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In Iraq ospedale cardiochirurgico diventa punto di accoglienza

di Elena Fiorani


iraqIl drammatico esodo di profughi iracheni verso il Kurdistan sta mettendo in grave difficoltà l’attività ordinaria dell’unità di cardiochirurgia pediatrica all’interno del Centro chirurgico di Duhok, la cui costruzione è stata resa possibile anche grazie al contributo dell’associazione, la onlus che opera nei Paesi in via di sviluppo per curare le cardiopatie congenite in età pediatrica.

Su disposizione del governatorato curdo della regione, la struttura sanitaria (Hazadi Heart Center di Duhok nel Kurdistan iracheno) è stata messa a disposizione per gestire l’emergenza, come tante altre della zona. Il continuo afflusso di uomini, donne e bambini, tra cui centinaia di jazidi e musulmani sciiti in fuga dalle zone conquistate dai miliziani jihadisti dell’Isis, ha comportato inevitabilmente il blocco dei ricoveri e delle operazioni che regolarmente si svolgono presso questo centro con il coordinamento del primario di cardiochirurgia pediatrica dell’IRCCS Policlinico San Donato, professore Alessandro Frigiola, e la collaborazione di Bambini cardiopatici nel mondo, di cui il medico è fondatore e presidente.

“Le nostre missioni in Kurdistan, di cui una programmata già a settembre, sono a rischio, dal momento che la struttura di Duhok è attualmente utilizzata come centro d’accoglienza per i rifugiati, rimasti per giorni interi senza bere e mangiare. Anche i cittadini curdi, soprattutto bambini, si trovano a dover pagare per la violenza degli estremisti, venendo privati di un’unità chirurgica d’eccellenza che da anni contribuisce a dare al Paese una speranza nella cura delle cardiopatie congenite”, ha dichiarato il professor Alessandro Frigiola.

“Il nostro augurio è che la situazione sia risolta nel più breve tempo possibile” – conclude il professor Frigiola – Nel frattempo, per far fronte all’emergenza, abbiamo già provveduto a finanziare uno stage formativo di sei mesi per due giovani medici curdi, presso il nostro ospedale a San Donato, che sarà avviato all’inizio di settembre. A ciò si aggiunge anche il percorso formativo a Boston in favore di un altro medico curdo, che qui sta ultimando la sua specializzazione grazie alla borsa di studio finanziata dalla nostra onlus, con l’obiettivo di affidare a questo futuro primario le redini del reparto di Duhok già l’anno prossimo, quando, speriamo vivamente, il Paese sarà tornato alla normalità”.

Milano, nei centri estivi del comune si gioca con gli sport paralimpici

di Elena Fiorani


paralimpiciIl Comune di Milano ha organizzato per l’estate un calendario fitto di attività che ha coinvolto, oltre ai più piccoli, anche le famiglie e gli educatori in progetti pensati per garantire continuità al percorso educativo nel periodo non scolastico.

Sono oltre 7.000 i bambini che hanno frequentato uno dei 41 centri estivi organizzati dal Comune in città dal 12 giugno al 25 luglio. In alcuni centri si sono svolte le “Paralimpiadi” per sensibilizzare i bambini alle tematiche legate alla disabilità. Sono stati proiettati filmati riguardanti la storia di questo sport e la conoscenza delle varie discipline. I bambini hanno poi ascoltato in diretta le storie di alcuni atleti del Comitato Italiano Paralimpico e sperimentato direttamente il calcio per non vedenti con palla sonorizzata, l’atletica bendati, il torball (palla mano sonora), e lo show down (ping pong praticato da ciechi).
Resteranno attivi fino al 5 settembre, anche i campus settimanali destinati ai bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Già iscritti oltre 2500 ragazzi, per 60 sedi disponibili. Più di 500 sono quelli che hanno invece frequentato le 23 sedi aperte nel periodo dal 30 giugno al 25 luglio dedicato ai ragazzini delle medie.

