Notizie

Podio d’integrazione

di Redazione GRS


I funzionari olimpici che stanno organizzando le olimpiadi di Rio hanno identificato 43 candidati per formare una squadra di atleti rifugiati. Il servizio di Elena Fiorani. “I rifugiati non hanno una nazionale in gara della quale far parte, non hanno una bandiera né un inno nazionale con i quali sfilare all’apertura dei giochi. È per questo che i membri del Comitato Olimpico Internazionale hanno deciso che daranno il benvenuto a questi atleti con la bandiera delle Olimpiadi e saranno accompagnati dall’inno ufficiale dei Giochi Olimpici. Vivranno al Villaggio. Marceranno sotto la bandiera del Cio e entreranno alla stadio per penultimi, prima del Brasile, nazione ospitante.  Come ogni altro atleta per accedere alle olimpiadi dovranno conseguire i risultati minimi ma la solidarietà olimpica pagherà tutte le spese. Per loro ci saranno tecnici, dirigenti, medici, come in ogni altra squadra. Avranno gli stessi diritti e doveri degli altri, almeno a Rio.”

La Nave Fantasma

di Redazione GRS


Fino a domenica al Teatro dei Filodrammatici di Milano la cronaca di un naufragio dimenticato di Renato Sarti e Bebo Storti. Era il 25 dicembre del 1996 quando al largo delle coste siciliane, affondò un piccolo battello carico di migranti provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka. Le vittime furono 283.

Infanzia rubata

di Redazione GRS


La violenza, gli arresti e le restrizioni alla libera circolazione a Hebron e nelle altre aree occupate continuano ad avere un terribile impatto sui minori. Lo denuncia Sos Villaggi dei bambini, ong attiva in Palestina. In aumento insonnia e incubi, sentimento di morte e distruzione della sfera simbolica affettiva nel vedere la morte o l’umiliazione dei propri genitori impotenti.

Gli Angeli della notte

di Redazione GRS


È il nome di un gruppo di volontari che a Palermo riesce ad aiutare una sessantina di senza fissa dimora che vivono nel centro storico portando loro cibo e coperte. Persone profondamente sole e invisibili alla società che chiedono soltanto di essere confortati e incoraggiati.

Spreco zero

di Redazione GRS


Associazioni in campo per una proposta di legge contro chi butta il cibo. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “In Italia, secondo l’Istat, si contano 5­ milioni e mezzo di persone in povertà alimentare. Ma la fame non è causata dall­’insufficienza del cibo, bensì dalla cat­tiva distribuzione e dal suo spreco. Sol­o nel nostro Paese sono oltre 5 milioni le tonnellate di al­imenti distrutte ogni anno. Proprio in q­uesti giorni è approdata alla Camera una­ proposta di legge per favorire un uso c­onsapevole delle risorse e facilitare i ­soggetti che potrebbero donare cibo. La ­legge non punisce chi spreca, ma indica ­con chiarezza la strada da seguire per o­ffrire una seconda vita al cibo buono ch­e altrimenti finirebbe tra i rifiuti. In­ contemporanea Caritas e Fondazione Banc­o Alimentare hanno presentato il primo m­anuale che contiene le corrette­ prassi igieniche per il recupero, la co­nservazione e la distribuzione delle eccedenze alimentari da parte delle organiz­zazioni del terzo settore.”

Rischio caos

di Redazione GRS


Dopo la sentenza del Consiglio di Stato sull’indennita’ di accompagnamento che non può essere conteggiata come reddito, le associazioni vogliono chiarezza sulle modifiche del nuovo Isee. Il presidente di Anfass, Roberto Speziale, chiede al ministro Poletti di convocare urgentemente il “tavolo di monitoraggio”.

Una proposta di legge per la sharing economy

di Giovanna Carnevale


share-key-1524927Il 2 marzo è stata presentata alla Camera una proposta di legge per regolamentare la sharing economy. L’iniziativa è di alcuni parlamentari dell’Intergruppo Innovazione (la maggior parte dei quali appartenenti al Pd), e si pone l’obiettivo di “disciplinare le piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi”, oltre che di “promuovere l’economia della condivisione”.
Creando un quadro normativo attorno a un fenomeno che è già abbastanza diffuso sia in Italia che in Europa, la proposta di legge intende riconoscere il valore della sharing economy, in modo da riuscire a ottenere vantaggi anche nella riduzione degli sprechi e dei costi e nella creazione di nuovi posti di lavoro. Secondo l’ultimo rapporto Censis risalente a dicembre 2015, questo nuovo modello di consumo sarebbe in pieno boom in Italia, con due milioni di italiani che utilizzano il car sharing e con un milione e mezzo di occupati che nello scorso anno è stato coinvolto nel co-working.
Disciplinare il fenomeno, inoltre, vuol dire evitare che all’ombra dell’ideale della condivisione trovino posto modelli di economia che non hanno niente a che vedere con i principi dell’economia collaborativa.
La definizione che viene fatta della sharing economy è quella di un’economia “generata dall’allocazione ottimizzata e condivisa delle risorse di spazio, tempo, beni e servizi tramite piattaforme digitali”. Mentre rientrano in questa definizione le piattaforme Blablacar e Airbnb, Uber rimane esclusa, perché rivolta a “operatori professionisti” e non a semplici utenti.
“L’impasse dei modelli economici tradizionali e la crisi occupazionale”, si legge nel testo della proposta, “hanno creato condizioni ancora più favorevoli per la diffusione di questo nuovo modello di consumo, che apre nuove opportunità di crescita, occupazione e imprenditorialità fondate su uno sviluppo sostenibile economicamente, socialmente e ambientalmente”.
Per quanto riguarda il lato fiscale, si prevede un’aliquota del 10% per chi guadagna meno di diecimila euro. Nel caso in cui si superasse tale cifra, invece, l’aliquota verrà calcolata prendendo in considerazione anche i redditi aggiuntivi.
I controlli saranno affidati all’Autorità per la concorrenza e il mercato. Qualsiasi piattaforma, prima di iscriversi al registro elettronico, avrà bisogno dell’ok dell’Agcm, che si occuperà anche di sanzionare eventuali violazioni.
Fino al 31 maggio la proposta di legge sarà aperta online ai commenti e alle segnalazioni sulla piattaforma dell’associazione Stati generali dell’Innovazione. Nel frattempo verrà portata nella Commissione attività produttive della Camera per iniziare ufficialmente l’iter.

Tutti sul ring

di Redazione GRS


Roberto Camelia, unico arbitro di boxe amputato, ha dato vita alla onlus Sport&Mente. L’associazione no profit promuoverà l’adattamento alla disabilità nello sport, attraverso eventi, manifestazioni, incontri e campagne promozionali a tema. Il progetto verrà presentato durante il Torneo nazionale femminile di pugilato, da oggi al 6 marzo a Calambrone, in provincia di Pisa.

Pagine nuove

di Redazione GRS


Da questo mese Altreconomia si rifà il look e aumenta la foliazione. Il settimanale dal 1999 va in stampa ogni mese, senza ricevere contributi pubblici, con il solo sostegno dei suoi soci e lettori. Un piccolo miracolo editoriale, come racconta ai nostri microfoni, il direttore Pietro Raitano.

I rischi delle trivelle

di Redazione GRS


La multinazionale Shell è stata citata in giudizio per i danni causati nel delta del Niger. Per la seconda volta in cinque anni, l’azienda petrolifera olandese dovrà difendersi in tribunale per una fuoriuscita di greggio. Due comunità di pescatori e diverse ong chiedono risarcimenti e la bonifica dove l’acqua è contaminata dal benzene.