Borgo d’autore
Al via oggi la quarta edizione del festival a Venosa in provincia di Potenza e fino al 4 giugno: accoglierà 28 autori, 20 case editrici in fiera e oltre 40 eventi per promuovere la lettura e l’aggregazione intorno al libro.
Al via oggi la quarta edizione del festival a Venosa in provincia di Potenza e fino al 4 giugno: accoglierà 28 autori, 20 case editrici in fiera e oltre 40 eventi per promuovere la lettura e l’aggregazione intorno al libro.
Parte oggi l’edizione 2023 della campagna annuale che permette a genitori detenuti e ai loro figli di condividere un momento ludico, normale per tutti gli altri bambini.
Dal 1° giugno 2023, negli istituti penitenziari italiani, si disputa la 7° edizione de La Partita con mamma e papà, l’atteso incontro tra i genitori detenuti e i loro figli, all’interno della annuale campagna Carceri aperte, che fa accedere negli istituti le famiglie a partecipare a un evento atteso e “relazionale”. La possibilità di giocare una partita con la mamma detenuta o con il papà e di condividere questo momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, risulta eccezionale per i figli dei genitori detenuti e le loro famiglie e rimane a lungo nella loro memoria.
La Partita con mamma e papà è creata e organizzata dall’Associazione Bambini senza sbarre Ets in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
La Partita con mamma papà e Carceri aperte si inscrivono, come ogni giugno, nella Campagna europea Non un mio crimine ma una mia condanna del network europeo COPE (Children Of Prisoners Europe). La Campagna vuole sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per tutti i bambini e ha l’obiettivo di portare in primo piano il tema dei pregiudizi di cui spesso sono vittime i 100 mila bambini in Italia (2,2 milioni in Europa) che hanno la mamma o il papà in carcere e per questo sono emarginati. Sono bambini che vivono in silenzio il loro segreto sul genitore recluso nel tentativo di non essere stigmatizzati ed esclusi.
Obiettivo principale di Bambinisenzasbarre, perseguito da vent’anni, è il «mantenimento del legame tra bambino e genitore detenuto», diritto sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Per raggiungere questo obiettivo Bambinisenzasbarre ha creato, negli anni, strumenti specifici, dallo “Spazio Giallo” in carcere, al colloquio esclusivo, dai gruppi di parola al laboratorio artistico, all’azione molto coinvolgente dell’incontro tutto particolare “giocato dentro come se fosse fuori” (dal carcere).
La partita con mamma e papà diventa un’azione che incide anche sul carcere che ritrova sé stesso a mobilitarsi in ogni suo settore, anno dopo anno, e ad introiettare il fatto che i bambini possono essere, con la sola loro periodica presenza ai colloqui, dei veri fattori di cambiamento dell’istituzione carcere.
L’azione è partita otto anni fa con l’adesione di 12 istituti, 500 bambini e 250 papà detenuti e si è tenuta tutti gli anni salvo la sospensione di due anni a causa della pandemia. Nel 2022 è stato raggiunto il numero di 82 incontri giocati in altrettante carceri e città, da Belluno a Palermo, da Roma a Cagliari, da Napoli a Bari, coinvolgendo migliaia di bambini e loro genitori detenuti, oltre agli agenti di polizia penitenziaria, gli educatori, soggetti del terzo settore operanti nelle carceri, la cittadinanza, i media locali e nazionali.
Bambinisenzasbarre Onlus
L’Associazione difende i diritti dei bambini (“I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini” è scritto sulle magliette usate per le partite). È impegnata nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.
Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale col suo “Sistema spazio Giallo”, operativo dentro e fuori dalle carceri. Opera direttamente in Lombardia (Milano, Bergamo, Lodi, Voghera, Vigevano, Pavia), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in rete a Brescia, Varese, in Piemonte, Marche, Basilicata, Puglia e Sicilia.
Il Sistema Spazio Giallo comprende fra le varie attività la creazione e la gestione, nelle carceri, dello Spazio Giallo, ideato da Bambinisenzasbarre. È uno spazio relazionale di ascolto e sostegno psicologico alle famiglie e in particolare ai bambini che entrano in carcere quotidianamente per incontrare il genitore, un’interfaccia con funzione di mediazione tra il mondo esterno e il carcere.
Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti
Firmata il 21 marzo 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e da Bambinisenzasbarre, rinnovata nel 2016, 2018 e nel dicembre 2021, ha recepito l’importanza di questo progetto e raccomanda in 8 articoli che nelle carceri italiane siano presenti degli spazi dedicati ai bambini che vanno a trovare il genitore detenuto e altre contestuali raccomandazioni e linee guida.
La Carta riconosce formalmente i diritti di questi bambini, in particolare il diritto alla non discriminazione e alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in attuazione degli artt. 3 e 9 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20.11.1989).
Da allora Bambinisenzasbarre è impegnata nella diffusione e nel monitoraggio dell’applicazione delle linee guida della Carta negli istituti penitenziari italiani, partecipando al Tavolo nazionale di monitoraggio con Ministero di Giustizia e Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, organizzando e partecipando a seminari e convegni, creando una rete di attenzione nazionale di realtà istituzionali e del Terzo Settore e fornendo consulenza sui temi della genitorialità in carcere.
Il Forum nazionale terzo settore ha presentato ieri a Roma il suo primo bilancio sociale che afferma la gender diversity composto dal 54,5% di donne. Ascoltiamo la portavoce Vanessa Pallucchi.
La Russia ha sancito l’iscrizione di Greenpeace nella lista delle organizzazioni “indesiderabili”, vietandone l’attività nel Paese. Secondo l’associazione, si tratta di un assurdo, irresponsabile e distruttivo passo di fronte alle crisi climatica e della biodiversità.
Donne e la fascia d’età tra i 35 e i 44 anni sono quelli più preoccupati per la pensione come rileva un sondaggio di Swg. Ascoltiamo il ricercatore Riccardo Benetti
La Fondazione Con il Sud presenta 4 nuovi progetti in Basilicata, Campania, Puglia e Sardegna per il contrasto contro la violenza di genere e per l’inclusione lavorativa: ogni iniziativa avrà a disposizione un milione di euro.
Al Mann di Napoli ieri è stata inaugurata l’area green bike ai piedi della scalinata lato piazza Cavour con il sostegno di un privato: l’intervento include anche una nuova area dedicata ai bambini di prossima realizzazione.
L’approfondimento di Openpolis e Con i bambini conferma il potenziale dello sport nelle politiche di inclusione, che non riguarda unicamente lo sviluppo psicofisico ma ha un impatto anche nella crescita sociale ed educativa.
Lo sport ha infatti un impatto anche nella crescita sociale ed educativa dei più giovani. Offre un ambiente in cui apprendere, in un contesto di gioco, valori quali il rispetto delle regole e degli avversari, la lealtà verso i compagni e la squadra, la dedizione personale. Inoltre, rappresenta un momento di aggregazione e di socialità in cui sviluppare la propria personalità e instaurare relazioni con i coetanei e gli adulti.
Aspetti che rendono la pratica sportiva centrale anche nelle politiche di contrasto alle discriminazioni, come quelle di natura etnica e razziale, ancora oggi purtroppo molto presenti. Un potenziale enorme, attualmente compromesso dalla minore partecipazione di bambini e ragazzi di origine straniera alle attività sportive.
Le ragazze e i ragazzi stranieri subiscono atti di discriminazione e di bullismo più spesso dei coetanei italiani. Del resto il bullismo, come abbiamo avuto modo di raccontare, genera esclusione sociale, perché a farne le spese sono coloro che sono già meno inclusi, per una diversità sociale, fisica, etnica o culturale.
Nelle rilevazioni di Istat sull’integrazione delle seconde generazioni è emerso come siano proprio i ragazzi delle nazionalità che hanno meno contatti con i coetanei italiani a finire più spesso vittima di atti di discriminazione.
Così Alarm Phone, Sea-Watch, Mediterranea ed Emergency hanno definito la decisione di Malta di trasferire 500 migranti in fuga dalla Siria nelle prigioni libiche piuttosto che soccorrerli in mare.
Ascoltiamo Albert Mayordomo, Capomissione Life Support di Emergency.
Giugno è il mese del Pride, quello in cui in tutto il mondo si celebrano l’orgoglio e le battaglie della comunità lgbtqi+. In Italia fino a settembre sono previste 51 manifestazioni. Secondo Arcigay, in questo momento storico è necessaria una grande mobilitazione per i diritti.