Notizie

Oltremare: un festival per capire il Mediterraneo

di Anna Monterubbianesi


mediterraneo29 agosto – Due giornate per comprendere e amare il Mediterraneo attraverso il confronto e l’esperienza di esperti, con un susseguirsi di eventi che aiuteranno a comprendere le dinamiche geopolitiche del “Mare nostrum”. Sono i punti cardine del festival “Oltremare”, la manifestazione che si svolge tra Siracusa e Pozzallo il 5 e 6 settembre, organizzato dalla fondazione Comunità Val Di Noto con il sostegno della Fondazione con il Sud e Caritas e la partecipazione di numerose associazioni del territorio. L’obiettivo del Festival Oltremare è quello di avviare una comprensione critica delle dinamiche geopolitiche mediterranee da cui dipendono fenomeni vicini e sempre più comuni come quello dell’arrivo dei migranti, con le sfide identitarie che ne conseguono.

Palestra a cielo aperto per una notte (bianca) a Gubbio

di Elena Fiorani


gubbiosport29 agosto  – La “Notte bianca dello sport” di Gubbio è giunta alla sua terza edizione. L’associazione Leukos, con il patrocinio del Comune eugubino, della Provincia, della Regione e del Coni, ha curato l’organizzazione di questa manifestazione a cui prenderanno parte oltre 70 associazioni che si cimenteranno in ben 40 specialità sportive.

Una grande festa cittadina per promuovere i valori della solidarietà, del rispetto, della socializzazione e del benessere e per far conoscere molte discipline sportive che spesso non sono conosciute. L’obiettivo è infatti quello di incoraggiare, tra le diverse fasce di età, una sana cultura sportiva, favorire l’aggregazione sociale, trasmettere un corretto stile di vita e di convivenza civile.

La giornata di sport avrà inizio alle 18.30 con l’esibizione degli Sbandieratori; seguirà la presentazione della manifestazione e il saluto delle autorità, e solo alle 19 avrà inizio la lunga maratona sportiva fino alle 2 del giorno dopo. Sarà possibile provare ogni tipo di sport,dagli scacchi al rugby. Il visitatore dovrà munirsi dell’apposito bracciale di autorizzazione di color rosso, reperibile negli stand dedicati, dando un contributo di 5 euro che comprende, oltre alla possibilità di interagire con gli sport, un gadget, una bottiglia d’acqua naturale e lo scarico di responsabilità.

#Ricebucketchallenge, versione indiana della doccia ghiacciata

di Elena Fiorani


risoCon la Rice bucket show invece di versarsi addosso acqua ghiacciata, in India si dona un secchio di riso a chi non ne ha. Il resto è uguale alla campagna tanto in voga sui social network occidentali: si posta una foto del momento e si allega all’immagine l’hashtag #ricebucketchallenge, nominando altre persone per continuare la sfida. Una versione ecologica (non si spreca acqua) e che mette in circolo cibo invece che denaro.

L’idea di declinare all’indiana il fenomeno diventato ormai virale dell’Ice bucket challenge è venuta a Manju Latha Kalanidhi, giornalista 38enne di Oryza.com, testata specializzata in temi alimentari. Siccome l’acqua è un lusso in India, Kalanidhi, come scrive sulla pagina Facebook della Rice bucket challenge, ha pensato “alla versione indiana per i bisogni indiani”. Il risultato sta facendo clamore: i giornali locali iniziano a riprendere la notizia e la pagina Facebook dal 24 agosto ha già totalizzato più di 40.700 mi piace.

L’Ice bucket challenge è diventata un fenomeno anche grazie ai suoi effetti, non solo alla viralità della campagna. A metà agosto, la ALS Association, promotrice dell’Ice bucket challenge negli Stati Uniti, aveva raccolto 7,6 milioni di dollari contro gli 1,4 raccolti lo scorso anno, senza la sfida della doccia gelata. La versione indiana sarà in grado di raggiungere risultati comparabili? Difficile, ma per lo meno non sprecherà acqua e ghiaccio.