 

NOCRIME FESTIVAL

di Pietro Briganò


nocrimefestival28 agosto – Al via a Castellammare di Stabia la seconda edizione del festival cinematografico interamente dedicato al tema della non violenza organizzato dall’associazione culturale Open Mind e dalla scuola di cinema Méliès. L’idea del festival nasce dal presupposto che il cinema e lo spettacolo sono strumenti di comunicazione di massa in grado non solo di informare ma anche di emozionare ed influenzare stati d’animo e comportamenti degli spettatori, sono due linguaggi che hanno la potenzialità di destare l’opinione pubblica favorendo lo sviluppo di azioni di contrasto nei confronti della criminalità. Tutto il progetto infatti si sviluppa intorno a tre concetti fondamentali: Informazione, Sensibilizzazione e Coinvolgimento.

Le date:

29 agosto e 5 settembre presso la Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia

18-19-20 settembre presso il Teatro Supercinema

Per info: www.nocrimefilmfestival.com 

OLTRE I LIMITI

di Pietro Briganò


 

Peder Mondrup con il fratello gemello Steen.

Peder Mondrup con il fratello gemello Steen.

27 agosto – Peder, prima persona con paralisi cerebrale a completare l’Ironman  contest Il giovane ha percorso in coppia insieme al gemello Steen 3,8 km di nuoto, 180 km in bici e 42,2 km in corsa, grazie a speciali supporti creati appositamente per lui. “Per la prima volta mi sono sentito una persona che partecipa a una gara e non solamente qualcuno su una sedia a rotelle”

A.A.A. LINOSA CERCA VOLONTARI

di Pietro Briganò


20140826_17202427 agosto – Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa del CTS si trova a pochi passi dalla spiaggia di Pozzolana di Ponente, uno dei siti di nidificazione di Caretta caretta più importanti del Mediterraneo. Allo stesso tempo è il luogo dove personale qualificato presta soccorso a quelle tartarughe marine che, soprattutto d’estate, finiscono nelle eliche delle imbarcazioni da diporto o accidentalmente nelle reti dei pescatori professionali.
La storia di Linosa, la nuova tartaruga ospite del Centro, ha però un lieto fine. L’animale infatti è stato recuperato dai pescatori dell’Andrea Doria un motopeschereccio di Lampedusa dedito alla pesca del pesce spada che, notando la tartaruga in superficie, incapace di immergersi, sono intervenuti prontamente per recuperarla e portarla al centro.

L’esemplare di 20 Kg e 56 cm è stato sottoposto come da prassi a rilevamento dei dati biometrici e visita medica. Linosa è in discrete condizioni di salute ma lo staff del centro ha potuto rilevare la grande quantità di plastica ingerita, grande nemico delle tartarughe che spesso scambiano la plastica per meduse di cui si nutrono. Presto quindi Linosa riprenderà il mare. Questa vicenda è una testimonianza ancora una volta della grande professionalità che i pescatori dimostrano collaborando con le istituzioni, con gli enti di ricerca e con le associazioni ambientaliste per preservare le risorse del mare, proteggere le specie a rischio di estinzione e lanciare un messaggio di speranza per le generazioni future. Ci auguriamo che l’esempio di Mimmo, Sarino, Piero e Francesco, l’equipaggio dell’Andrea Doria, sia da esempio per molti altri.

La cura delle tartarughe ferite o bisognose di assistenza medica è solo una delle molte attività che vede impegnato lo staff del Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa. C’è molto da fare sull’Isola che ha visto la riapertura ufficiale del nuovo piccolo presidio ospedaliero il 9 agosto, grazie al contributo economico di TARTALIFE (LIFE12 NAT/IT937) realizzato nell’ambito del programma LIFE+ Natura della Commissione Europea il cui obiettivo è la riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale. Per questo CTS, l’associazione che gestisce il centro di Linosa, lancia un appello per reclutare volontari che possano dare il loro contributo alla salvaguardia delle tartarughe e allo stesso tempo godere di un patrimonio di biodiversità d’inestimabile valore e bellezza.

