Notizie

Un popolo di formiche

di Redazione GRS


Un popolo di formiche. Il 46% degli italiani non vive tranquillo se non mette da parte dei risparmi. Lo rivela l’ultima indagine dell’Acri, realizzata con Ipsos e basata su quasi 1.000 interviste. Accanto a questi risparmiatori convinti, c’è un 44% che dichiara di fare economia, ma solo se questo non comporta troppe rinunce.

L’Articolo 3

di Redazione GRS


L’Articolo 3. È il titolo del Primo Rapporto sulla democrazia sociale in Italia, promosso dall’associazione per le libertà, A Buon Diritto. Uno strumento utile per capire lo stato di salute del nostro Paese sui temi del lavoro, salute e istruzione. Valentina Calderone, curatrice del dossier.

Buone pratiche

di Redazione GRS


Buone pratiche. In un appartamento confiscato alla mafia, è stata inaugurata la Casa della legalità di Milano. L’edificio ospita l’associazione Suonisonori, e lavora insieme alle carceri di San Vittore, Bollate e con l’Istituto penale minorile Cesare Beccaria. L’iniziativa è in collaborazione con Libera e l’Università Statale.

SI SCRIVE FEMMINISMO, SI LEGGE FEMMINILISMO!

di Admin GRS


colazione dei canottieriAll’insegna della femminilità e dell’arte, ha avuto luogo il primo appuntamento di Pane e Olio, rassegna culturale mensile alla quarta edizione, organizzata da AiBi – Amici dei Bambini -, e dal Vicariato di Roma.

 Arte, Alimentazione e Accoglienza,   i  tre fili conduttori di questa edizione di Pane e Olio.

 

 

Affidato a  Luca Pasquale il compito di introdurre la serata sui temi dell’arte, attraverso la condivisione e la convivialità, prendendo a spunto una delle opere dell’impressionista  francese Renoir “La colazione dei canottieri”,che  rappresenta vari personaggi nella veranda di un ristorante, che discorrono insieme dopo aver mangiato, trasmettendo la sensazione di un’ atmosfera di un’incredibile naturalezza. Nonostante non vi siano contorni, le figure emergono chiare e distinte, acquistando una solidità e una determinatezza classica. “L’effetto è quello di una fotografia” – nota subito Giovanna Sorbelli –  Presidente di Eudonna,  ospite della serata, cui Marzia Masiello lascia la parola per raccontarsi ed illustrare il suo progetto  nuovo di femminilismo.

aibi 5 novembre 14

Giovanna Sorbelli,  esordisce dichiarando di essersi  lei stessa “esodata”  per inseguire il sogno della politica e dell’associazionismo femminile.  Dopo un cenno storico dei motivi che hanno portato al naufragio e alla dispersione di movimenti  ispiratori del femminismo, ricorda  la responsabilità  che la politica, nel passato  – per la maggior parte maschilista – ha avuto nei confronti  delle donne, nonostante i migliori  propositi –   disattendendo  ai diritti basilari delle donne, penalizzandole soprattutto nel mondo del lavoro, una delle concause  del notevole calo della natalità.

Da qui il suo progetto, tutto al femminile, che vede la donna  riposizionata al centro  del suo ruolo naturale, nel ridarle la possibilità di essere madre e, allo stesso tempo, di contribuire all’economia familiare attraverso il lavoro,  ma con un orario ridotto,  full-time – tiene a sottolineare Giovanna Sorbelli – mantenendo ugualmente il diritto alla carriera, anche in caso di assenza per maternità. Insomma, un femminismo che punta sulla femminilità come valore aggiunto. E quindi diventa “Femminilismo”.

Nell’ambito del dibattito aperto tra i presenti su donna e femminilità, donna e lavoro, donna e maternità,  bene si è inserita  la preziosa testimonianza di Marco Griffini, presidente e fondatore di AiBi,   che ha raccontato con estrema naturalezza , e con grande emozione, anche dei presenti,  la grande bellezza che ha provato ad essere egli stesso genitore adottivo, per ben tre volte,  e di quanto importante sia stato il ruolo della moglie in questa scelta di grande umanità, nonostante i problemi che hanno incontrato ma che, insieme, sono riusciti a risolvere, dimostrazione di come la genitorialità adottiva possa essere al pari di quella naturale, accettando, senza condizioni,  di diventare genitori.

Il dibattito è proseguito – proprio come nel dipinto – intorno ad un tavolo, con pane e olio, per condividere e sviluppare idee e relazioni tra i presenti.  Proprio tra un boccone e l’altro, abbiamo chiesto  a Giovanna Sorbelli la sua impressione di questo primo appuntamento di AiBi, e di illustrarci, in sintesi, il suo progetto di un nuovo femminilismo:

“Essere la prima degli  ospiti  di Ai.Bi. ed è stato per me un onore ed è stato  piacevole incontrare molti amici e molte amiche intorno ad un pasto  frugale,   Pane ed olio, che. credo, sia la giusta dimensione con cui, oggi, dovremmo incontrarci, senza aver timore, poi, di sentire qualche crampo di fame, perché ci si può nutrire meravigliosamente con l’olio e con il pane, due prodotti primari, essenziali, senza ricorrere agli artifizi di catering costosi.