Con il lavoro non si scherza: gli spot inediti creati da diciottenni

di Elena Fiorani


lavoroAffrontare il tema del lavoro in tutte le sue sfaccettature con le nuove generazioni. Era l’obiettivo del progetto “Lavoro, fadiga, work…”, che nello scorso anno scolastico ha coinvolto gli studenti di varie scuole della provincia di Pesaro-Urbino (dalle primarie alle superiori) attraverso un percorso teorico-pratico che desse luogo, tra l’altro, a contributi video originali e innovativi. Uno dei prodotti migliori di questa esperienza sono stati cinque spot su lavoro, legalità, diritti e sicurezza, ideati e realizzati dal liceo artistico “Scuola del libro” di Urbino, istituto d’eccellenza e fucina di alcuni tra i più grandi autori al mondo di cinema di animazione (tra tutti Roberto Catani, Simone Massi, Gianluigi Toccafondo), e sede tra l’altro del Centro territoriale permanente per la formazione e l’istruzione degli adulti.

I video, ideati sullo stile delle campagne di “Pubblicità progresso” e finora praticamente inediti, si riferiscono con crudezza o ironia amara ai temi della disoccupazione, della sicurezza sul lavoro, della precarietà: il lavoro vissuto come una lotteria, in cui troppo spesso si pesca il biglietto perdente (mobbing, maternità…); la situazione occupazionale futura come instabile e a rischio, simboleggiata da una trottola che senza la giusta spinta finirà inevitabilmente per arenarsi; uomini e donne immobili distesi su un lenzuolo testimoniano muti il dramma delle morti bianche; una busta paga bruciata in un piatto vuoto; infine una mano in guanti da lavoro schiacciata inesorabilmente, per ricordare che il lavoro può uccidere e che non si può tollerarlo.
Il progetto è stato portato avanti da dieci scuole aventi come capofila l’istituto comprensivo “Faà di Bruno” di Fano-Marotta, ed è stato coordinato dal regista Daniele Segre. Partner del progetto sono stati l’Inail e i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione.
Guarda gli spot creati dai ragazzi

In Iraq ospedale cardiochirurgico diventa punto di accoglienza

di Elena Fiorani


iraqIl drammatico esodo di profughi iracheni verso il Kurdistan sta mettendo in grave difficoltà l’attività ordinaria dell’unità di cardiochirurgia pediatrica all’interno del Centro chirurgico di Duhok, la cui costruzione è stata resa possibile anche grazie al contributo dell’associazione, la onlus che opera nei Paesi in via di sviluppo per curare le cardiopatie congenite in età pediatrica.

Su disposizione del governatorato curdo della regione, la struttura sanitaria (Hazadi Heart Center di Duhok nel Kurdistan iracheno) è stata messa a disposizione per gestire l’emergenza, come tante altre della zona. Il continuo afflusso di uomini, donne e bambini, tra cui centinaia di jazidi e musulmani sciiti in fuga dalle zone conquistate dai miliziani jihadisti dell’Isis, ha comportato inevitabilmente il blocco dei ricoveri e delle operazioni che regolarmente si svolgono presso questo centro con il coordinamento del primario di cardiochirurgia pediatrica dell’IRCCS Policlinico San Donato, professore Alessandro Frigiola, e la collaborazione di Bambini cardiopatici nel mondo, di cui il medico è fondatore e presidente.

“Le nostre missioni in Kurdistan, di cui una programmata già a settembre, sono a rischio, dal momento che la struttura di Duhok è attualmente utilizzata come centro d’accoglienza per i rifugiati, rimasti per giorni interi senza bere e mangiare. Anche i cittadini curdi, soprattutto bambini, si trovano a dover pagare per la violenza degli estremisti, venendo privati di un’unità chirurgica d’eccellenza che da anni contribuisce a dare al Paese una speranza nella cura delle cardiopatie congenite”, ha dichiarato il professor Alessandro Frigiola.

