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Wikipedia censurata in Turchia, l’appello in rete

di Fabio Piccolino


Sabato 29 aprile le autorità turche hanno bloccato l’accesso a tutte le versioni linguistiche di Wikipedia, ledendo il diritto di milioni di persone di accedere a informazioni storiche, culturali e scientifiche neutrali e munite di fonti verificabili.
La comunità di lingua italiana esprime solidarietà alla popolazione turca e alla comunità dei wikipediani turchi e chiede il ripristino del libero accesso all’enciclopedia.
Firma anche tu l’appello dei Wikipediani e diffondi la notizia in Rete.”

 

E’ l’appello contro la censura e per la libera espressione che si legge in queste ore in testa alle pagine italiane di Wikipedia.
Il Tribunale penale di Ankara  infatti  ha bloccato l’accesso al sito dell’enciclopedia online, accusato di condurre una vera e propria “campagna diffamatoria” nei confronti della Turchia. Contro la decisione, la Wikimedia Foundation, che gestisce il portale, ha presentato ricorso al Tribunale penale di Ankara.
Secondo le autorità turche l’oscuramento di Wikipedia è motivato dal fatto che l’enciclopedia digitale è “diventata una fonte d’informazione che agisce con gruppi che conducono una campagna diffamatoria contro la Turchia nell’arena internazionale”. In particolare ci si riferisce ad alcune pagine del portale che affermano l’esistenza di legami tra il governo di Ankara e gruppi jihadisti in Siria.
Intanto Al co-fondatore di Wikipedia Jimmy Wales è stato revocato l’invito a partecipare alla conferenza internazionale “World Cities Expo” di Istanbul.

Canestri per tutti

di Redazione GRS


Dal congresso della Federazione internazionale di basket via libera all’utilizzo di turbanti e veli durante le partite. Il servizio di Elena Fiorani.

 

Finalmente anche la nazionale iraniana potrà partecipare alle competizioni internazionali. I 139 rappresentanti dei campionati nazionali di pallacanestro hanno ratificato le nuove regole, che entreranno in vigore dal 1 ottobre e permetteranno ad atleti ed atlete di indossare il copricapo in campo. La Nazionale femminile iraniana finora ha disputato solo amichevoli e disertato le competizioni ufficiali, pur giocando un campionato nazionale da oltre trent’anni. Nel settembre 2014 il Bureau della Federazione internazionale aveva deciso di togliere la proibizione di indossare turbanti, veli o copricapi religiosi durante le partite, previa richiesta di autorizzazione preventiva. Le nuove regole impongono che il velo sia bianco o nero o del colore dominante dell’uniforme da gioco, e non dovrà coprire il volto nè essere pericoloso per gli avversari.

 

Foto: Gazzetta dello Sport

Mediterraneo Downtown

di Redazione GRS


L’attivista afghana Malalai Joya, il politologo francese Oliver Roy, lo scrittore siriano Khaled Khalifa, la fumettista italo tunisina Takwa ben Mohammed, il sacerdote eritreo Mussie Zerai. Sono soltanto alcuni dei circa settanta ospiti della tre giorni promossa dal Cospe, in programma da oggi a domenica al Museo Pecci di Prato.

Finding Home

di Redazione GRS


È il nome della app disponibile per Android lanciata dall’Agenzia Onu per i Rifugiati che consente di mettersi nei panni di chi fugge dalla guerra. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e diffondere consapevolezza, creare empatia e porre l’attenzione sulla situazione globale dei profughi.

 

Finding Home mostra le lotte dei musulmani Rohingya, una minoranza discriminata e perseguitata: in Malesia ci sono circa 150mila profughi, la maggior parte provengono dalla Birmania, 56mila sono di etnia Rohingya. Secondo Richard Towle, rappresentante dell’UNHCR “La storia dei rifugiati è spesso difficile da capire. È facile dimenticare che dietro le statistiche e le scelte politiche su qualsiasi crisi, ci sono esseri umani con racconti reali di dolore e paura, ma anche di speranza e forza”.

Serve più tempo

di Redazione GRS


 A pochi giorni dalla firma del documento che ufficializza la collaborazione con il Governo, il Forum del Terzo Settore chiede una proroga per la definizione dei decreti attuativi della riforma. Preoccupazione dalla portavoce Claudia Fiaschi soprattutto per il testo contenente le misure fiscali degli enti. “Il momento è cruciale”, ha dichiarato, “è necessario più tempo per dare coerenza all’intero impianto normativo e per soddisfare le aspettative del Terzo settore italiano”.

 

Di seguito il comunicato stampa del Forum Nazionale del Terzo Settore.