Stare qui con persone preparate, che ci hanno insegnato il valore della genitorialità, perché sono specializzati nella adozioni, ci ha portato su un piano di dibattito che, posso dire, ci ha arricchito un po’ tutti.

Ho proposto un progetto di cui mi sento fondatrice, anche se l’ho condiviso con tante donne e tante  associazioni che fanno parte del nostro circuito, ed ho proposto, su questo tavolo di Pane ed olio, una figura di donna che possa riappropriarsi della femminilità e, insieme, di quel  maternage che, purtroppo, stiamo perdendo.

La donna, oggi, dovrebbe ritornare a quella funzione biologica irrinunciabile, che è la maternità, che non può essere delegata a nessuno. Oggi, si è discusso, ed ho trovato molti amici favorevoli, a ripensare, per esempio, di rimodulare l’orario di lavoro, il sistema premiante di carriera e di stipendio che possa essere più a misura di madre.

Questo sarà possibile – ho proposto, e con un certo coraggio – e non tutti, forse, sono d’accordo,  un orario di 4 ore, che sia considerato full time, con uno stipendio ed una carriera garantiti per legge. Ma ho proposto, come conditio sine qua non , per trovare nuovi parametri di valutazione del contenuto lavorativo della donna, un tavolo di dibattito femminile, in cui le donne, per la prima volta, si trovino a confrontarsi sull’argomento che appartiene prima di tutto a loro, e si trovino d’accordo sulla possibilità di presentare un disegno di legge che, naturalmente, non sia delegato agli uomini, ma ad una donna, che appartenga a questo o a quello schieramento è poco importante, la trasversalità del progetto è donna,  esige esclusivamente l’autonomia di pensiero, la libertà di donne lontane dal potere maschile veramente al servizio di una popolazione –  52% della popolazione  è donna  – e che ancora aspetta delle risposte concrete al travaglio che oggi è costretta a subire, divaricandosi tra lavoro e fuori casa, e lavoro di cura.

Il fatto che le nascite siano a picco, questo la dice lunga, non è stata ancora trovata una formula risolutiva, spetta alle donne questa grande sfida”.

Grazie a Giovanna Sorbelli per l’intervista e ad AiBi per averci ospitati. Appuntamento al prossimo Pane ed Olio!

 

AiBi: www.aibi.it

Eudonna: www.eudonna.it

 

 

Lo sport del doping

di Fabio Piccolino


Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte. È il titolo e l’argomento dell’incontro di oggi a Rovigo presso il Centro di servizio per il volontariato. Ospite d’eccezione Alessandro Donati, già allenatore delle squadre nazionali di atletica, di velocità e mezzofondo che parlerà dei rischi delle sostanze dopanti.

Corti di paura

di Fabio Piccolino


Corti di paura. È il titolo del progetto realizzato dagli alunni con disabilità della scuola elementare di Vergaio, in provincia di Prato. Grazie ai loro professori sono diventati registi, cimentandosi nella realizzazione di cortometraggi a sfondo sociale.

Un anno dopo

di Fabio Piccolino


Un anno dopo. L’8 novembre del 2013 il Tifone Haiyan spazzava via intere città e villaggi nelle Filippine, provocando oltre seimila vittime. Oggi la situazione è ancora critica in molte zone: milioni di persone infatti vivono in condizioni di povertà assoluta e di scarsa sicurezza, nonostante il lavoro delle numerose organizzazioni umanitarie sul territorio.

Confische e abbandoni

di Fabio Piccolino


Confische e abbandoni. Sono oltre 900 le strutture sottratte alle mafie che non vengono assegnate per il recupero sociale ed economico. Il servizio di Giuseppe Manzo.

In Campania Castel Volturno è il terzo comune per numero di beni confiscati, 111, ma solo 6 sono quelli riutilizzati. Nel tempo ne sono stati trasferiti al comune 43, ma la nuova amministrazione comunale ne ritrova sul proprio elenco 35, molti non si sa nemmeno dove siano. Questa è la denuncia di Antonio Amato, presidente della commissione regionale beni confiscati e il consigliere comunale con delega ai beni confiscati Alessandro Buffardi. Libera e altre associazioni hanno più volte denunciato il mancato utilizzo di beni e terreni confiscati alle mafie. Sono ben 900 le strutture che non vengono assegnate Secondo una stima dell’associazione le attività connesse ai beni confiscati permettono 5 milioni di fatturato, mille posti di lavoro prodotti con 8 mila giovani che hanno trascorso le vacanze nei centri estivi.

In cerca di risorse

di Fabio Piccolino


In cerca di risorse. Sui fondi sociali le Regioni si appellano al governo: “Dopo la non autosufficienza riequilibrare anche gli altri”. Presto gli emendamenti alla legge di stabilità. Si punta a eliminare il vincolo di 100 milioni per l’infanzia dentro al fondo Politiche sociali e di ricavare le risorse per i nidi dal pacchetto destinato alla famiglia. Nuovi fondi chiesti anche per i minori stranieri non accompagnati.

Sprofondati

di Fabio Piccolino


Sprofondati. Due fiducie per convertire in legge il Decreto Sblocca Italia. Un insieme di norme che, secondo molte associazioni, è incapace di affrontare il dissesto idrogeologico del Paese. Mentre in Toscana, Liguria e in Piemonte si contano danni e sfollati, il governo dimezza il fondo destinato alle emergenze. Marica Di Pierri della onlus A Sud