“Il nostro augurio è che la situazione sia risolta nel più breve tempo possibile” – conclude il professor Frigiola – Nel frattempo, per far fronte all’emergenza, abbiamo già provveduto a finanziare uno stage formativo di sei mesi per due giovani medici curdi, presso il nostro ospedale a San Donato, che sarà avviato all’inizio di settembre. A ciò si aggiunge anche il percorso formativo a Boston in favore di un altro medico curdo, che qui sta ultimando la sua specializzazione grazie alla borsa di studio finanziata dalla nostra onlus, con l’obiettivo di affidare a questo futuro primario le redini del reparto di Duhok già l’anno prossimo, quando, speriamo vivamente, il Paese sarà tornato alla normalità”.

Milano, nei centri estivi del comune si gioca con gli sport paralimpici

di Elena Fiorani


paralimpiciIl Comune di Milano ha organizzato per l’estate un calendario fitto di attività che ha coinvolto, oltre ai più piccoli, anche le famiglie e gli educatori in progetti pensati per garantire continuità al percorso educativo nel periodo non scolastico.

Sono oltre 7.000 i bambini che hanno frequentato uno dei 41 centri estivi organizzati dal Comune in città dal 12 giugno al 25 luglio. In alcuni centri si sono svolte le “Paralimpiadi” per sensibilizzare i bambini alle tematiche legate alla disabilità. Sono stati proiettati filmati riguardanti la storia di questo sport e la conoscenza delle varie discipline. I bambini hanno poi ascoltato in diretta le storie di alcuni atleti del Comitato Italiano Paralimpico e sperimentato direttamente il calcio per non vedenti con palla sonorizzata, l’atletica bendati, il torball (palla mano sonora), e lo show down (ping pong praticato da ciechi).
Resteranno attivi fino al 5 settembre, anche i campus settimanali destinati ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Già iscritti oltre 2500 ragazzi, per 60 sedi disponibili. Più di 500 sono quelli che hanno invece frequentato le 23 sedi aperte nel periodo dal 30 giugno al 25 luglio dedicato ai ragazzini delle medie.

 

NOCRIME FESTIVAL

di Pietro Briganò


nocrimefestival28 agosto – Al via a Castellammare di Stabia la seconda edizione del festival cinematografico interamente dedicato al tema della non violenza organizzato dall’associazione culturale Open Mind e dalla scuola di cinema Méliès. L’idea del festival nasce dal presupposto che il cinema e lo spettacolo sono strumenti di comunicazione di massa in grado non solo di informare ma anche di emozionare ed influenzare stati d’animo e comportamenti degli spettatori, sono due linguaggi che hanno la potenzialità di destare l’opinione pubblica favorendo lo sviluppo di azioni di contrasto nei confronti della criminalità. Tutto il progetto infatti si sviluppa intorno a tre concetti fondamentali: Informazione, Sensibilizzazione e Coinvolgimento.

Le date:

29 agosto e 5 settembre presso la Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia

18-19-20 settembre presso il Teatro Supercinema

Per info: www.nocrimefilmfestival.com 

OLTRE I LIMITI

di Pietro Briganò


 

Peder Mondrup con il fratello gemello Steen.

Peder Mondrup con il fratello gemello Steen.

27 agosto – Peder, prima persona con paralisi cerebrale a completare l’Ironman  contest Il giovane ha percorso in coppia insieme al gemello Steen 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,2 km in corsa, grazie a speciali supporti creati appositamente per lui. “Per la prima volta mi sono sentito una persona che partecipa a una gara e non solamente qualcuno su una sedia a rotelle”

A.A.A. LINOSA CERCA VOLONTARI

di Pietro Briganò


20140826_17202427 agosto – Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa del CTS si trova a pochi passi dalla spiaggia di Pozzolana di Ponente, uno dei siti di nidificazione di Caretta caretta più importanti del Mediterraneo. Allo stesso tempo è il luogo dove personale qualificato presta soccorso a quelle tartarughe marine che, soprattutto d’estate, finiscono nelle eliche delle imbarcazioni da diporto o accidentalmente nelle reti dei pescatori professionali.
La storia di Linosa, la nuova tartaruga ospite del Centro, ha però un lieto fine. L’animale infatti è stato recuperato dai pescatori dell’Andrea Doria un motopeschereccio di Lampedusa dedito alla pesca del pesce spada che, notando la tartaruga in superficie, incapace di immergersi, sono intervenuti prontamente per recuperarla e portarla al centro.