C’è sempre grande attenzione per l’isola di Linosa e la sua incredibile bellezza. Tra i suoi abitanti si possono annoverare le migliaia di tartarughe marine che sono state curate e rimesse in libertà dai volontari del Centro. Solo in pochi però potranno vivere questa esperienza e stare a stretto contatto con una natura incontaminata. Da oggi infatti sono aperte le candidature per diventare “volontario per le tartarughe”: basta inviare una lettera motivazionale e un breve curriculum vitae a conservazionenatura03@cts.it o chiamare direttamente il centro al numero 0922/972076 per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Il compito del volontario sarà quello di affiancare il personale tecnico scientifico del Centro nelle attività di recupero e soccorso delle tartarughe marine e nella successiva riabilitazione e liberazione in mare. Sarà possibile alimentare gli animali in degenza e contribuire alla gestione delle vasche assicurandone la pulizia e la manutenzione. Conoscere da vicino il mondo dei pescatori professionali di Linosa e Lampedusa che collaborano con il CTS ed essere coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e di accoglienza dei visitatori del Centro di Recupero, ai quali sarà possibile fornire tutte le informazioni sul mondo delle tartarughe acquisite durante i primi giorni di formazione. Infine sarà possibile effettuare una delle attività più suggestive: il monitoraggio diurno e notturno della spiaggia Pozzolana di Ponente, per individuare eventuali nidi di Caretta caretta e partecipare alla schiusa.

Le attività di eco-volontariato, per cui è previsto l’alloggio completamente gratuito, prevede una permanenza sull’isola di 1 settimana. Questo non preclude la possibilità di soggiornare per un periodo più lungo se comunicato al momento della prenotazione.

GLI IMMIGRATI SI RACCONTANO

di Pietro Briganò


migrador27 agosto – Migrador Museum si trova a Milano ed è un museo virtuale in cui sì dà una voce e un volto a chi, per diversi motivi, non ha la possibilità di raccontare la propria storia che in alcuni casi è davvero drammatica. Storie di immigrati. E’ il primo museo on line dell’immigrazione in Italia il cui compito è quello di accogliere i racconti di uomini e donne che hanno scelto per un semplice caso o per disperazione, per motivi professionali o di studio o per motivi di cuore il nostro paese.

Per leggere le storie basta andare su www.migradormuseum.it 

ALLARME USURA AL SUD

di Pietro Briganò


USURA227 agosto – A lanciare il grido di allarme è l’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre che recentemente ha manifestato grande preoccupazione per la Campania, Calabria e Abruzzo. Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata soprattutto in virtù del fatto che le banche hanno erogato a famiglie e imprese 100 miliardi di euro in meno in concomitanza con l’aumento della disoccupazione.

La situazione più critica si presenta in Campania: l’indice del rischio usura è pari a 164,3 (pari al 64,3% in più della media Italia), in Calabria a 146,6 (46,6% in più rispetto alla media nazionale), in Abruzzo si ferma a 144,6 (44,6% in più della media Italia). Seguono la Puglia a 139,4 (39,4% in più della media nazionale) e la Sicilia il livello raggiunge quota 136,2 (36,2% in più della media Italia). Mentre la realtà meno “esposta” a questo fenomeno è il Trentino Alto Adige, con un indice del rischio usura pari a 51,8 (48,2 punti in meno della media nazionale).

ORIENTARSI NELLA SANITA’

di Pietro Briganò


ospedali27 agosto – E’ stato da poco pubblicato un breve opuscolo utile per orientarsi nel modo del diritto alla salute, per l’accesso alle cure e alle prestazioni socio sanitarie anche residenziali.

L’esigenza di pubblicare l’opuscolo nasce dalla constatazione che spesso i cittadini non conoscono le modalità di accesso alle cure e alle prestazioni socio sanitarie, anche di tipo residenziale. E’ il caso ad esempio di famiglie con persone anziane o non autosufficienti che, una volta dimesse dall’ospedale, non sanno come orientarsi per far sì che il diritto alle cure sia garantito al loro congiunto nelle forme previste dalla legge (ricordiamo che la cura può avvenire a casa, in ospedale, in strutture di riabilitazione e lungodegenza o in residenze sanitarie non ospedaliere o sociosanitarie come le RSA anziani).

