Sport
Dal congresso della Federazione internazionale di basket via libera all’utilizzo di turbanti e veli durante le partite. Il servizio di Elena Fiorani.
Finalmente anche la nazionale iraniana potrà partecipare alle competizioni internazionali. I 139 rappresentanti dei campionati nazionali di pallacanestro hanno ratificato le nuove regole, che entreranno in vigore dal 1 ottobre e permetteranno ad atleti ed atlete di indossare il copricapo in campo. La Nazionale femminile iraniana finora ha disputato solo amichevoli e disertato le competizioni ufficiali, pur giocando un campionato nazionale da oltre trent’anni. Nel settembre 2014 il Bureau della Federazione internazionale aveva deciso di togliere la proibizione di indossare turbanti, veli o copricapi religiosi durante le partite, previa richiesta di autorizzazione preventiva. Le nuove regole impongono che il velo sia bianco o nero o del colore dominante dell’uniforme da gioco, e non dovrà coprire il volto nè essere pericoloso per gli avversari.
Foto: Gazzetta dello Sport
Cultura
L’attivista afghana Malalai Joya, il politologo francese Oliver Roy, lo scrittore siriano Khaled Khalifa, la fumettista italo tunisina Takwa ben Mohammed, il sacerdote eritreo Mussie Zerai. Sono soltanto alcuni dei circa settanta ospiti della tre giorni promossa dal Cospe, in programma da oggi a domenica al Museo Pecci di Prato.
Internazionale
È il nome della app disponibile per Android lanciata dall’Agenzia Onu per i Rifugiati che consente di mettersi nei panni di chi fugge dalla guerra. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e diffondere consapevolezza, creare empatia e porre l’attenzione sulla situazione globale dei profughi.
Finding Home mostra le lotte dei musulmani Rohingya, una minoranza discriminata e perseguitata: in Malesia ci sono circa 150mila profughi, la maggior parte provengono dalla Birmania, 56mila sono di etnia Rohingya. Secondo Richard Towle, rappresentante dell’UNHCR “La storia dei rifugiati è spesso difficile da capire. È facile dimenticare che dietro le statistiche e le scelte politiche su qualsiasi crisi, ci sono esseri umani con racconti reali di dolore e paura, ma anche di speranza e forza”.
Economia
A pochi giorni dalla firma del documento che ufficializza la collaborazione con il Governo, il Forum del Terzo Settore chiede una proroga per la definizione dei decreti attuativi della riforma. Preoccupazione dalla portavoce Claudia Fiaschi soprattutto per il testo contenente le misure fiscali degli enti. “Il momento è cruciale”, ha dichiarato, “è necessario più tempo per dare coerenza all’intero impianto normativo e per soddisfare le aspettative del Terzo settore italiano”.
Di seguito il comunicato stampa del Forum Nazionale del Terzo Settore.
L’esecutivo nazionale del Forum nella seduta odierna ha avviato l’analisi complessiva della riforma alla luce dei testi predisposti sulla normativa fiscale. “Sono necessari tempi più lunghi per una valutazione adeguata di una materia così delicata per la vita delle organizzazioni. Il momento è cruciale: quella che riguarda le misure fiscali è una partita estremamente importante all’interno del percorso di riforma. Dal suo esito, infatti, dipenderà non solo l’efficacia dell’intero impianto normativo ma anche l’esistenza stessa di molte organizzazioni di Terzo settore”. Così la Portavoce al termine della riunione. A pochi giorni dalla firma del documento che ufficializza la collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul percorso di riforma del Terzo settore, il Forum Nazionale esprime forte preoccupazione circa il testo del decreto fiscale predisposto dal Governo, che dovrà essere sottoposto a breve al vaglio del Parlamento. “Siamo soddisfatti del riconoscimento politico del nostro ruolo di soggetto autorevole e rappresentativo del Terzo settore italiano”, prosegue Fiaschi. “II lavoro fatto sul tavolo tecnico e politico in questi giorni ci ha dato conferma che gli strumenti individuati nell’accordo, peraltro auspicati dallo stesso Parlamento in sede di approvazione della legge, sono quelli giusti per costruire correttamente la riforma, ma i tempi a disposizione per un’attività che porti a risultati efficaci e condivisi non sono sufficienti”.
“I testi attuali dei vari decreti – in primis quello fiscale – necessitano ancora di un lavoro di affinamento che dia coerenza all’impianto normativo e sia adeguato al valore sociale ed economico che il Terzo settore rappresenta per il Paese. Pur continuando il nostro impegno a collaborare per l’elaborazione dei nuovi testi”, conclude la Portavoce, “ribadiamo quindi al Governo la necessità di una proroga di alcuni mesi per trasformare gli sforzi di questi anni in un lavoro in grado di soddisfare le aspettative e le esigenze del Terzo settore”.
Diritti
Con questo slogan domani associazioni, comitati e cooperative della Capitale torneranno a manifestare contro la delibera 140 del Comune che di fatto li mette in mezzo ad una strada. Alessandro Torti, tra gli organizzatori della mobilitazione. (sonoro)
Società
Così l’Arci commenta l’approvazione alla Camera delle nuove norme sulla “legittima difesa”. C’è solo da augurarsi – sottolinea l’associazione – che i senatori facciano prevalere la salvaguardia dei principi democratici all’ansia di rastrellare consensi elettorali”.
Sport

Un esempio per l’Alto commissario Onu, da squalifica per i regolamenti del calcio: il paradosso di Muntari, il giocatore ghanese del Pescara protagonista di un diverbio con l’arbitro Minelli che non è intervenuto mentre alcuni tifosi del Cagliari intonavano “bu razzisti”. Il commento di Carlo Balestri della Uisp. (sonoro)