L’esemplare di 20 Kg e 56 cm è stato sottoposto come da prassi a rilevamento dei dati biometrici e visita medica. Linosa è in discrete condizioni di salute ma lo staff del centro ha potuto rilevare la grande quantità di plastica ingerita, grande nemico delle tartarughe che spesso scambiano la plastica per meduse di cui si nutrono. Presto quindi Linosa riprenderà il mare. Questa vicenda è una testimonianza ancora una volta della grande professionalità che i pescatori dimostrano collaborando con le istituzioni, con gli enti di ricerca e con le associazioni ambientaliste per preservare le risorse del mare, proteggere le specie a rischio di estinzione e lanciare un messaggio di speranza per le generazioni future. Ci auguriamo che l’esempio di Mimmo, Sarino, Piero e Francesco, l’equipaggio dell’Andrea Doria, sia da esempio per molti altri.

La cura delle tartarughe ferite o bisognose di assistenza medica è solo una delle molte attività che vede impegnato lo staff del Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa. C’è molto da fare sull’Isola che ha visto la riapertura ufficiale del nuovo piccolo presidio ospedaliero il 9 agosto, grazie al contributo economico di TARTALIFE (LIFE12 NAT/IT937) realizzato nell’ambito del programma LIFE+ Natura della Commissione Europea il cui obiettivo è la riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale. Per questo CTS, l’associazione che gestisce il centro di Linosa, lancia un appello per reclutare volontari che possano dare il loro contributo alla salvaguardia delle tartarughe e allo stesso tempo godere di un patrimonio di biodiversità d’inestimabile valore e bellezza.

C’è sempre grande attenzione per l’isola di Linosa e la sua incredibile bellezza. Tra i suoi abitanti si possono annoverare le migliaia di tartarughe marine che sono state curate e rimesse in libertà dai volontari del Centro. Solo in pochi però potranno vivere questa esperienza e stare a stretto contatto con una natura incontaminata. Da oggi infatti sono aperte le candidature per diventare “volontario per le tartarughe”: basta inviare una lettera motivazionale e un breve curriculum vitae a conservazionenatura03@cts.it o chiamare direttamente il centro al numero 0922/972076 per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Il compito del volontario sarà quello di affiancare il personale tecnico scientifico del Centro nelle attività di recupero e soccorso delle tartarughe marine e nella successiva riabilitazione e liberazione in mare. Sarà possibile alimentare gli animali in degenza e contribuire alla gestione delle vasche assicurandone la pulizia e la manutenzione. Conoscere da vicino il mondo dei pescatori professionali di Linosa e Lampedusa che collaborano con il CTS ed essere coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e di accoglienza dei visitatori del Centro di Recupero, ai quali sarà possibile fornire tutte le informazioni sul mondo delle tartarughe acquisite durante i primi giorni di formazione. Infine sarà possibile effettuare una delle attività più suggestive: il monitoraggio diurno e notturno della spiaggia Pozzolana di Ponente, per individuare eventuali nidi di Caretta caretta e partecipare alla schiusa.

Le attività di eco-volontariato, per cui è previsto l’alloggio completamente gratuito, prevede una permanenza sull’isola di 1 settimana. Questo non preclude la possibilità di soggiornare per un periodo più lungo se comunicato al momento della prenotazione.

GLI IMMIGRATI SI RACCONTANO

di Pietro Briganò


migrador27 agosto – Migrador Museum si trova a Milano ed è un museo virtuale in cui sì dà una voce e un volto a chi, per diversi motivi, non ha la possibilità di raccontare la propria storia che in alcuni casi è davvero drammatica. Storie di immigrati. E’ il primo museo on line dell’immigrazione in Italia il cui compito è quello di accogliere i racconti di uomini e donne che hanno scelto per un semplice caso o per disperazione, per motivi professionali o di studio o per motivi di cuore il nostro paese.

Per leggere le storie basta andare su www.migradormuseum.it