Notizie

L’isola che c’è

di Redazione GRS


Dalla Sicilia una proposta dal basso contro la povertà. L’iniziativa è del Centro Pio La Torre e ha già raccolto oltre 15 mila firme. Il servizio di Giuseppe Manzo. “Povertà, in attesa di risposte. Con una lettera aperta al presidente della Sicilia, Rosario Crocetta, il presidente del Centro Pio La Torre, Vito Lo Monaco, torna a chiedere, a nome del comitato “No Povertà” che l’Ars rispetti gli impegni presi nei mesi scorsi. Il testo, la scorsa estate, ha raccolto l’adesione di oltre quindicimila siciliani e, dal 13 novembre scorso, è stato depositato all’Ars. “Mi permetto – scrive Lo Monaco nella lettera – di esprimere la preoccupazione per il vostro disinteresse, mal dissimulato, per il vostro silenzio assordante, di fronte la tragedia che investe, secondo l’Istat, la maggioranza delle famiglie siciliane a rischio povertà”. Dal Sud si alza l’ennesimo grido sulla crisi sociale.”

 

Tutti in acqua

di Redazione GRS


Partiranno il prossimo 17 febbraio, nella piscina comunale di Chianciano Terme, i corsi di nuoto gratuiti per i bambini della scuola primaria. L’iniziativa è organizzata, per il secondo anno consecutivo, dal Comune e dalla società Wellness Town.

Nuova vita

di Redazione GRS


Riapre domani a Napoli Il Poggio. L’ex opificio diventa cucina e ritrovo per giovani e famiglie grazie a un’operazione di riqualificazione urbana nella periferia orientale. Circa mille e 500 metri quadri, con giardino annesso, restituiti alla città. Ospiterà mostre, presentazioni di libri, convegni, concerti e sarà un polo di formazione.

Un mestiere difficile

di Redazione GRS


La professione giornalistica in Italia: nel 2014 reddito zero per quattro free lance su dieci mentre nello scorso anno sono stati 521 i giornalisti e blogger vittime di intimidazioni e abusi a causa del lavoro. A renderlo noto le ultime ricerche di LSDI e Ossigeno per l’informazione.

Sì all’election day

di Redazione GRS


Legambiente organizza oggi un sit-in davanti a Montecitorio per chiedere al governo una data unica per votare il referendum sulle trivellazioni e il primo turno delle elezioni amministrative. Il perché dalla voce di Giorgio Zampetti, direttore scientifico dell’associazione ambientalista. “Prevedere una tornata di elezione esclusivamente per il quesito referendario sulle trivelle sicuramente vuol dire avere un costo di centinaia di milioni di euro in più per le casse dello Stato che potrebbe essere tranquillamente risparmiato con l’accorpamento di questo referendum con le elezioni amministrative. Poi è anche secondo me un segnale importante che il governo deve dare per la partecipazione democratica a una scelta così importante.”

Riforma Terzo Settore, si riparte?

di Redazione GRS


Atteso da mesi, è finalmente arrivato l’atteso parere “non ostativo” della commissione Bilancio: i decreti delegati potranno prevedere nuove spese solo se le risorse necessarie sono già disponibili.

La palla difettosa

di Redazione GRS


Grazie a questo progetto coordinato dalla società Amatori Rugby Toscana, impegnata in molte situazioni di disagio sociale, la palestra del carcere di Porto azzurro ha ora a disposizione due macchinari per eseguire gli esercizi. Un intervento realizzato grazie alla sinergia tra la Federazione italiana e l’amministrazione comunale di San Vincenzo.

Migrazione e speranza

di Redazione GRS


A Roma la mostra della fotografa tedesca Nanni Schiffl-Deiler. L’artista ha messo una fotocamera a disposizione di otto giovani migranti, aiutandoli ad esprimere la loro quotidianità e i loro sentimenti. La rassegna sarà visitabile fino al 9 aprile presso la Biblioteca Pier Paolo Pasolini.

KeepSchoolSafe

di Redazione GRS


Al via la campagna di Unicef per garantire il diritto all’istruzione nei paesi colpiti da crisi e conflitti. Il servizio di Fabio Piccolino. “Si chiama #KeepSchoolSafe la campagna di Unicef per garantire il diritto all’istruzione nei paesi colpiti da crisi e conflitti. Come in Siria, dove tre milioni di bambini non possono più andare a scuola, o in Yemen, dove migliaia di istituti sono stati costretti a chiudere. Quando si utilizzano le scuole come obiettivi militari, i bambini sono esposti alla violenza  e si impedisce loro di  accedere all’apprendimento. La dichiarazione “Scuole sicure” è già stata firmata da 50 paesi del mondo, ma non ha visto la partecipazione della Gran Bretagna; la mobilitazione di questi giorni ha l’obiettivo di sensibilizzare il governo inglese all’adesione. Un messaggio forte che esprima a chiare lettere che l’istruzione è un diritto fondamentale in ogni paese del mondo.”