Per fare luce su ciò che spetta di diritto ai cittadini, è stata aggiornata la Guida ai diritti e alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie redatta da un gruppo di associazioni di volontariato della regione Marche.

Per scaricare l’opuscolo basta andare sul sito: www.grusol.it 

RITORNA LA MEDIAZIONE CIVILE

di Admin GRS


mediazione civileDa sabato 21 settembre, tra forti dosi di scetticismo e qualche speranza di decongestionamento dei Tribunali, torna la mediazione civile obbligatoria. Il decreto del Fare detta il decorso di trenta giorni (dall’entrata in vigore della legge di conversione) per il ritorno in campo di questa norma. Con il decreto legislativo 4 marzo 2010, n.28 (pubblicato nella G.U. n.53 del 5 marzo 2010) sulla mediazione in materia civile e commerciale viene così regolato il procedimento di composizione stragiudiziale delle controversie vertenti su diritti disponibili ad opera delle parti, attuando, al contempo, la direttiva dell’Unione europea n. 52 del 2008.
Il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (decreto “del fare”, convertito in legge 9 agosto 2013 n. 98) ha ripristinato il procedimento di mediazione quale condizione di procedibilità della domanda giudiziale nelle materie elencate dall’articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010.
In tal modo sono state riportate in vigore le disposizioni dichiarate incostituzionali con sentenza n. 272/2012 della Corte costituzionale e sono state introdotte altresì nuove norme tra cui la gratuità, la competenza territoriale, la durata limitata a tre mesi e l’obbligo da parte degli avvocati di assistere le parti durante l’intera procedura della mediazione.

DOPO JERRY MASSLO

di Admin GRS


25 anni fa a Villa Literno veniva ucciso Jerry Masslo, rifugiato sudafricano.

25 anni fa a Villa Literno veniva ucciso Jerry Masslo, rifugiato sudafricano.

Il 25 agosto del 1989 perdeva la vita nelle campagne di Villa Literno Jerry Essan Masslo, rifugiato sud africano, che lavorava come bracciante nella raccolta di pomodoro. Quell’omicidio decretò la nascita del movimento antirazzista italiano. A Villa Literno organizzata una manifestazione per ricordare la figura del rifugiato ucciso, che tanta parte ha avuto nello sviluppo del dibattito e della legislazione sui migranti in Italia, divenendo il simbolo del movimento antirazzista è un esempio di come, in Italia,  di razzismo si può morire ancora.

A 25 anni di distanza, infatti, quei problemi non solo non sono stati risolti ma si sono aggravati, contando ancora tante vittime del razzismo,  senza aver migliorato le condizioni di accoglienza, di vita e di lavoro di migliaia di migranti nel nostro Paese, senza trovare risposte dignitose ed efficaci. “L’Italia continua a guardare all’immigrazione con una atteggiamento miope e troppo spesso irresponsabile – afferma Miraglia dell’ARCI –  usando il razzismo  come merce disponibile nel mercato elettorale, conquistando uno spazio sempre maggiore nella cultura del nostro continente, come le ultime elezioni europee hanno dimostrato”.

“Per invertire la tendenza – continua Miraglia – e fare in modo che l’indignazione, come 25 anni fa, si trasformi in  un movimento di protesta ampio, che consenta di ottenere risultati concreti, fermare le stragi alle frontiere, ridare dignità ai migranti che lavorano in Italia, ottenere un sistema d’accoglienza dignitoso, la società civile deve tornare ad essere protagonista – conclude -. Dall’1 al 5 ottobre l’Arci, con il comune di Lampedusa e il Comitato 3 ottobre, invita tutti a Lampedusa per il festival Sabir. L’antirazzismo riprende la parola”.