L’esecutivo nazionale del Forum nella seduta odierna ha avviato l’analisi complessiva della riforma alla luce dei testi predisposti sulla normativa fiscale. “Sono necessari tempi più lunghi per una valutazione adeguata di una materia così delicata per la vita delle organizzazioni. Il momento è cruciale: quella che riguarda le misure fiscali è una partita estremamente importante all’interno del percorso di riforma. Dal suo esito, infatti, dipenderà non solo l’efficacia dell’intero impianto normativo ma anche l’esistenza stessa di molte organizzazioni di Terzo settore”. Così la Portavoce al termine della riunione. A pochi giorni dalla firma del documento che ufficializza la collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul percorso di riforma del Terzo settore, il Forum Nazionale esprime forte preoccupazione circa il testo del decreto fiscale predisposto dal Governo, che dovrà essere sottoposto a breve al vaglio del Parlamento. “Siamo soddisfatti del riconoscimento politico del nostro ruolo di soggetto autorevole e rappresentativo del Terzo settore italiano”, prosegue Fiaschi. “II lavoro fatto sul tavolo tecnico e politico in questi giorni ci ha dato conferma che gli strumenti individuati nell’accordo, peraltro auspicati dallo stesso Parlamento in sede di approvazione della legge, sono quelli giusti per costruire correttamente la riforma, ma i tempi a disposizione per un’attività che porti a risultati efficaci e condivisi non sono sufficienti”.

“I testi attuali dei vari decreti – in primis quello fiscale – necessitano ancora di un lavoro di affinamento che dia coerenza all’impianto normativo e sia adeguato al valore sociale ed economico che il Terzo settore rappresenta per il Paese. Pur continuando il nostro impegno a collaborare per l’elaborazione dei nuovi testi”, conclude la Portavoce, “ribadiamo quindi al Governo la necessità di una proroga di alcuni mesi per trasformare gli sforzi di questi anni in un lavoro in grado di soddisfare le aspettative e le esigenze del Terzo settore”.

Roma non si vende

di Redazione GRS


Con questo slogan domani associazioni, comitati e cooperative della Capitale torneranno a manifestare contro la delibera 140 del Comune che di fatto li mette in mezzo ad una strada. Alessandro Torti, tra gli organizzatori della mobilitazione. (sonoro)

Uno scempio dello stato di diritto

di Redazione GRS


Così l’Arci commenta l’approvazione alla Camera delle nuove norme sulla “legittima difesa”. C’è solo da augurarsi – sottolinea l’associazione – che i senatori facciano prevalere la salvaguardia dei principi democratici all’ansia di rastrellare consensi elettorali”.

“Io ti vedo così”, la mostra fotografica su ipovisioni e nonvisioni

di Redazione GRS


Si chiama “Io ti vedo così”, la mostra fotografica itinerante su ipovisioni e nonvisioni che accompagna i visitatori in un vero e proprio viaggio attraverso le diverse disabilità visive, più o meno gravi, che causano ipovisione e cecità.
L’esposizione sarà aperta presso la hall dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco fino al 7 maggio per poi trasferirsi dal 18 al 21 maggio nel comune di Bellano, in via Manzoni 52.
L’iniziativa è promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus: con il contributo di Beatrice Pavasini, fotografa e artista che già ha collaborato con l’Azienda USL di Ferrara, si sono realizzate delle fotografie di persone a grandezza naturale, modificate in maniera tale da riprodurre la qualità di visione caratteristica delle patologie della vista che causano ipovisione e cecità. Osservando tali sagome è quindi possibile vedere il mondo nello stesso modo di una persona affetta da disabilità visiva grave e comprenderne le difficoltà. Ad accompagnare le immagini inoltre sono presenti una serie di pannelli descrittivi, in cui gli osservatori possono leggere i racconti di chi ha vissuto in prima persona il passaggio dall’essere normo-vedente a ipovedente.

Somalia, un milione e 400 mila bambini malnutriti

di Fabio Piccolino


Secondo Unicef ci saranno quest’anno un milione e 400mila bambini gravemente malnutriti, il 50% in più rispetto all’anno scorso: 275mila sarebbero in serio pericolo di vita.
I bambini gravemente malnutriti hanno una probabilità nove volte maggiore di morire per malattie letali come colera, diarrea acquosa acuta e morbillo.
«Fino ad ora, quest’anno l’UNICEF e i suoi partner hanno curato oltre 56.000 bambini gravemente malnutriti – circa il 90% in più rispetto allo stesso periodo nel 2016”, ha dichiarato Steven Lauwerier, Rappresentante dell’UNICEF in Somalia.
Ma la combinazione di siccità, malattia e sfollamento è mortale per i bambini, bisogna fare molto di più, e molto più velocemente, per salvare vite.
Circa 615.000 persone, la grande maggioranza delle quali donne e bambini, sono sfollate da novembre 2016 a causa della siccità.
“I nuovi spostamenti della popolazione aggraveranno ulteriormente la situazione. Coloro che sono rimasti a casa hanno bisogno di assistenza immediata per non sentire la necessità di fuggire: e coloro che sono già scappati, e che si trovano attualmente nei campi, sono estremamente vulnerabili – i bambini più di tutti gli altri», ha continuato Lauwrier.

Cartellino rosso

di Redazione GRS


Un esempio per l’Alto commissario Onu, da squalifica per i regolamenti del calcio: il paradosso di Muntari, il giocatore ghanese del Pescara protagonista di un diverbio con l’arbitro Minelli che non è intervenuto mentre alcuni tifosi del Cagliari intonavano “bu razzisti”. Il commento di Carlo Balestri della Uisp. (sonoro)