problematiche di genere a tutto l’apparato associativo”. Nel suo intervento Manco ha anche aggiunto che “nel percorso di emancipazione delle donne non c’è solo un problema di linguaggio ma anche di spazio. Spesso e volentieri, infatti, i social, le testate, la televisione non danno abbastanza importanza allo sport al femminile”.

Anche il viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, ha voluto inviare un saluto in occasione della presentazione, non potenzo partecipare personalmente. “Sono quindi completamente d’accordo con il Manifesto nel considerare una narrazione giornalistica attenta, corretta e consapevole come uno strumento efficace per superare pregiudizi e modelli stereotipati e favorire una maggiore presenza femminile nello sport, a tutti i livelli, al superamento di gap e discriminazioni, in vista dell’obiettivo centrale della promozione dello sport come pratica di vita sana e di cittadinanza attiva – scrive nel messaggio il ministro – Ci sono molte cose che attraverso il Ministero si possono fare: in primo luogo la promozione di azioni
formative per operatrici e operatori del settore dei media e dello sport a tutti i livelli, anche dirigenziali, che
parta da una collaborazione tra organizzazioni della stampa e dei media e l’università, ma che deve
coinvolgere anche la scuola sia per quanto riguarda i linguaggi, sia per quanto riguarda l’utilità e la bellezza
della pratica sportiva fin dall’infanzia per uno sviluppo armonico delle nuove cittadine e dei nuovi cittadini”. Per leggere il messaggio integrale clicca qui

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Perciò, secondo Manuela Claysset, responsabile delle politiche di genere Uisp, “i punti sanciti dal manifesto, nato dal matrimonio tra Uisp e Giulia Giornaliste, rappresentano il blocco di partenza per costruire un mondo plurale e amichevole tra i sessi e i generi, ma anche per sollecitare il resto della società nell’impegno sui diritti delle donne. Con una rete sempre più estesa da associazioni e federazioni si può migliorare”. Un concetto ribadito anche da Marina Cosi, presidente Giulia Giornaliste. ASCOLTA L’AUDIO dell’intervento di Manuela Claysset a Radio 1 Rai

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Cambiare la comunicazione è importantissimo “perchè arriva ovunque e può porre le basi per la produzione di politiche attive.Il lavoro da fare è quello di instaurare la consapevolezza dell’importanza del linguaggio che non è necessariamente parlato, ma anche visivo”, ha detto Laura Moschini, Gender Interuniversity Observatory.

ASCOLTA L’AUDIO dell’approfondimento di Radio Articolo 1

Nella deformazione della rappresentazione delle donne nello sport – atlete, giornaliste, allenatrici, politiche e donne nelle istituzioni – l’informazione svolge un ruolo fondamentale e talvolta contribuisce a promuovere stereotipi e narrazioni discriminatorie, per questo è una “piccola soddisfazione la ribellione che è partita dal commento di Fulvio Collovati in materia di donne che non si devono occupare di tecnica perchè non ne capiscono”, la sua sospensione “a due settimane almeno, è un segnale importante”, ha dichiarato Vittorio Di Trapani, segretario generale aggiunto Fnsi e segretario nazionale UsigRai, che ha ribadito che “in questi casi bisogna essere intransigenti con le palesi violazioni di tutti i nostri codici deontologici”. A questo proposito, Fabio Appetiti, associazione Italiana Calciatori (Aic) ha spiegato che “si incontrano forti resistenze nel mondo dello sport, per questo portiamo avanti questa battaglia. Una mentalità patriarcale – ha aggiunto- è quella che spinge l’ondata crescente della violenza di genere, da qui è nata la nostra campagna ‘Facciamo gli uomini’, per ribadire, attraverso la visibilità di alcuni calciatori, che la violenza di genere è anche un tema maschile. Il tema serio è la mentalità degli uomini che deve cambiare. Per questo vanno coinvolti”. L’incidenza delle atlete è in graduale aumento ma le donne rimangono sottorappresentate negli organi decisionali delle istituzioni sportive, “nella mia carriera ho trovato diverse discriminazioni”, ha raccontato Valentina Casaroli, calciatrice di serie A e portiera della Roma. A Valentina non interessa essere chiamata portiere o portiera, anzi se deve dirla tutta, forse perchè non è usuale, “mi sento più di definirmi un portiere”.

GUARDA IL VIDEO MESSAGGIO di Katia Serra, responsabile calcio femminile Aic e opinionista Sky

GUARDA IL VIDEO MESSAGGIO di Raffaella Masciadri, presidente della Commissione atlete del Coni e rappresentante delle giocatrici di basket nel Consiglio Giba

Ma sono le discriminazioni reali che l’atleta ha portato oggi all’attenzione dei giornalisti e delle giornaliste. “Io non so se è giusto mantenere questo linguaggio o no, questo me lo dovete dire voi, ma le discriminazioni reali sono tante, in tutti i sensi, come le ‘quote rosa’ in allenamento che non premiano la tecnica o nelle scuole di calcio maschili dove le bambine non devono pagare la stessa quota associativa in quanto bambine. Non è discriminazione anche questa?”. Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lazio, rivolgendosi alla calciatrice della Roma ha detto che “è per una resistenza, anche da parte delle istituzioni, che anche tu nel percepire questi termini declinati al femminile, li percepisci come non gradevoli. È perchè non c’è l’abitudine, che se si parla di portiera non si pensa all’atleta dello sport ma ad un altro mestiere”. “Sono i valori tecnici spettacolari, agonistici, le capacità stilistiche che noi abbiamo il dovere di enfatizzare, null’altro. Credo francamente che questa sia la strada maestra”, ha chiosato Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti.(Fonte: Agenzia Dire)

ASCOLTA L’AUDIO dell’edizione di martedì 28 maggio del Giornale Radio Sociale, con l’intervento di Manuela Claysset

Una meta oltre le sbarre

di Redazione GRS


Teatro, rugby e poesia per aprire le porte del carcere. È l’obiettivo dell’iniziativa di oggi nella casa circondariale di Pesaro grazie allo spettacolo “Corpo a corpo. Ricordi e ritorni tra gioco e sogno di una vita”. Sul palcoscenico detenuti della compagnia Lo spacco e studenti dell’università di Urbino.