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Cerchi da record

di Redazione GRS


Con oltre 320 mila tagliandi staccati, quella sudcoreana diventa l’edizione dei Giochi paralimpici invernali più seguita dal vivo: una conferma della crescita di visibilità e interesse del movimento: da Torino 2006 gli spettatori sono raddoppiati.

 

Anche i 316.200 biglietti di Sochi 2014 avevano rappresentato il miglior risultato di sempre nella storia paralimpica, a testimonianza di una progressione continua che edizione dopo edizione catalizza interesse ed entusiasmo. Alla cerimonia di apertura di venerdì 9 marzo hanno partecipato 21.000 persone (sono stati venduti il 72,5% dei biglietti disponibili) mentre 105.966 persone hanno acquistato i biglietti per i primi tre giorni di gara (partecipazione al 75%). Per le sessioni di gara dei prossimi giorni il Comitato organizzatore ha venduto il 90% dei biglietti disponibili, ma nessun evento è sold out, il che significa che rimane disponibilità per tutti gli eventi, compresi quelli più appetibili, e cioè le finali dei tornei di curling e hockey e la cerimonia di chiusura prevista per domenica 18 marzo allo Stadio di PyeongChang. I prezzi vanno dai 16.000 KRW (12 euro) circa dei gironi eliminatori di curling e hockey fino ai 70.000 KRW (50 euro) che sono necessari per assicurarsi i migliori posti per la cerimonia di chiusura (quella di apertura arrivava ai 140.000 KRW, 100 euro).

Le belle storie

di Redazione GRS


È la campagna di comunicazione lanciata via Facebook da Inail che, attraverso brevi video, racconta il percorso di persone infortunate sul lavoro che hanno ritrovato la voglia di rimettersi in gioco e convivono serenamente con la propria disabilità. Una galleria di ritratti che affronta il tema del reinserimento sociale lanciando un messaggio positivo.

Bufale al bando, ma non troppo

di Redazione GRS


No a misure obbligatorie per chi pubblica fake news, ma autoregolamentazione delle singole piattaforme online. Questa la posizione della Commissione europea per evitare il rischio censura nel contrasto alla disinformazione in rete. Insoddisfatta l’associazione dei consumatori del vecchio continente.

Piena solidarietà

di Redazione GRS


È quella espressa dalle tante associazioni a Marco Omizzolo per l’intimidazione ricevuta, la distruzione della sua auto che arriva dopo diverse e ripetute minacce. Il sociologo è da sempre in prima linea per la lotta contro il caporalato, nello specifico quello presente in provincia di Latina che vede coinvolta la comunità dei Sikh. Ascoltiamolo ai nostri microfoni. (sonoro)

Un buco nell’acqua

di Redazione GRS


Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi delle regioni, via libera alle trivelle nell’Adriatico. Critica Legambiente che chiede al governo di dare attuazione agli impegni presi nella precedente legislatura in sede di dibattito parlamentare e di vietare l’utilizzo del metodo air gun per la ricerca di idrocarburi in mare.

Una vera bomba sociale

di Redazione GRS


5,7 milioni di lavoratori a rischio povertà entro il 2050. L’allarme in uno studio di Censis e Confcooperative. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

Il ritardo nell’ingresso del mondo del lavoro, la discontinuità nella retribuzione, il fenomeno del precariato, dei Neet, del cosiddetto working poor e del “lavoro gabbia”: è questo mix di fattori che sta creando in Italia la vera “bomba sociale”. Quella di circa 5,7 milioni di lavoratori che, se la tendenza non dovesse essere invertita, rischiano di alimentare il numero già alto di poveri in Italia, entro il 2050. L’allarme è contenuto nel focus realizzato da Censis e Confcooperative dal titolo: “Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?” e presentato oggi a Roma. Lo studio sottolinea come nel prossimo futuro le nuove povertà, determinate dalle pensioni basse, saranno aggravate dall’impossibilità dei lavoratori di contare sulla previdenza complementare come secondo pilastro pensionistico. “Queste condizioni hanno attivato una bomba sociale che va disinnescata. Lavoro e povertà sono due emergenze sulle quali chiediamo al futuro governo di impegnarsi con determinazione, per un patto intergenerazionale che garantisca ai figli le stesse opportunità dei padri.

Psicantria

di Redazione GRS


A Modena il progetto musicale che affronta il disagio psichico attraverso le sette note. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Si chiama “Psicantria” il progetto che a Modena utilizza la canzone come tecnica terapeutica in ambito psichiatrico e organizza laboratori di musicoterapia, workshop, convegni e concerti psicoeducativi. L’iniziativa è nata circa dieci anni fa dall’impegno di due psico-musicologi con la finalità di scrivere canzoni per raccontare il mondo del disagio psichico combattendo i pregiudizi. Un lavoro da cui sono nati tre dischi: l’ultimo, “Neuropsicantria Infantile”, racconta attraverso diciassette brani di balbuzie, autismo, mutismo selettivo, disturbi della condotta e altri disagi. L’album, che contiene alcuni pezzi scritti appositamente per i bambini, si rivolge soprattutto a genitori, insegnanti, operatori e a tutti coloro che vogliono sapere qualcosa di più del mondo dell’infanzia e delle sue difficoltà.

Educare allo sport

di Redazione GRS


Oggi a Roma, presso la sede del Coni, verrà presentata la collana Scrittori di classe, progetto di scrittura creativa ideato da Conad per le scuole primarie e secondarie di primo grado. L’idea è di promuovere la lettura e la scrittura creativa coinvolgendo in un lavoro di squadra compagni e professori. Il tema di quest’anno è il benessere.

La povertà stritola il Paese

di Redazione GRS


A confermarlo uno studio di BankItalia. Da noi quasi una persona su quattro è a rischio indigenza. In aumento anche le diseguaglianze nella distribuzione del benessere: il 5% dei Paperoni detiene il 30% della ricchezza complessiva.

Sarte solidali

di Redazione GRS


Il nuovo progetto della Auser per sostenere le donne e promuovere l’occupazione tra i giovani. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

 

Si chiama sartoria 8 marzo il laboratorio per aiutare chi è in difficoltà e per insegnare L’arte di cucire alle nuove generazioni. La Sartoria della solidarietà dell Auser ha aperto i battenti ad Arezzo e qui le donne faranno riparazioni sartoriali, cuciranno abiti per bambini da inviare ai paesi del in via di sviluppo, realizzeranno pigotte e tanti lavori per i mercati di beneficenza. Tra le donne tantissime ex operaie di colossi dell’abbigliamento che anni fa hanno portato il nome della città in tutto il mondo come la lebole, la Stilbert e la Giole. La sartoria, spiegano le donne È un modo per esserci e dare una mano a chi sta peggio di noi.